Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 3×01 – Laws Of NatureTEMPO DI LETTURA 12 min

/
0
(0)
C’erano due modi in cui Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. poteva comportarsi con questa terza stagione. Opzione A: sedersi sugli allori e tornare al piattume che ha contraddistinto la parte iniziale della prima stagione. Opzione B: fare di tutto per mantenere vivo e pulsante il livello raggiunto faticosamente (ma anche meritatamente) durante la stagione due. Oppure, l’Opzione C, quella poco spesso presa in considerazione perché più rischiosa: alzare la posta in gioco e puntare ancora più in alto. Da telefilm spregiudicato qual è, in quanto a scelte e soluzioni narrative spesso spiazzanti e innovative, la serie dimostra con “Laws Of Nature” che il plauso ricevuto da pubblico e critica l’anno scorso non è stato abbastanza: Clark Gregg, Chloe Bennet e tutto il resto della crew vogliono fare doppietta e ripetere anche con la terza stagione la spettacolarità della precedente, facendo di questa premiere il manifesto delle proprie intenzioni.
Uno dei miglioramenti più grandi che va riconosciuto al serial comics Marvel è stato quello del controllo totale che gli showrunner Jed Whedon e Maurissa Tancharoen hanno dimostrato sulla propria creatura, non facendo altro che indirizzare un percorso di maturazione ed evoluzione sempre costante, sempre interessante ma, sopratutto, sempre genuina e mai forzata (tranquilli, sappiamo che il creatore principale della serie è Joss Whedon, ma non basta essere il “padre biologico” di una serie per essere il suo “genitore”). La coppia Whedon/Tancharoen dimostra ancora una volta di essere tutt’uno con il serial e che, anche per questa stagione, i due tengono ben saldo il timone, indirizzando la trama verso uno sviluppo promesso già da episodi come “Afterlife“. L’episodio appena citato, a suo tempo, ci spiegò che quel “afterlife” nel titolo non doveva essere inteso come “vita dopo la morte”, ma come una nuova vita al di là di quella di “dominio pubblico”, una vita di cui tutti sanno le regole e gli stilemi comportamentali. Quel “afterlife” significava che, con l’introduzione degli Inumani, si dava il benvenuto ad una vita soggetta a regole comportamentali che non sono scritte da nessuna parte e che, da quel momento in poi, avremmo imparato a conoscere e a scrivere. Di queste nuove regole, di queste nuove “leggi della natura”, ne è stata scritta la prefazione in questo episodio che si chiama proprio “Laws Of Nature”, non a caso, e trova nel discorso finale del Presidente Ellis il riassunto stesso delle tematiche portanti della puntata.
Qualcun altro, al loro posto, avrebbe anche potuto optare per un inizio di stagione totalmente slegato dall’introduzione degli Inumani e approfondirla in seguito (magari pure come sottotrama) ma la coppia Whedon/Tancharoen preferisce optare per la coerenza narrativa e mostrare le dirette conseguenze della dispersione dei Cristalli Terrigeni nell’ecosistema, continuando a preparare il terreno per il debutto degli Inhumans al cinema, ma non solo. Più di molti altri episodi, la premiére della terza stagione sembra aver raggiunto lo status-quo che tutti volevano vedere fin dall’inizio: uno show sui supereroi, e non semplicemente ambientata in un mondo dove ci sono anche i supereroi; la prova è indubbiamente il dispiego di mezzi e una CGI leggermente migliorata utilizzata per rappresentare le scene in volo del nuovo Bus, o la corsa per la sopravvivenza di Simmons sul pianeta sconosciuto, o i poteri di Skye Daisy; oppure Lincoln e il nuovo master villain Lash, che poco fa e poco dice, ma che, grazie alla sua incostanza, aumenta l’interesse per il personaggio, per non parlare del suo debutto col botto (anche se speriamo che, in futuro, se ne esca con un make-up migliore). Giocandosela in questo modo, vengono anche cambiate, aggiornate e introdotte nuove tematiche che non si concentrano solo sugli obiettivi dello S.H.I.E.L.D. e i motivi della sua esistenza, ma anche su un close-up più certosino, sulle varie sfumature dell’essere un eroe, oltre a tematiche incentrate sulla diversità delle persone con poteri, permettendo di sviluppare molti temi di cui gli X-Men, a loro tempo, si fecero portavoce.
Quello con cui ci ritroviamo in mano, alla fine dell’episodio, è l’abbattimento stesso del demone principale della serialità, racchiuso nel motto “cambiare tutto, per non cambiare niente”. È dall’esistenza della serializzazione che, nel vantaggio di avere una storia raccontata a puntate, si ha anche il bisogno di continuare a tenere vive le premesse della serie e le caratteristiche su cui si basa, per non perdere appunto quel vantaggio e rischiare, oltretutto, di perdere anche l’identità originaria del serial, finendo spesso per tradire gli intenti iniziali. Purtroppo, una serie tv (come anche una animata o a fumetti) ha bisogno, più spesso di quanto si vorrebbe ammettere, di riproporre sempre alcuni schemi e stilemi narrativi, resettando il tutto, partendo da zero e allungando il brodo, poiché la forza della serialità sta nella lunga durata, altrimenti, come si farebbe a serializzare il tutto?
Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. abbatte quel demone e trasforma quel detto in “cambiare tutto per cambiare tutto”. Ad ogni stagione, la caratterizzazione degli obiettivi e dei personaggi è cambiata, senza però mai tradire lo spirito della serie, riuscendo quindi a risolvere l’enigmatico tabù che ogni cinecomics si trova davanti: sembrare uguale all’opera originale, ma allo stesso tempo, diversa. È nel cambiamento e nella continua riconfigurazione ed evoluzione del suo microcosmo narrativo che il telefilm nato dal sodalizio Marvel Studios/ABC trae la propria forza utilizzando per giunta il genere spy/thriller di cui è rappresentate come un coltellino svizzero che funge da: colla con cui collegare tutte le varie trame, scusa narrativa per farne partire di nuove, ma anche come pepe della serie stessa. Eppure, anche se lo spy è “una cosa in più”, lo stesso Team Coulson non dimentica di essere una squadra di agenti segreti, è solo che ora non sono solo quello, come (finalmente) lo stesso show. Se non vi basta quanto detto, allora indirizzate la vostra attenzione sulla “solo-adventure” di Fitz, che rappresenta in tutto e per tutto la prova di quanto sosteniamo: il personaggio è ancora un membro dello S.H.I.E.L.D. e fa quanto ordinatogli, ma nel frattempo, è diventato qualcosa di più di un semplice scienziato eccentrico, ovvero un character tridimensionale e con uno spessore.
L’unica rimostranza seria che ci sentiamo di riservarci è che forse il tono dell’episodio non è così ansiogeno e mozzafiato come i precedenti, ma è un difetto che si fa perdonare dall’uso smodato e incontrollato da personaggi con superpoteri, carta da sempre giocata con molta riservatezza. Ma, come dobbiamo metterci in testa, le leggi della natura sono cambiate.
L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo
 
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per la nuova stagione di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.? Maccerto che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.
  1. José “Joey” Gutierrez è un personaggio appositamente creato per lo show, oltre che essere il primo personaggio dichiaratamente omosessuale apparso nel Marvel Cinematic Universe.
  2. L’Advanced Threat Containment Unit (acronimo di ATCU) è una organizzazione creata ex-novo per il telefilm, così come il suo capoccia Rosalind Price e Banks, il braccio destro di quest’ultima. Sulle dichiarazioni incentrate su Rosalind e Banks, però, ci riserviamo anche un bel beneficio del dubbio nel definirli personaggi inventati per lo show per vari motivi. Coulson dice esplicitamente che la donna si è fatta continuamente chiamare con nomi falsi e pseudonimi per coprire la sua vera identità, quindi è possibile che il nome attualmente usato per necessità di identificazioni copra anch’esso quello vero, e non sia mai che Rosalind possa rivelarsi un personaggio preso dai fumetti Marvel. Del resto, scherzetti del genere, lo show ce li ha già fatti (l’esempio di Skye è calzante). Per Banks, invece, è un cognome abbastanza usato nell’Universo Marvel e potrebbe coincidere con qualsiasi personaggio. Avanzando una ipotesi speculativa, il personaggio potrebbe coincidere con Arthur Banks: agente S.H.I.E.L.D. comparso solamente sulle pagine di Death Of Wolverine: The Logan Legacy #6 del 2015.
  3. Yusef Hadad è un personaggio appositamente creato per lo show, ma nonostante ciò, per l’attore che lo interpreta (Ido Mor) questo non è il primo rodeo con il Marvel Cinematic Universe. Mor aveva già preso parte ad un prodotto MCU facendo una delle guardie del gruppo terroristico I Dieci Anelli al soldo del Mandarino in Iron Man 3.
  4. L’uomo che parla alla tv alla fine dell’episodio, come avrete capito, è il Presidente degli Stati Uniti ma, per mantenere il distacco con la realtà, per il Marvel Cinematic Universe si è deciso di creare un Presidente tutto nuovo e che non avesse connessioni con altre figure attualmente in carica e non. Il Presidente dell’MCU è Matthew Ellis, comparso per la prima volta in Iron Man 3 e chiamato così in onore di Warren Ellis: famoso fumettista Inglese autore della celeberrima Iron Man: Extremis, da cui Iron Man 3 prende parecchi elementi riadattandoli per la trama. Il suo nome completo venne indirettamente rivelato in Captain America: The Winter Soldier, dove nella scena in cui Cap visita lo Smithsonian nel suo viaggio dei ricordi, lo speaker della visita guidata pronuncia una sua citazione e la conclude citando il Presidente per intero.
  5. Sempre parlando del Presidente Ellis, nel suo discorso cita tre città teatro di tre grandi e disastrose battaglie mostrate in tre film diversi dell’Universo Cinematografico Marvel: New York (in Avengers, durante la lotta Vendicatori VS Chitauri), Londra (in Thor: The Dark World, nella lotta Thor VS Malekith & Elfi Oscuri) e Sokovia (in Avengers: Age Of Ultron, nella lotta Vendicatori VS Ultron). Indirettamente, cita anche Washington, D.C., teatro della battaglia finale tra Capitan America e l’Hydra in Captain America: The Winter Soldier.
  6. Questo è il primo episodio di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. in cui non compare Melinda May
  7. Vi ha fatto strano vedere Barbara “Mimo” Morse con camice giocare alla piccola scienziata? Fateci l’abitudine, perché Barbara non è solo un’abile agente segreto, ma è anche laureata in biologia. Se non ci credete, consultate il nostro specchietto informativo su di lei pubblicato nella recensione “A Hen In The Wolf House“.
  8. Se ancora non avete visto Ant-Man, forse non avrete colto il riferimento alle “particelle Pym”: ma per vostra fortuna, c’è qui RecenSerie. Le particelle Pym sono una sostanza creata dal Dottor Hank Pym in grado di ridurre drasticamente le sembianze umane, da quelle di default, a quelle di una formica, o addirittura anche a livello sub-atomico; quando il soggetto è rimpicciolito, non solo ha un vantaggio tattico fornito dalla sua microscopica dimensione, ma anche una forza sovrumana. Molti fanno confusione e pensano che le particelle Pym siano anche in grado di rendere il soggetto capace di comunicare con le formiche o più generalmente gli insetti, ma questo potere non è contemplato nella sostanza, ma è, bensì, una prerogativa del casco sempre inventato da Pym. Nei fumetti, Hank potenzierà la formula e creerà delle “particelle Pym 2.0” (chiamiamole così) in grado anche di ingigantire il soggetto fino ad una altezza massima di trenta metri.
  9. Alcuni fan su Internet hanno già cominciato a speculare sul pianeta in cui si trova Simmons. Giudicando dalle atmosfere bluastre del pianeta, molti di loro hanno cominciato a pensare che o Jemma si trovi sull’Area Blu della Luna (zona nascosta della Luna senza assenza di gravità e con ossigeno totalmente respirabile, con addirittura segni e rovine di una precedente civiltà ora decaduta) o su Hala (il pianeta natale nonché capitale dell’impero dei Kree). Addirittura, c’è chi azzarda dicendo Svartalfheim, il regno degli Elfi Oscuri, magari per preparare il terreno per il terzo film di Thor intitolato Thor: Ragnarok.
  10. Fa il suo debutto l’Inumano Lash. Siccome ancora poco si sa su di lui, ci riserviamo informazioni più dettagliate per una sua più corposa apparizione. Quello che possiamo dirvi, è che è una creazione piuttosto recente (prima apparizione: Inhuman #1 del 2014), postasi come villain principale della nuova serie dedicata agli Inumani, nonché minaccia non solo per la famiglia reale di Freccia Nera, ma anche per tutta la razza Inumana.
  11. Il materiale con cui è stata costruita l’ingegnosa camera d’estrazione per Inumani ricorda un po’ le molecole instabili: una tecnologia composta da elettroni e nuclei atomici in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di energia e/o forza-lavoro con cui viene a contatto e rispondere positivamente. Create da Mr. Fantastic/Reed Richards, le molecole instabili vennero ideate sopratutto per dare ai futuri membri dei Fantastici Quattro una divisa che si adattasse sopratutto ai poteri del quartetto e non si distruggessero ogni volta che questi venivano attivati.
  12. Nella puntata viene spesso citata una organizzazione di nome DARPA, che non è una organizzazione fittizia, ma di reale esistenza. Acronicmo per “Defense Advanced Research Projects Agency”, la DARPA è un’agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare, fondata nel 1958, in risposta al lancio della sonda sovietica Sputnik l’anno precedente, con lo scopo di mantenere le capacità tecnologiche statunitensi al passo, e possibilmente all’avanguardia, rispetto a quelle dei nemici. Probabilmente, chi è fan della serie di videogiochi Metal Gear ne avrà sentito parlare spesso, visto che è citata regolarmente.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Coerenza narrativa
  • Largo uso di CGI e altri mezzi
  • Utilizzo smodato di scene in cui vengono utilizzate superpoteri
  • Un telefilm sui supereroi, e non dove ci sono anche loro
  • Adventures Of Zelda Fitz
  • Abbattimento dei demoni della serialità
  • Dalla Seconda Stagione, la crew ha imparato tantissimo
  • Gradita conferma del totale controllo del microcosmo narrativo
  • La posta in gioco è stata alzata sapientemente
  • CGI ancora da migliorare, così come il make-up e trucco di Lash ancora da perfezionare 
  • Ritmo poco serrato e ansiogeno

 

Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. torna da una pausa estiva enormemente carico di buoni propositi, in parte già messi in pratica, e determinato a far ancora meglio della già spettacolare seconda stagione; diciamo “in parte”, solo perché è la prima puntata, e abbiamo ben ventun episodi di fronte. Qualcosina ancora non torna, ma sono davvero delle inezie e delle considerazioni superficiali, rispetto alle nuove grandi migliorie che si vedono all’orizzonte.
Qualcuno forse potrebbe lasciarsi facilmente amareggiare dal ritmo poco serrato che ha caratterizzato la passata stagione, ma questo vorrebbe dire essere incontentabili perché in cambio “Laws Of Nature” rende ordinarie delle situazioni che, in precedenza, sarebbero state straordinarie: supereroi, aspiranti tali, ma sopratutto, persone dotate di poteri che se le danno di santa ragione. Insomma, una premiere solida, con pochissime sbavature, ma dannatamente intrigante ed elettrizzante: non resta che continuare su questa strada.

 

S.O.S. (Part 2) 2×22 3.88 milioni – 1.3 rating
Laws Of Nature 3×01 4.90 milioni – 1.7 rating

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

7 Comments

  1. Come Sempre ottima recensione e utilissimo l'angolo del Nerd!!
    Sono tra quelli che ha ipotizzato che il pianeta dove sia Simmons sia quello che poi credo vedremo in Thor Ragnarok 😉 Però pensandoci a mente fredda e col monolite che fa da tramite Spazio/Tempo penso sia più un pianeta Kree e quindi Hala!
    Lash anche per me devono migliorarlo…sembra Blanka Di Street Fighter ! 😀
    Alla prossima recensione ! 😉

  2. Grazie Luca, gentilissimo 🙂 era una bella sparata, effettivamente, quella del regno degli Elfi Oscuri, ma anche noi crediamo sia più Hala o l'Area Blu.

    Ahahahahah! Blanka di Street Fighter 😀 quanti ricordi! Oppure Goku Super Sayan 3 dell'Idroscalo.

    Grazie a te Luca 🙂

  3. Bella recensione e interessanti gli easter egg
    Ho due cose da dire.
    1) Nella puntata stessa viene detto che Morse è un biologa.
    2) Nessuno ha notato il cognome di Licon?

  4. Grazie Antonio 🙂 sei molto gentile!
    Rispondendo alle tue osservazioni:
    1) L'ho notato, ma ho preso la palla al balzo per linkare la recensione in cui veniva introdotta, così da dare più informazioni su Mimo. Sai, bene o male, ad ogni recensione c'è un potenziale nuovo lettore e cerco di pensare anche a loro e do tutte le informazioni del caso.
    2) Campbell? Come Roy Campbell, visto che abbiamo citato Metal Gear? 😉 ahahah

  5. A ok. Mi sembrava che non ve ne foste accorti XD ma in questo caso fate bene.
    Per il secondo punto copio incollo una cosa letta su Marvel's Agents of Shield Italia: "In uno screen preso sul web, dove si vede la scheda di una delle identità di Rosalinde, si legge il cognome Campbell….
    A fine episodio nel pc dell'ospedale c'è la scheda di Lincoln… Indovinate il suo cognome?? Campbell… Potrebbe essere una coincidenza ma potrebbe anche non esserlo… Quindi, che sia la madre?"

  6. Tranquillo, confidiamo che tu possa rimediare 😀 ahahaha Per quanto detto invece, credo sia solo speculazione, più che altro perché non sappiamo effettivamente se il nome di Rosalind sia quello.

Precedente

Fear The Walking Dead 1×05 – Cobalt

Prossima

The Bastard Executioner 1×04 – A Hunger/Newyn

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.