Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 4×10 – The PatriotTEMPO DI LETTURA 6 min

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L’episodio di questa settimana potrebbe essere chiamato in molti modi, ma di sicuro non filler, anche se può sembrarlo. Se dovessimo coniare un termine con cui definire la tipologia di episodio di “The Patriot”, questo sarebbe: strategicamente riflessivo. Seguono spiegazioni.
Ormai ogni spettatore di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. sa che, ogni episodio non viene mostrato tanto per. Dietro ogni sua scelta narrativa c’è un motivo preciso, che magari può non essere subito comprensibile; addirittura si dovrà aspettare la fine della puntata per capirlo, o l’avanzamento della serie, ma rimane il fatto che non esistono (più) puntate riempitive e/o inutili: “The Patriot” infatti non è una di queste. Nonostante ciò, la trama che si sta imbastendo in questo secondo segmento di stagione sembra volersi prendere il dovuto tempo. Insomma, di carne al fuoco ce n’è, però i tipi di carne sono diversi e hanno una cottura tutta loro. Come rallentare allora la trama senza farla fermare del tutto con un filler? Ed ecco che arriva il sopracitato episodio strategicamente riflessivo. 
“The Patriot” è strategico non solo per il motivo di cui sopra, ma anche perché riorganizza leggermente lo status-quo dello S.H.I.E.L.D. in una maniera che tornerà utile nel futuro della stagione. Come conseguenza alla rivelazione delle origini di Jeffrey Mace e di come è diventato Direttore, lui e Coulson giungono ad un compromesso fortemente politico: Mace sarà la faccia dell’organizzazione, occupandosi principalmente di pubbliche relazioni, mentre Coulson tornerà ad essere il solerte e spregiudicato agente segreto di prima. Si torna al vecchio status-quo della serie, con Coulson chiamato a prendere le decisione difficili, con l’unica differenza che l’ex-Direttore ottiene il suo vecchio ruolo senza che Mace lo perda. È un po’ come stare con due piedi in una scarpa, solo che questi due piedi sono di persone diverse che si sono promesse di agire come un unico organo pensante; cambiare tutto per non cambiare niente. È una scelta narrativa strategica poiché se prima Jeffrey poteva essere visto come un “avversario ideologico” di Phil, ora è, invece, il personaggio che ha più potere per aiutarlo come vorrebbe nella missioni dello S.H.I.E.L.D. Inoltre, questa decisione sottolinea anche l’appartenenza del serial al genere spy; è infatti tipico del genere che un uomo apparentemente di potere segua in realtà gli ordini di qualcun altro facendosi un po’ usare come “marionetta”.
Però “The Patriot” è anche un episodio riflessivo. Anche se l’obiettivo della 4×10 era quello di rallentare la trama e fornire segretamente a Coulson il suo vecchio potere politico, Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. non perde occasione di trattare anche un particolare argomento e tracciarne una morale. Lo S.H.I.E.L.D. ha sempre avuto come obiettivo quello di difendere la vita ad ogni costo, non facendo mai distinzione di razze o particolari e ingiuste selezioni; se una vita è in pericolo, loro la salvano, punto. A volte, come visto nelle precedenti stagioni, il prezzo da pagare affinché altri vivessero è stato alto, ma pagato con il sorriso perché chi ha compiuto tale sacrificio è stato ripagato con la consapevolezza di aver fatto la differenza nella vita di una persona. A volte, però, non è stato così per tutti, a volte i motivi che spingono un eroe a fare del bene non partono da presupposti del tutto nobili: è quest’ultimo il caso di Jeffrey Mace.
Sentendosi la coscienza sporca per una azione eroica che non ha commesso, Mace cerca di essere all’altezza di quella immagine, vivendo dentro una bugia e tentando ogni volta di essere abbastanza in forma per quel completo fatto di menzogne. Di sicuro le sue origini da Direttore non sono originalissime e, addirittura, nelle prime battute della puntata certe frasi mostrano intenzioni telefonatissime fanno ben capire dove voglia andare a parare l’episodio; si parla sopratutto di dialoghi legati al contenuto della valigetta, dove era chiaro che tutto ciò nascondesse qualcosa legato a Mace. Nonostante ciò, le sue origini sono funzionali a far capire i sacrifici che chi vuole essere/chi si definisce un patriota è costretto a fare, tra cui quello di scendere a patti con il senso di inadeguatezza e la frustrazione di non poter dare di più oltre che il semplice spirito di iniziativa. Probabilmente molti degli spettatori criticheranno il personaggio di Jeffrey Mace, se però ci si ferma un attimo a pensare, non ha nulla di diverso da uno come Capitan America.
Il passaggio dal gracile ragazzo di Brooklyn di nome Steve Rogers, a icona per eccellenza dell’eroismo secondo l’MCU, è stato possibile grazie a due step: forza di volontà ed esperimenti in provetta. Alla luce di ciò, cosa rende diversi Rogers e Mace? Indubbiamente il grande nome del primo, ma non lo stesso spirito di patriottismo ed eroismo, che in questa puntata viene fuori in tutta la sua purezza. Si rimane addirittura piacevolmente toccati nel profondo dal modo in cui Jason O’Mara modula viso e voce per far passare tutta la struggente sofferenza del suo personaggio, imprigionato nel dilemma Shakespeariano “vorrei, ma non riesco”.

 

 

Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per la nuova stagione di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.? Maccerto che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter egg e trivia disseminati nella puntata.

  1. Il titolo della puntata si rifà al nome di battaglia che Jeffrey Mace utilizza nei fumetti, ovvero Patriot.
  2. La similitudine evidenziata nella recensione tra Jeffrey Mace e Steve Rogers è stata fatta per due motivi: il primo è perché in “The Patriot” Talbot stesso vede in Mace l’opportunità di rifarsi una reputazione agli occhi dell’opinione pubblica portando una sottospecie di Capitan America sotto totale controllo del Governo USA; il secondo è che nei fumetti Jeffrey diventerà veramente il sostituto di Capitan America quando Steve Rogers verrà dato per disperso. Per approfondire meglio, consigliamo la lettura dello specchietto informativo scritto in questa recensione.
  3. Il proiettile descritto da Yuri Zaikin ricorda quello utilizzato da Diamondback in Marvel’s Luke Cage.
THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Com’è fatto un eroe?
  • Energy Shield, è sempre un piacere
  • Jemma usa la testa (in tutti i sensi)
  • Trama LMD continua spedita
  • Jeffrey Mace
  • Leggero cambio di status-quo
  • Origini di Jeffrey Mace poco originali
  • Alcune situazioni telefonate
  • Talbot

 

Intanto che l’ascesa degli LMD continua con un piglio piuttosto inquietante (e super-convincente), “The Patriot” rallenta un poco la corsa per apportare un leggero cambiamento di status-quo. Intanto che avviene tutto ciò, “The Patriot” fa una panoramica del concetto di eroismo, esplorandone i lati magari meno incisivi e poco spettacolari, forse addirittura deludenti, ma solo perché privi di eccessiva fiction e intrisi di sensazioni vere e toccanti.

 

Broken Promises 4×09 2.72 milioni – 0.8 rating
The Patriot 4×10 2.03 milioni – 0.6 rating

 

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