“Behold… The Inhumans”, così si chiama la series premiere, appare come titolo accattivante, prima di trasformarsi in minaccia una volta terminata la visione, ed il perché non andrebbe neanche spiegato se si è sopravvissuti al doppio pilot.
Come si è potuto capire dal tono non troppo entusiasta delle battute di apertura della recensione, il puntatone (in senso di lunghezza) iniziale degli Inhumans si è dimostrato una delusione sotto più punti di vista. In 80 minuti di episodio non è tutto da buttare, ma ciò che si salva non è decisamente abbastanza per conferire un voto positivo, né tanto meno vicino alla sufficienza.
Le cause? Gli Inumani stessi, Scott Buck come showrunner, un’estrema superficialità di scrittura di scene e personaggi.
Scott Buck: Il Distruttore Del Marvel Universe
Devono essere successe molte cose tra il 2014 ed il 2016 nei piani alti dei Marvel Studios, visto che il progetto di portare gli Inumani è passato dal grande al piccolo schermo. Era infatti previsto il lungometraggio all’interno della “Phase Three” ma poi, nell’Aprile 2016, è stato riconsiderato il progetto e, tra Ottobre e Novembre, venne annunciata la serie per ABC con Scott Buck come showrunner. E le analogie con Marvel’s Iron Fist si sprecano: stesso showrunner, stesso concepimento (prima lungometraggio poi serie tv), stesso risultato non eccellente imbarazzante.
Sia “Behold… The Inhumans” che “Those Who Would Destroy Us” sono stati scritti da Buck e quindi non si può che additare direttamente a lui la pochezza della sceneggiatura, dei dialoghi banali e della superficialità dei personaggi. Chiaramente la trama della serie non è una sua colpa diretta visto che sono gli stessi fumetti Marvel a non offrire molte alternative, ma tutto il resto è ovviamente una sua diretta responsabilità. Fallita clamorosamente. Se per respirare drammaticità bisogna ascoltare la musica, che in maniera opprimente e con un tentativo di stile cinematografico fallito (va ricordato che questi due episodi sono stati nelle sale cinema IMAX per due settimane prima di andare in onda sulla ABC) prova a far capire i sentimenti di personaggi che non riescono a trasmettere niente, allora c’è veramente un grosso problema alla base.
The Royal Family
Dopo esser stati largamente anticipati in Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D., la lunga collaborazione tra Marvel Studios e ABC dà vita a Marvel’s Inhumans, nuova serie basata sull’omonima razza che, già da un po’ di tempo, la Casa Delle Idee cerca di riqualificare sfruttando il “rapimento” dei diritti degli X-Men da parte della FOX.
Gran parte delle volte, il motivo di un pilot decisamente fallimentare sta negli errori che si fanno alla base. Se quegli errori non vengono risanati, ogni decisione successiva, anche la più azzeccata, avrà comunque delle falle generate dalle fondamenta instabili che non possono reggere tutto quello che si costruisce sopra. Purtroppo la malsana idea in questione è proprio la scelta di rendere protagonisti gli Inumani, personaggi che nei fumetti non si sono mai fatti notare per particolari meriti e, come tali, non hanno mai avuto una mitologia sufficientemente adeguata per farli crescere in maniera “stand alone”. La loro presenza in generale è sempre stata quella di “supporter character” o “guest star”, mai veramente qualcosa di più e, come tale, sono sempre riusciti a funzionare solo relazionandosi a personaggi più importanti (famosa è la storia d’amore tra Crystal e Johnny Storm dei Fantastici Quattro).
Essendo molti dei membri della Royal Family personaggi passivi e molto più funzionali sullo sfondo, l’operazione di rivisitazione televisiva si è vista costretta a rimaneggiare l’originale caratterizzazione dei character, dando ad alcuni di loro una personalità più dinamica – e decisamente infedele a quella originale – innescando, però, l’infausto scenario del “cane che si morde la coda”.
Prendendo per esempio il personaggio di Karnak, investito dal potere di vedere il punto debole di ogni cosa, per essere più appetibile ad una narrazione seriale questi deve essere depotenziato in qualche modo. Ma qui nasce allora il primo dei tanti paradossi di queste prime due puntate: com’è possibile che il suo potere non registri l’eventualità che possa esserci qualcosa che possa creargli dei disagi? Questo è solo un esempio, ma vale per la maggior parte dei personaggi che sono inseriti in situazioni decisamente conflittuali e incongruenti.
A tal proposito, si metta anche agli atti che Medusa poteva tranquillamente liberarsi, ma a quanto pare quelli del make-up già le avevano tagliato i capelli e pareva brutto opporsi. In più gli attori – in primis Isabelle Cornish/Crystal – non ci mettono proprio impegno, offrendo al pubblico una recitazione finta e per nulla coinvolgente, confezionando un risultato recitativo che definire mediocre è un complimento. Questo non vale però per Iwan Rheon che, seppur caricaturale, riesce a dare un buon imprinting al suo Maximus. Indubbiamente il merito va alla sua esperienza in Game Of Thrones e si vede.
2D: La Superficialità
Subentra però un’altra questione: ciò che la Marvel vuole da questi personaggi.
Prima che la Marvel desse vita al Marvel Cinematic Universe, era solita vendere i diritti per la produzione e la distribuzione dei suoi film al miglior offerente; i termini precisi degli accordi non sono mai stati dichiarati apertamente, ma tendenzialmente i personaggi venivano venduti “in pacchetti”. Nel caso degli X-Men, essi finirono in mano alla Fox, la quale li utilizzò per creare uno dei franchise più longevi, se parliamo di film tratti da fumetti. Questo tipo di contratti, inoltre, prevede che il possesso esclusivo dei personaggi venga rinnovato automaticamente fino a quando la FOX continuerà a produrre film sugli X-Men con regolarità.
Gli Inumani non sono fatti per essere dei protagonisti o dei personaggi da mettere in prima linea narrativa, ma la Marvel – per i motivi di cui sopra – li vuole come gli X-Men del MCU e la serie stessa è strutturata per essere una versione molto low-budget di un qualsiasi dramma incentrato su giochi di potere ed intrighi familiari.
“Behold… The Inhumans/Those Who Would Destroy Us” non è né carne né pesce, e questo lo si può capire da una storia che procede lentamente per paura di andare a sbattere al primo ostacolo narrativo. L’intero episodio è pieno zeppo di soluzioni narrative che già sulla carta sono terrificanti e realizzate su schermo risultano addirittura peggio: si guardi la morte “a spruzzo sul muro” dei genitori di Freccia Nera. Ora toccherebbe tirare fuori il discorso degli effetti speciali ma, siccome si dà per scontato che chiunque abbia visto questi due episodi abbia un paio d’occhi funzionanti, la pochezza nell’uso della CGI è decisamente palese. La computer grafica dovrebbe aiutare a rendere il tutto più realistico e convincere lo spettatore che ciò che guarda sia vero, invece succede l’esatto contrario: la CGI è usata talmente male che si ha la prova che tutto Marvel’s Inhumans sia vero tanto quanto una banconota da due euro.
- Il serial tv degli Inumani venne inizialmente pensato come un film con data da destinarsi; in un primo momento si pensò a fine 2018 ma poi i progetti cambiarono e venne trasformata in una serie tv.
- Il titolo della 1×02 è una diretta citazione al titolo del numero Fantastic Four #46 del 1965. In quel numero, comparivano per la prima volta gli Inumani.
- A proposito di titoli, quello della 1×01 è l’unico della serie a non citare un titolo preso direttamente dai fumetti.
- I due episodi sono stati rilasciati in anteprima il 1 Settembre 2017 nei cinema IMAX con risultati scarsissimi.
- Mentre in Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. se ne è vista una versione rudimentale, in questi due episodi si vede il corretto e cerimoniale utilizzo delle Nebbie Terrigene. Nella razza degli Inumani esiste questo processo chiamato “Terrigenesi” che consiste nell’esporre membri della razza, non ancora dotati di superpoteri, ad una sostanza che innesca l’acquisizione di abilità superumane e la totale riscrittura del DNA. Questa sostanza si chiama Nebbia Terrigena, ricavata da un particolare cristallo (il Cristallo Terrigeno), che è fondamentale per il processo di Terrigenesi, dato che si infiltra nell’organismo della persona per conferirgli i poteri. Una volta che la Nebbia si è insidiata nel corpo, i futuri Inumani vengono ricoperti da un bozzolo (qui rappresentato in forma pietrosa), chiaro segno che la Terrigenesi è in pieno svolgimento e andrà a buona fine. Una volta che il processo è concluso, si diventa ufficialmente Inumani e dotati di poteri; alla luce di ciò, l’Obelisco non era altro che il contenitore del Cristallo Terrigeno. I poteri che vengono conferiti al neo-Inumano alla fine della Terrigenesi sono casuali.
- Come mostra la puntata, il cristallo in sé non serve a molto ma, inserito nell’apposita Camera Terrigena, dà vita al processo di Terrigensi seguito dal manifestarsi della Nebbia Terrigena. Detto grezzamente: il cristallo è una sorta di “benzina” non lavorata, essenziale materia prima per il processo che necessita di stare in un’ambiente dalla temperatura controllata. Il processo di Terrigenesi è mortale per gli umani. Non solo: gli Inumani venerano spasmodicamente questo processo, considerandolo un passo importante nella vita di ogni Inumano, nonché entrata ufficiale nella suddetta società della razza.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Behold… The Inhumans 1×01 | 3.75 milioni – 0.9 rating |
Those Who Would Destroy Us 1×02 | 3.75 milioni – 0.9 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Io non so dove han trovato il coraggio per mandare in onda questo obbrobrio! Tra l' altro non credo di aver mai visto una lista cosi lunga di thumbs down(meritati ovviamente). Crystal in particolare sembrava una che si trovasse li per caso e fosse stata costretta a recitare. Fortuna che agents of shield ricomincia appena finito questo scempio e non in mid-season. A proposito, the Gifted è tutt' altra cosa (per fortuna)!
Ciao Mala e grazie per il commento! Contento che ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda 🙂 Per i T-Down, diciamo che abbiamo voluto anche "comicamente esagerare", nel senso che basta anche solo una volta citare Crystal ma abbiamo voluto strappare qualche risatina. Ma ciò non toglie che, anche senza tante ripetizioni di Crystal, si, rimangono comunque tanti punti negativi.
Ma forse è tutto un gombloddo. Forse mandando in onda una serie così cessa, la ABC cerca di rivalutare Agents (zan zan zan zaaan).
Ah, dimenticavo, per Gifted siamo attualmente all'opera per la recensione 😉
Sisi immaginavo, son molto divertenti 😉 fosse stata solo Crystal il problema… che poi a me intrigava uno show sugli inumani, ma fatto così… magari si rivalutasse AoS, io davvero non capisco gli ascolti così bassi. Non vedo l' ora di leggere la rece di Gifted! Thanks!
Io una cosa non caisco: se Iron fist è stato un fiasco, come diamine gli è venuto in mente di affidare il progetto proprio a Scott Buck?! Persino io, che non conosco niente di queste cose, sono riuscita a prevedere che sarebbe stato un flop totale!
"La storia è l'eterno ritorno dell'uguale". Purtroppo è l'unica risposta che possiamo darti riguardo la scelta di Scott Buck 🙁
Misteri della vita :O