Ovviamente bisogna anche contestualizzare il tutto e, nello specifico caso di “Ruben Zuno Arce”, essere il terzo episodio su dieci e dimostrare ancora una volta un certo attendismo non può portare a buoni risultati. Non solo “Salva El Tigre“, ma anche “Alea Iacta Est”, vuoi per il minutaggio chiaramente eccessivo, vuoi per una certa lentezza delle sottotrame, aveva presentato più o meno le stesse qualità/difetti, quindi questa terza puntata non si può definire un’eccezione. Piuttosto una non graditissima sorpresa.”Welcome to Texas, boys! You got a permit for that weapon, son?”
“Ruben Zuno Arce” si suddivide in tre diversi filoni: il primo in cui rimane protagonista solitario Miguel Ángel Félix Gallardo, il secondo a stelle e strisce focalizzato sulla cattura di Ruben Zuno Arce, il terzo, piuttosto discutibile e dallo smodatissimo minutaggio, con Amado Carrillo Fuentes che prova a risolvere la faida di Pablo Acosta Villarreal.
Il problema principale è che ciascuna storyline non può e non ha le caratteristiche (leggasi: i cosiddetti “controcoglioni“) per sostenere la narrazione in solitaria, vuoi per mancanza di carisma dei personaggi principali (si, stiamo parlando della forza vitale di Diego Luna che, a quanto pare, sta progressivamente venendo meno), vuoi per la fondamentale caratteristica di non essere poi così rilevante. La frammentazione degli eventi, che comunque non offre cambiamenti di grossa portata, è il riflesso di una lentezza narrativa che viene complicata/corroborata anche dalla scelta del minutaggio, piuttosto pretenzioso per le storie messe in scena.
Chiaramente il primo inquisito, visto il ruolo, è il character di Diego Luna che non sta veramente bucando lo schermo. Il concetto di solitudine, esplorato sia all’inizio dell’episodio attraverso il sogno(?), sia alla fine con la telefonata per avere informazioni sui figli, è ben rappresentato ma è anche un’arma a doppio taglio, viste le caratteristiche ed il modo di fare di Félix. Il che porta ad un risultato non propriamente consono per un protagonista.
A seguire, andrebbe anche sottolineato il non necessario focus sulla faida di Acosta ed il relativo aiuto di Amado per risolverla: qual è il vero impatto di questa storyline secondaria terziaria ed il vero valore aggiunto per la serie? Molto difficile capirlo, forse semplicemente non ce n’è una. Forse.
Rimane comunque piuttosto evidente come, senza la compagine americana a smuovere un po’ le acque, questa puntata (ma più in generale questa era post-Kiki Camarena) non sarebbe nemmeno lontanamente salvabile. E, giusto per fugare ogni dubbio, comunque alla fine non lo è nemmeno.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Alea Iacta Est 2×02 | ND milioni – ND rating |
Ruben Zuno Arce 2×03 | ND milioni – ND rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.