Le comedy sono serie difficili da gestire, apparentemente sembrano le più facili da scrivere: durano poco (meno della metà di un drama), hanno pochi personaggi fissi con qualche rara guest star, poche ambientazioni e più o meno gli stessi schemi di funzionamento. In realtà tutti gli elementi appena descritti da un lato semplificano la vita degli autori, ma dall’altro lato richiedono un grande sforzo immaginativo per creare un prodotto sempre fresco e divertente, combinando in modo diverso ingredienti che restano sempre più o meno uguali. Non è un caso che spesso siano i drama le serie più premiate dalla critica, in quanto prodotti oggettivamente eccellenti, ma spesso le comedy, se ben fatte e se riescono a non cadere nel trito e ritrito, sono premiate dall’amore dei fan.
New Girl è stato un ottimo prodotto durante le prime due serie: fresco, frizzante, innovativo, mentre la terza serie era partita decisamente male: non particolarmente divertente, eccessivamente assurda e tendeva a scadere nel banale. Finalmente a quasi metà della stagione, l’episodio 8 ci riporta agli albori di New Girl: alla trama esplosiva e divertente e alle gag esilaranti. Per una volta i personaggi compaiono equamente sullo schermo, ognuno impegnato a vincere le proprie battaglie: Coach vuole convincere Nick a preferire gli addominali ai ravioli, Winston vuole allenarsi nonostante il piede ferito, Schmidt cerca ogni scusa per intrufolarsi nel loft e Jess è impegnata nella lotta ambientalista contro un ristorante cinese locale. Ovviamente, queste imprese si trasformano in una serie di situazioni
buffe che faranno sbellicare gli spettatori e in giganteschi fallimenti
per gli interessati. Ma questo non è un problema perchè in realtà, citando le parole di Nick, “sono tutte situazioni che nascondono un problema più grande”. Coach, dopo essere stato mollato dalla ex, vuole dimostrare a sè stesso di essere ancora bravo in qualcosa; Winston vuole dimostrare di non essere un rinunciatario, Schmidt non vuole ammettere di essersi pentito del trasferimento e Jess vorrebbe solo riuscire a portare in gita i suoi studenti. La parte straordinaria sta nel fatto che tutti questi problemi si risolvono grazie a Nick che, per una volta, prende le redini della situazione e aiuta gli altri a vincere le loro insicurezze e ad ottenere quello che vogliono. Ormai possiamo dirlo con certezza: il ruolo di Nick è cambiato totalmente. Non è ancora un adulto modello serio e responsabile (e spero non lo diventerà mai perchè si perderebbe l’essenza stessa del personaggio) ma è maturato e cresciuto: non è più il ragazzino brontolone e capriccioso che passa la giornata a bere o sul divano odiando la sua vita senza fare niente per cambiarla, ora è più a posto con se stesso e sta diventando un punto di riferimento anche per gli altri.
Questo nuovo lato di Nick emerge anche nell’episodio “The Longest Night Ever”, in cui Nick e Jess si dividono tra i problemi di Winston e Schmidt. Nodo centrale della puntata è la disperazione di Schmidt: Coach, tra tutte le donne disponibili della città, ha deciso di uscire proprio con Cece che, probabilmente più per fare un dispetto a Schmidt che altro, ha deciso di accettare. Certo, Schmidt
se lo merita: ha trattato malissimo Cece e adesso deve beccarsi le conseguenze del suo comportamento, eppure la sua evidente disperazione credo che abbia suscitato l’empatia di molti spettatori, compresa la mia. New Girl è fatto per far ridere, quindi tutte le situazioni sono realizzate all’indice dell’ilarità, eppure la tristezza che emerge dagli occhi di Schmidt nel vedere Cece baciare Coach è palpabile.
Mentre Jess è alle prese con la gestione dell’ansia smaniosa di Schmidt, Nick si unisce a Winston nella ricerca di Pielo, l’amato gatto di Winston che Nick ha sbadatamente perduto l’unica sera che gli era stato affidato. La caccia al gatto finisce per combaciare con lo scopo originario dell’uscita di Winston: il suo ritorno sulla piazza degli scapoli in cerca. Da predatore, diventa però preda, finendo nelle mani di una gattara panterona che causa grandi momenti di imbarazzo a Nick e di felicità al nostro Winston…che dire: tutto è bene quel che finisce bene, a parte per il povero Schmidt a cui spetteranno settimane di dolore. Ahimè, temo che ci propineranno per un bel po’ l’assurda storia Coach-Cece, di cui nessuno sentiva l’esigenza, come nessuno, del resto, sentiva l’esigenza di un ritorno di Coach nel cast.
PRO:
- Ritorno della migliore comicità di New Girl: tante gag esilaranti e personaggi sfruttati al massimo.
- Lo sviluppo positivo del personaggio di Nick.
- Il ritorno di Winston alla “normalità”.
- Il lato umano di Schmidt che riemerge dopo tanto tempo.
- La storia Coach-Cece.
- Il personaggio di Coach: inutile e fastidioso.
Una buona doppietta di episodi che ci danno speranze positive su un resto di stagione in salita.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.