New Girl 4×04 – MicroTEMPO DI LETTURA 4 min

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Dopo la partenza diesel di questa stagione, con una 4×01 tutt’altro che entusiasmante, la quarta stagione di New Girl inizia a regalare alcune piccole certezze. Lo scorso season finale aveva sancito un totale crollo di vitalità dovuto a varie ragioni, tra cui un tira e molla tra due personaggi che era arrivato a rovinare e ammosciare qualsiasi tipo di gag nonsense, di quelle che tanto ci fanno amare New Girl. Bene, detto questo, acceso il motore, e partiti in salita con il primo episodio di assestamento, come la partenza a seguito di un incidente, ci si è rimessi in carreggiata.
Partiamo dalla fine. Cosa ha “Micro” in meno di “Dice” e “Julie Beckman’s Older Sister“? Ciò che manca sono dei veri e propri picchi di comicità, in favore piuttosto di un equilibrio e di un ritmo dinamico ma costante durante tutto l’episodio. L’equilibrio è confermato dall’esatta divisione in coppie che l’alto numero di protagonisti effettua, pur con una forte interazione tra loro: Nick/Jess, Schmidt/Coach, Winston/Cece.
Altro intoppo di “Micro” è quello di un forte messaggio presente a da leggere tra le righe. “Ognuno ha i propri difetti”, “ridiamo dei nostri difetti”, “ama te stesso” eccetera eccetera. Sono marchi di fabbrica ormai straconosciuti, e anche un tantino abusati, dal team creativo di New Girl, in particolare esplicitati nella filosofia di Jess. E quindi se le conseguenze esilaranti non mancano, se il contorno è come al solito magnificamente bizzarro, siamo costretti a viaggiare con questo bagaglio in spalla rappresentato dall’idea che comunque nel finale qualcosa ci dovrà essere insegnato. E dopo una stagione in cui qualsiasi evento sconnesso portava ad un confronto di coppia, vade retro Satana!
Detto ciò, “Micro” rappresenta anche una piacevolissima conferma: le idee non sono finite. Ci si era infilati troppo presto in una strada a senso unico, è vero, però le idee verticali indispensabili per una comedy sono sempre state vive e presenti. In un momento di stallo per quanto riguarda le dinamiche orizzontali – solitamente sarebbe un difetto, non lo è in questo caso poiché ci consente di respirare – l’episodio vive una metamorfosi continua, omogenea e armoniosa. Nick, Winston, Schmidt e Coach si trovano nel bar confrontandosi con Jess; da qui, con una tematica comune di partenza, la trama si scinde in diverse storyline che andranno ad incontrarsi più volte nell’arco dei 20 minuti. In questo modo l’episodio sa scorrere in maniera più fluida rispetto a vicende completamente sconnesse, come spesso capita, che imporranno allo spettatore una scelta di stampo gerarchico su queste.
Occorre a questo punto una riflessione. Ogni serie TV può essere considerata facente parte di un universo a parte (se vogliamo escludere Fringe con Twin Peaks che a quanto pare si collocano sullo stesso universo narrativo, ma non divaghiamo). L’universo “newgirliano” ha una caratteristica: ogni persona può rivelarsi immediatamente matta. Questo perché, dopo il ragazzo prestigiatore di “Dice“, ci si trova di fronte ad un altro freak completo, e non certo per il suo problema fisico. Sarà ripetitivo, ma gli sceneggiatori di New Girl sanno tratteggiare alla perfezione gli squilibrati: che continuino pure.
Ciò che veramente inizia a diventare un dato di fatto è l’equilibrio tra i personaggi. L’inserimento in corsa di Coach nella scorsa stagione può essere sembrata una forte ridondanza. Solo ora si osserva il valore del personaggio, come un qualsiasi acquisto del mercato di gennaio che inizia ad ingranare solo con la nuova stagione (mi si passi il paragone calcistico). In questo caso, infatti, con Coach a supportare Schmidt, è possibile per Winston svariare in maniera più fantasiosa, essendosi guadagnato la caratteristica di personaggio capace di far ridere anche dicendo una frase banale.
E forse si può anche iniziare ad intravedere tra Nick e Jess una flebile luce. I due dialogano, trasmettendo timidi segnali del loro rapporto pre-sentimentale, quando sapevano regalare confronti sempre brillanti. Sicuramente l’errore non è stato creare una storia tra i due, quanto farlo troppo presto perché, con la giusta maturazione, la strada che dovrà essere imboccata sarà per forza quella.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • “Classic Cece and Winston mess around”
  • Equilibrio tra i personaggi, trama fluida
  • Il set fotografico
  • Spiragli di equilibrio tra Nick e Jess
  • Continua riproposizione di gente con evidenti disturbi comportamentali
  • Momento generale di respiro per la serie
  • Spada di Damocle del messaggio tra le righe da trasmettere a tutti i costi
  • Non ci sono picchi esilaranti (se non forse il set fotografico)
Sembra ci si possa iniziare ad aspettare progressi da New Girl, con questo formato più allargato nei protagonisti. Prese le misure forse si inizierà anche a raccontare qualcosa ad ampio respiro. Per ora ci godiamo questo momento totalmente spensierato, come poi una comedy deve saper essere.
Julie Beckman’s Older Sister 4×03 2.37 milioni – 1.3 rating
Micro 4×04 2.61 milioni – 1.4 rating

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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