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Gotham 1×03 – The BaloonmanTEMPO DI LETTURA 7 min

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“The city’s sick. Sick in a way I hadn’t realized.”

 

La città di Gotham è un unico, pulsante polmone pervaso da un cancro che sembra inguaribile, da una corruzione tale che tocca tutto, in cui la giustizia non esiste, mai. Ed è in questa cornice malata che la rettitudine di Jim Gordon cerca di farsi strada: l’uomo insiste e non molla, osserva lucidamente ciò che ha intorno e accetta il ruolo di chi deve restituire la speranza agli abitanti, sradicando il marcio dalla sua aria infetta. Gordon, come si diceva nel pilot, è un uomo pronto a tutto per sostenere quello in cui crede, pronto a prendersi sulle spalle grandi responsabilità: ma come fare a contrastare qualcosa che ti plasma fin nel profondo?
Gli autori, rendendo protagonista Gotham e ciò che rappresenta, rispondono alla domanda attraverso la vicenda umana di due personaggi, che anche in futuro saranno in antitesi. Da un lato c’è Penguin, che assorbe come una spugna tutto quello che la città e il suo spirito hanno da offrirgli, imparando una delle leggi supreme di questo ambiente: prendi ciò che vuoi, non importa come; dall’altra parte, il giovane Bruce, che attraverso la vicenda di Baloonman, comincia a rendersi conto di dover fare qualcosa, opponendo al male ciò che è giusto, uguale per tutti, nessuno escluso.
La puntata tocca quindi una delle tematiche più care alla storia del futuro Cavaliere Oscuro e lo fa utilizzando la figura del giustiziere: un uomo normale che decide di farsi giustizia da solo. Vediamo come Gordon, pur comprendendo il gesto, lo condanna, proprio in nome di qualcosa di molto più alto, che intende perseguire; assistiamo anche alla sua routine giornaliera, che ci svela, se ancora non ne avevamo la certezza, quanto è difficile portare una sorta di luce nel buio più totale, che aleggia per le strade di Gotham.
La trama orizzontale prosegue seminando indizi interessanti, non solo per la risoluzione dell’omicidio Wayne ma anche per il rapporto che si instaura tra i diversi personaggi: è il caso di Selina e Jim. Vediamo la ragazza aiutare il detective nelle indagini, pur non rinunciando alla fuga che sottolinea la sua natura indipendente e selvaggia, tratti distintivi della personalità della futura Catwoman. Ma a questo comportamento, si uniscono anche un senso di empatia verso la tragedia che ha colpito Bruce e il rispetto per Gordon e sarà molto interessante capire l’evoluzione della Kyle, in questo momento la più ambigua, la più divisa tra giusto e sbagliato.
Cosa proprio non funziona? La rivelazione, se così possiamo dire, del rapporto tra Barbara e la Montoya. Sapere che dietro all’apparente tranquillità della Kean si nasconde un passato turbolento, stuzzica la curiosità ma l’accanimento della poliziotta contro Jim, se spinto dalla gelosia per la sua storia d’amore e al momento così sembra, è piuttosto banale.
Chi invece convice poco, ma in questa puntata acquista punti è Alfred: ancora lontano dal maggiordomo caustico e ironico, british fino al midollo, piace il modo in cui guida Bruce attraverso il suo dolore e il gioco-combattimento è uno sguardo al futuro del ragazzo.
Il classico cliffhanger di fine episodio, è perfetto: chi non vorrebbe sentirsi bussare alla porta, dalla persona che ha fintamente ucciso? Cosa ha in mente il caro Oswald?
 

L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo

 

Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action della città più malfamata dei fumetti? Maccerto che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per Marvel’s Agents Of SHIELDThe Flash e Constantine, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata

  1. Facciamo la conoscenza di uno dei tanti villains di serie Z dell’Universo DC: Balloon Man. Diciamo subito che la controparte telefilmica di questo personaggio non ha nulla a che vedere con quella cartacea; nel fumetto, l’unico Balloon Man che si conosce è un misterioso antagonista del supergruppo Metal Men, nemico che esordisce su Metal Men #24 del 1967 e viene rappresentato come un gigantesco palloncino umanoide fatto interamente di elio e rivestito con la plastica del palloncino. Avrà vita breve e scoppierà in uno dei primi scontri con il gruppo. Letteralmente.
  2. Quando il Balloon Man televisivo rapisce le sue prime vittime, lo fa coprendosi il volto con delle maschere che riconducono a due personaggi noti dell’Universo DC e della fiction in generale. Il primo con la maschera da maiale è il Professor Pyg, il secondo con il cappello e la sciarpa è The Shadow; se adesso ci seguite al 3° e 4° punto, ve ne parliamo separatamente.
  3. Il Professor Pyg (alias Lazlo Valentin) è una delle vittime del Dottor Dedalus, un’abile scienziato ossessionato dal desiderio di rendere le persone “perfette” attraverso violenti e drastici interventi chirurgici. Anche Valentin sarà sottoposto alla pratica e abbraccerà il “sogno” di Dedalus, facendo partire anch’egli la sua personale “crociata della perfezione”, rapendo persone, sottoponendole agli stessi interventi di cui Pyg è stato vittima, facendo loro il lavaggio del cervello e trasformandoli in Dolltrons: delle persone senza personalità e robotica ubbidienza vestite da bambole giganti; se vi state chiedendo cosa c’entri la maschera da maiale, beh, il nome “Pyg” è un gioco di parole: suona come “pig” (maiale) ma è l’abbreviazione di “pygmalism”, cioè “pigmalismo”. Deriva dal mito greco di Pigmalione e la parola viene ora utilizzata per descrivere una persona che si offre da far da maestro a qualcuno rozzo e ignorante, plasmandone così la personalità. Il Professor Pyg debutta su Batman #666 del 2007 e verrà ripetutamente bastonato da Batman e Robin.
  4. The Shadow (alias Lamont Cranston) possiamo affermare che è stato Batman, prima ancora che esistesse un Batman. Personaggio protagonista di vari serial radiofonici e romanzi degli anni ’30, L’Uomo Ombra (così come era spesso tradotto in Italiano) è l’archetipo del giustiziere mascherato pulp, violento e solerte, che sarà di ispirazione ai futuri personaggi del genere: primo fra tutti, Batman, per l’appunto. E’ infatti impossibile non trovare delle similitudini tra i due: sono entrambi ricchi, entrambi gestiscono una grossa compagnia che gli frutta molti soldi, entrambi frequentano l’alta società di giorno e di notte pestano a mani nude i criminali, entrambi si vestono di nero, entrambi sono maestri del travestimento e dell’investigazione. L’unica differenza è che The Shadow debutta nel programma radio Detective Story Hour del Luglio 1930, mentre Batman nove anni più tardi su Detective Comics #27 del 1939; difatti, i creatori di Batman non hanno mai nascosto di essersi ispirati a più personaggi nella creazione dell’Uomo Pipistrello, tra cui appunto The Shadow (ma anche Zorro, Dracula, Sherlock Holmes e L’Uomo Mascherato). In onor di ciò, la DC Comics ne acquisterà addirittura i diritti e lo ammetterà nelle continuità cartacea del suo Universo nel 1973, con un mensile a suo nome.
  5. Se notate, il vero nome di Baloon Man è Davis Lamont e quello del nuovo poliziotto è Bill Cranston. Sapendo della citazione di The Shadow, insomma, diventa piuttosto ironico vedere “Lamont” che uccide “Cranston”. E’ un pò come se Dick uccidesse Grayson, per dire. O Jason uccidesse Todd. O Tim uccidesse Drake. E… ok, va bene, la pianto.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Caratterizzazione dei personaggi
  • Evidenza di tematiche importanti, care all’universo Batmaniano
  • Rapporti tra i diversi protagonisti, molto interessanti
  • Motivo banale dell’accanimento da parte della Montoya verso Gordon

 

Gotham continua la sua scia positiva, utilizzando l’espediente del caso settimanale per raccontare qualcosa dal respiro molto più ampio. Rendere protagonista la città e l’influenza che essa ha sui personaggi e sulla storia che verrà, risulta una mossa vincente. Tutto, dalla fotografia, al ritmo, all’interpretazione degli attori, rispecchia la grande contrapposizione insita nell’animo umano tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, e di come sia semplice cadere nella via più facile, quando si vive a contatto con una realtà malsana.
I continui richiami all’universo dell’Uomo Pipistrello sono più che piacevoli, uno su tutti il riferimento ad Arkham, con le conseguenze che ne deriveranno.
Se ancora non avete dato una possibilità a questa serie, cosa state aspettando? Fatelo, non ve ne pentirete.

 

Selina Kyle 1×02 7.33 milioni – 2.8 rating
The Baloonman 1×03 6.36 milioni – 2.5 rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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