Once Upon A Time 4×13 – Darkness On The Edge Of TownTEMPO DI LETTURA 4 min

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Se il tredicesimo episodio di Once Upon A Time fosse stato trasmesso il 1 aprile, tutto avrebbe avuto un senso. Sarebbe stato un modo carino da parte degli autori di prendere in giro bonariamente gli spettatori, presentando di proposito un episodio, passateci il termine, poco professionale, brutto. Un pesce d’aprile che sarebbe riuscito alla perfezione. Purtroppo per noi, non è avvenuto nulla di tutto ciò. E’ vero che la primavera è alle porte e il tempo vola, ma non così in fretta. Quello a cui abbiamo avuto la sfortuna di assistere, è davvero il tanto atteso mid-season premiere di Once Upon A Time. Che ci crediate o no, “Darkness On The Edge Of Town” è stato concepito, scritto, diretto e interpretato come una cosa seria. Per farvi capire quanto possano essere caduti in basso i fautori di questo fantomatico telefilm, vi diciamo che l’unica nota positiva sia il fatto che si intitoli come il quarto album di Bruce Springsteen.
Dopo una lunga pausa di quasi tre mesi (durata comunque sempre troppo poco) lo show targato ABC torna in pompa magna con quello che può essere considerato il peggior episodio della storia di Ouat. Una puntata che fallisce su tutti i livelli in cui è possibile fallire. Non fa ridere, non fa emozionare, non fa riflettere, non crea suspense, non incuriosisce. Insomma, non fa niente di niente. Un buco nero telefilmico dentro il quale vengono risucchiate le capacità attoriali di tutto il cast e la creatività degli autori. Potremmo stare qui ore e ore a spiegare come ogni scena sia un fallimentare buco nell’acqua, ma è più facile chiedervi di essere dei moderni San Tommaso e guardare con i vostri occhi. Si spazia da Ursula e il suo vestito realizzato da un costumista stagista, che come secondo “lavoro” fa il grafico per EXPO 2015, a Crudelia De Mon teletrasportata in una realtà che non le appartiene, dato che nel film Disney non c’è traccia di magia, snaturata della sua essenza e relegata a comandare cani e scarafaggi con il potere dell’alito verde (no, non stiamo scherzando) e data la sua dieta a base di gin, c’è solo da immaginare l’olezzo divino di suddetta fiatella. Per non parlare degli assurdi escamotage usati per far arrivare il trio (al quale tra poco si aggiungerà Maleficent) a Storybrooke. Idee senza capo né coda, senza un nesso logico, buttate a caso per accelerare i tempi, e chissenefrega della coerenza. Personaggi che subiscono un lavaggio del cervello e ragionano come i protagonisti di un libro di Federico Moccia. Storylines che ancora devono essere definite e sviluppate e tremiamo solo all’idea di come possano andare a finire. E dulcis in fundo il solito cliff-hanger finale che lega, ancora una volta, a doppio filo tutti i personaggi principali. Basta, davvero, non se ne può più.
Noi autori di Recenserie siamo dichiaratamente amanti del trash, ma a tutto c’è un limite, soprattutto quando il trash manca di autoironia  e viene spacciato per un qualcosa di serio e professionale.
Sinceramente non c’è molto altro da dire su questo episodio, emblema tangibile del fatto che i soldi facciano gola a tutti, e del fatto che tutta la crew di Once Upon A Time sembri preferire un assegno a quattro o cinque zeri, al rispetto verso i propri telespettatori. Shame on you, Kitsis and Horowitz!

THUMBS UP THUMBS DOWN

  • Le battute di Rumpelstiltskin
  • Tutto l’episodio
  • Bassezze recitative e capacità di sceneggiatura degni di Troppo Belli e Parentesi Tonde (film altamente consigliati agli estimatori del trash)
Nella prossima puntata assisteremo al ritorno di Maleficent, che si unirà a Ursula, Gold e Crudelia De Mon per riprendersi questo dannato happy ending con il quale ci hanno ampiamente scartavetrato i cojones da mesi a questa parte.
Un’ultima cosa, però, volevamo farvi notare con la speranza di venire a capo di questo dilemma: se in teoria tutti i cittadini di Storybrooke erano personaggi delle fiabe che si sono ritrovati in questa cittadina a causa della maledizione di Regina scagliata prima del pilot della prima stagione, com’è possibile che Ursula e Crudelia si ritrovino a New York, quindi sempre in un mondo senza magia?
Forse ci siamo persi qualche passaggio, ma da pessimisti crediamo si tratti di un’altra castroneria prodotta dalle menti geniali di Kitsis & Horowitz per giustificare la loro mancanza di un qualsivoglia input di creatività. 
Heroes And Villains 4×12 5.6 milioni – 1.7 rating
Darkness On The Edge Of Town 4×13 6.6 milioni – 2.2 rating

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

1 Comment

  1. Oltretutto continuano a smaronare con sta storia del mondo senza magia oltre al confine della città dove le maledizioni si bloccano e i mostri si autodistruggono…e allora perché una pergamena magica funziona?

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