Once Upon A Time 4×16 – Poor Unfortunate SoulTEMPO DI LETTURA 4 min

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Avete presente la storia della Sirenetta? Quella povera creatura, metà pesce e metà ragazza che sognava di evadere dal mondo degli abissi, per vivere nel mondo degli umani che così tanto ammirava e invidiava? Bene, gli autori di Once Upon A Time questa volta hanno deciso di superarsi: non solo hanno dimostrato ancora una volta di non possedere doti creative a lungo termine, ma si son addirittura limitati a prendere la storia di Ariel (quella del cartone animato Disney) e affibbiarla a Ursula. Così, in questa sedicesima puntata, il passato de La-Donna-Con-Tentacoli-Nascosti-Nelle-Mutande, ci viene rivelato e risulta, come già detto, pari pari a quella del cartone animato uscito nel 1989: Ursula era in realtà una sirena, soggiogata da un padre dispotico che odiava gli essere umani, con la sola compagnia della sua bellissima voce, unico ricordo della madre defunta. Vi ricorda nulla? L’unica differenza è, ovviamente, il finale; Ursula non si innamora di nessun principe terrestre, ma si ribella al padre e, così dal nulla, gli ruba il tridente e trasforma la sua coda da orata in tentacoli da calamaro. Il pranzo è servito, verrebbe da pensare.
E così in quaranta minuti diciamo addio alla prima delle Queens of Darkness (della quale non sentiremo di certo la mancanza), che riesce a ottenere, in tempi record persino per Once Upon A Time, il suo lieto fine.
Nonostante questo sedicesimo episodio non sia totalmente pessimo, della serie ne abbiamo visti di peggiori, non possiamo esimerci dal constatare la brutta abitudine degli autori di concludere storylines ormai troppo difficili, in maniera raffazzonata, facendo passare per buone molte cose che non tornano e dando per scontato che certi eventi debbano andare così perché lo decidono loro. L’inventiva è ormai ai minimi storici e se nello scorso episodio Horowitz & Kitsis avevano usato August come escamotage per portare avanti la trama orizzontale, questa volta i creatori dello show riciclano Ariel (il personaggio ufficiale) e fanno rispuntare fuori dal cappello magico, ovvero la lista degli attori che necessitano di cachet, l’attrice Joanna Garcia Swisher.
In poche parole, lo story arch dedicato a Ursula, non solo risulta un insulto alla vera favola della Sirenetta, ma è noioso e sembra scritto da un bambino dell’asilo. L’unica nota positiva è che non sentiremo più parlare di lei, almeno speriamo.
Uno spiraglio di luce ci viene, invece, offerto dalla sotto-trama dell’autore del libro: nonostante la presenza di August sia stata pensata solo per far contenti gli ormoni delle fans più sfegatate di OUAT e perché gli autori non sapevano più che pesci pigliare, il tutto desta ancora un minimo di curiosità, solo per capire dove si andrà a parare e quale sarà il colpo di scena che farà calare il sipario su questa quarta stagione da dimenticare.
Un aspetto suscita curiosità. Non è la prima volta che, in questa stagione, è possibile ascoltare uno o più temi di alcuni classici della Walt Disney. Questa volta nel canto di Ursula è riconoscibile un famoso tema de “La Sirenetta”. Questo ovviamente va ad esplicitare un aspetto di Once Upon A Time, se mai ce ne fosse stato bisogno. Nella prima stagione le strizzate d’occhio alla Disney erano solo fugaci, benché ben riconoscibili, e non si aveva la totale certezza se la fonte a cui attingevano gli autori fossero i celebri cartoni animati, oppure le fiabe originali. Un personaggio “disneyanamente” meno conosciuto come Tremotino avrebbe fatto maggiormente pensare a questa seconda ipotesi. L’esplicitazione così palese della “devozione” verso le trasposizioni animate, rende la commistione di personaggi presentati nello show una sorta di pastiche e adattamento di seconda mano, ispirati ad adattamenti che, invece, erano, sono e sempre saranno opere d’arte.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Un piccolo avanzamento nella storia dell’autore del libro: riusciranno a rendere accettabile almeno questa storyline?
  • Il tema musicale de “La Sirenetta”
  • Riciclo di un altro attore che non si era più visto in Once Upon A Time
  • Scopiazzature a gogò
  • Raffazzonare sempre e comunque
  • La protuberanza in mogano di August, una delle cose più brutte mai viste sulla faccia della terra
  • La padellata a Crudelia
  • Crudelia per il solo fatto di esistere in questo telefilm
Avremmo tanto voluto dare un votaccio, perché, stringi stringi, davvero questa puntata sembra scritta con i piedi e manca di una qualsivoglia tecnica narrativa, dato che presenta una scopiazzatura a caratteri cubitali, ma il fatto che manca sempre meno al season finale e che ancora non hanno potuto mandare in vacca la questione dell’autore del libro, ci hanno reso più magnanimi. Apprezzatelo. 
Enter The Dragon 4×15 5.80 milioni – 1.8 rating
Poor Unfortunate Soul 4×16 5.79 milioni – 1.9 rating

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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