Ozark 3×07 – In Case Of EmergencyTEMPO DI LETTURA 3 min

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Prendete un uomo bipolare che ha smesso di assumere le medicine e una ragazza proveniente da una famiglia povera, disagiata, che è rimasta orfana e lavora per un cartello messicano della droga, collaborando anche con la mafia di Kansas City: Ben e Ruth, la coppia migliore della serie, inseriti in un contesto che definire esplosivo è un eufemismo.
I due character insieme funzionano bene narrativamente parlando, visto l’ottima introduzione di Ben in questa terza stagione, tuttavia la sensazione è che unendo l’instabilità mentale del fratello di Wendy e la delicata situazione della Langmore, non verrà fuori niente di buono per la coppia.
Nel frattempo il braccio destro di Marty rimane vittima di un brutale pestaggio: a partire da “Wartime” è stato introdotto un palese livore tra Ruth e Frank Cosgrove Jr, situazione che prima o poi era destinata a deflagrare e così è stato.
L’FBI dopo tre stagioni di fallimenti, nonostante il gioco sporco, riesce finalmente a fare una cosa intelligente, aizzando il mafioso di Kansas City contro Ruth e a farne le spese sono le costole del personaggio interpretato da Julia Garner.
Tra le gelosie di Evans e la totale mancanza di professionalità di Patty, gli spettatori di Ozark sono stato abituati ad agenti dell’FBI fortemente discutibili, ma la situazione è cambiata con Maya Miller, che nonostante il poco screen time dedicatole si è dimostrata un osso duro, difficile da manipolare anche per un genio come Marty.
L’aggressione avvenuta nel precedente episodio, a causa di una vendetta del cartello rivale di Navarro, ha creato una situazione di forte instabilità nel complicato universo dei Byrde, messi ulteriormente sotto pressione dalla psicologa Sue, che ben pensa di investire i centomila dollari ricevuti in cambio del suo silenzio in una vistosa fuoriserie, e come se non bastasse ricattando velatamente i coniugi in un successivo colloquio con Helen.
La fine dell’analista era praticamente scritta, con il sicario mandato dall’avvocatessa che in una splendida scena finge di essere un paziente, per poi liberarsi della donna, ripulire la scena e affondare la costosa automobile, uno dei momenti migliori della puntata.
Invece a non brillare nemmeno lontanamente è la storyline dedicata a Wyatt e Darlene che risulta essere stucchevole e imbarazzante: sino ad ora la storyline peggiore di questa terza stagione. Nonostante il tentativo last minute di dare un senso a questa scelta narrativa, con la Snell che convince Wyatt riguardo la natura parassitaria dei Byrde, in grado di distruggere tutte le persone con cui entrano in contatto, l’aver unito in modo forzato due personaggi arrivati alla fine del proprio percorso narrativo, per ora si è rivelata una pessima idea.
Nonostante la serie continui ad essere ben recitata e tecnicamente valida, la sensazione è che l’eccessivo minutaggio dei singoli episodi abbia appesantito eccessivamente la narrazione, creando dei riempitivi inutili, che si potevano evitare con una durata minore delle diverse puntate rendendo più snella ed efficace la narrazione

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il bipolare e la disagiata: un’ottima coppia
  • Dopo 3 stagioni l’FBI fa una cosa intelligente, aizzando Frank Jr. contro Ruth
  • Maya Miller: finalmente un agente degno di tal nome
  • Il sicario in terapia da Sue
  • A costo di essere ripetitivi, la durata biblica degli episodi appesantisce la narrazione, e non poco
  • Imbarazzante la storyline dedicata a Wyatt e Darlene

 

Un episodio discreto per Ozark ma, visto il lungo minutaggio a disposizione, è lecito aspettarsi molto di più dallo show di casa Netflix. Dopo gli eventi della scorsa puntata, si poteva prevedere un episodio di raccordo e così è stato, ma succede veramente troppo poco in 60 minuti, motivo per cui la valutazione di questo settimo appuntamento non va oltre la sufficienza.

 

Su Casa Es Mi Casa 3×06 ND milioni – ND rating
In Case Of Emergency 3×07 ND milioni – ND rating

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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