Giunti al quarto appuntamento con la serie più fuori luogo adulta del catalogo di Disney+, la vicenda si infiamma quando Tommy finalmente scopre di aver perso la sua cassaforte. Sono infatti trascorsi ben due episodi dalla rapina effettiva alla scoperta dell’accaduto, nonostante “I Love You, Tommy” sia più concentrato sui flashback. Fatto sta che con “The Master Beta” si mettono in moto tutta una serie di meccanismi azione-reazione, che trasformano la serie dal tono comedy assumendo sempre più sfumature da drama.
Lo stile, la confezione della mini-serie prodotta da Hulu è apprezzabile. Trattando due personaggi sopra le righe, ognuno a modo suo, la narrazione stessa viene edulcorata dando comunque la percezione di verosimiglianza alla realtà. Anche dalla fotografia si evince tutto ciò, premendo sull’acceleratore coi movimenti di macchina e le zoomate per accentuare una reazione di un personaggio, oppure enfatizzare l’assurdità delle coincidenze di una storia vera.
ALBORI DELL’INTERNET
Il web nello show di Robert Siegel è un vero e proprio protagonista. La scena cold open è esplicativa in questo, mostrando l’iter completo che una persona doveva fare nel 1995 per acquistare una copia del sex-tape di Pamela Anderson e Tommy Lee. All’epoca le capacità di internet erano pressoché sconosciute e infatti neanche lo stesso Rand Gauthier si aspettava una diffusione così rapida ed estesa. L’intuizione del personaggio di Seth Rogen è infatti una vera e propria “genialata”, prendendo una tecnologia grezza, come internet nel 1995, e sfruttandola a pieno potenziale.
Con “The Master Beta” c’è anche un altro aspetto su cui riflettere. La rete ai suoi albori era quasi esclusivamente una roba da nerd. Non i nerd di oggi, che vivono nella golden era di The Big Bang Theory, ma quelli brufolosi e bullizzati negli anni ’80 e ’90. Quindi, essendo la cassetta di Pam e Tommy commercializzata esclusivamente sul web popolato per la sua interezza da giovani di modesta prestanza fisica, che compensano la scarsa avvenenza e le frustrazioni che ne derivano con una passione ossessiva e una notevole inclinazione per le nuove tecnologie, il gioco è fatto.
Tommy: “Besides, it’s not like they’re seeing anything they haven’t seen before.”
P.O.V.
Come nel video oggetto della serie, è tutta questione di punti di vista. E anche in una coppia longeva e affiatata come quella tra Pamela Anderson e Tommy Lee i punti di vista possono differire. Le reazioni alla diffusione del video, infatti, sono totalmente diverse. Pamela si sente più colpita da donna, a differenza di Tommy infastidito ma non al punto da sentirsi violato.
Pam fino a quel momento si è sempre vista mercificata dall’industria hollywoodiana, e si trova per la prima volta a dar prova del suo talento. Tuttavia le scelte di produzione in Baywatch, con la cancellazione del suo primo monologo per favorire un ben più eccitante slow-motion della bagnina che corre in acqua, le sbattono in faccia la realtà. Il suo talento come attrice verrà sempre messo al secondo posto dietro alla sua fisicità, delizia ma anche croce dell’attrice canadese. A tutto ciò si aggiunge anche l’exploit del suo video hard a mettere a dura prova la carriera e la vita della donna, vittima dell’esagerato star-system.
OLTRE IL SEX TAPE
Fondamentalmente però, Pam & Tommy funziona perché non parla solo del sex-tape. Anzi, la serie analizza il fenomeno vero e proprio, mostrando cosa provano due personaggi famosi quando viene violata la loro intimità. Le scene con i paparazzi risultano altamente fastidiose anche per lo spettatore, disturbando sia i personaggi che la vicenda in sé. Il picco è forse toccato dal momento in cui la troupe di Baywatch si riunisce per guardare il filmino amatoriale della star, presente proprio lì in quel momento, senza interessarsi di avere nemmeno un pizzico di pudore.
Infatti è proprio Pamela ad uscire come il personaggio più colpito dalla vicenda. Tommy tutto sommato, come mostrato in “Drilling And Pounding“, con i suoi comportamenti si è provocato una sorta di karma, ma Pam no. Anzi, reagisce anche male ai comportamenti assunti dal suo fresco marito con gli operai ormai licenziati. Per non farsi mancare nulla poi Siegel non dimentica di nominare lo sfortunato evento dell’aborto spontaneo, descrivendo un quadro che ha ormai perso tutti i connotati comedy dei primi episodi.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Pam & Tommy si sta rivelando una serie ben più profonda di quanto pubblicizzata. Robert Siegel usa come pretesto il più famoso sex-tape della storia per dipingere un tremendo affresco sullo star-system hollywoodiano, sull’uso e la regolamentazione del web. Dietro la folle storia di Pamela Anderson e Tommy Lee ci sono dilemmi etici su cui riflettere e con tutte le assurde coincidenze occorse, diventa una storia che dev’essere raccontata.
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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.