Peacemaker 1×06 – Murn After ReadingTEMPO DI LETTURA 4 min

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Peacemaker 1x06 Recensione“Murn After Reading”, tre episodi al termine della (prima?) stagione e torna James Gunn in cabina di regia. La direzione dell’autore di scuola Troma si fa subito sentire, regalando scene in cui drama e comedy si miscelano perfettamente. Un esempio perfetto è l’intervista dei bambini della scuola elementare, dove i soprannomi inventati dal supereroe del politicamente scorretto vengono smorzati dagli accenni alla sua origin story.
Anche la direzione degli attori, tranne in un caso che verrà approfondito in seguito, risente dell'”effetto Gunn”. A partire da Robert Patrick, passando per Jennifer Holland, fino a John Cena. Tutti gli attori risultano perfettamente in parte per una storia sempre più sopra le righe, che non ha paura di non mantenere i piedi per terra.

FARFALLE BUONE E CATTIVE


Lo spettatore, dopo “Monkey Dory“, era stato lasciato con l’ansia sul collo per il destino di Leota Adebayo. Indossando il casco di Peacemaker infatti, aveva scoperto la farfalla che si celava dentro il suo boss: Clemson Murn. Tuttavia, sin dai primi minuti di “Murn After Reading”, questo cliffhanger viene smontato. Murn si rivela in realtà l’unica farfalla buona che vuole salvare il mondo da tutte le altre farfalle cattive pronte a sottomettere la Terra. Una soluzione piuttosto pigra, che evita altri conflitti all’interno del team degli “11th Streets Kids“.
Un primo vero passo falso dello show sancito anche dalla cattiva gestione del personaggio interpretato da Chukwudi Iwuji. Se nelle prime puntate aveva colpito la recitazione fredda ed enigmatica dell’attore nigeriano-britannico, adesso la sua nuova caratterizzazione stona totalmente facendolo risultare quasi una macchietta. Ne esce bene fuori Adebayo, grazie all’ottima performance di Danielle Brooks, dilaniata dai sensi di colpa verso il suo amico Chris, e soprattutto verso la sua cinica madre, Amanda Waller.

Auggie:Well, I wanna go home, get a shower. And maybe have a broad over to suck my dick. And then I’m gonna do somethin I should have done a long time ago. Kill my fucking son.

KU KLUX WHITE DRAGON


Sul fronte nazi le cose invece iniziano a mettersi in moto. Le indagini del detective Song portano alla scarcerazione di Auggie, che ha ormai ripristinato la sua rete di suprematisti in una sorta di Ku Klux Klan coi superpoteri. Ogni scena in cui è presente Robert Patrick eleva la puntata e il personaggio del padre di Chris Smith ruba la scena con la sola presenza. Per ora è successo ancora poco, nonostante le scene relativa a questa storyline risultino tra le migliori dell’episodio. Ciò che è certo è che questo nuovo gruppo appena formatosi darà non poco fastidio a Peacemaker, proprio mentre adesso è ricercato dalla polizia e deve contemporaneamente fermare un’invasione aliena. Un bel confronto padre-figlio per conoscere qualcosa in più sul passato.

LA COLOMBA DELLA PACE


Il personaggio di Peacemaker non è semplicemente un anti-eroe. Se si vede il Chris Smith di The Suicide Squad e il Chris Smith di “Murn After Reading” ci si rende conto di avere a che fare con due personaggi totalmente differenti. In ogni puntata Gunn aggiunge sfumature di pennellate alla complessa caratterizzazione di un buffo personaggio dei fumetti. Il tutto è reso anche più didascalico dagli interventi di Vigilante, che psicoanalizza la personalità del suo migliore amico conoscendolo meglio di chiunque altro.
In tal senso anche le interazioni con la “farfalla-Goff”, regina di questa stravagante razza aliena, assumono dei connotati diversi. John Cena si sta rivelando, puntata dopo puntata, sempre più un attore vero e proprio. Di caratura anche forse superiore rispetto ai suoi ex-colleghi come Dwayne Johnson o Dave Bautista. In più, in “Murn After Reading”, si possono apprezzare anche doti da pianista, inaspettate per il grande pubblico.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • I soprannomi dati da Peacemaker ai bambini della scuola
  • Le origini di Peacemaker continuano a intrigare
  • Vigilante, che sia da solo o nelle interazioni con Peacemaker, sempre e comunque
  • Le prove convincenti di Danielle Brooks e John Cena
  • Auggie Smith ruba la scena
  • Un cliffhanger totalmente smorzato
  • Il cambiamento improvviso nel personaggio di Murn

 

Manca ancora qualche tassello al grande puzzle delle farfalle. Non tutto torna e il tempo per altri fuochi d’artificio c’è ancora. Sullo sfondo, intanto, si inizia a vedere un conflitto padre-figlio, che forse potrà regalare al pubblico la vera origin story di Peacemaker.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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