Perry Mason 1×04 – Chapter FourTEMPO DI LETTURA 5 min

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Quando si producono remake (o reboot) di serie tv, film o personaggi iconici, è solitamente consigliabile cercare di fornire una nuova prospettiva o affrontare aspetti mai raccontati, in modo da evitare il confronto – spesso spiacevole – con l’originale. Perry Mason, la miniserie targata HBO, ha deciso di intraprendere questa strada, raccontando la storia di un Mason che non solo è più giovane rispetto a quello interpretato magistralmente da Raymond Burr, ma che non fa neanche l’avvocato. Tuttavia, ad un certo punto, è anche necessario che un’origin story come questa inizi a ricollegarsi alle future vicende già note. Per questo motivo, è sicuramente apprezzabile il trend che è stato mostrato già nella scorsa puntata, ma che è diventato evidente in questo episodio: E.B. Jonathan non è più in grado di svolgere il suo ruolo di avvocato, e Perry è sempre più coinvolto – in contrapposizione all’iniziale atteggiamento svogliato e disincantato – nelle indagini necessarie a scagionare Emily Dodson. Considerando la scena finale, è facile immaginare quali saranno le prossime mosse.

“Young man’s game, E.B. Even the great Mr. Holmes is retiring next week”.

Sin dal pilot, E.B. Jonathan è stato mostrato come un avvocato sicuramente di alto livello e con una grande carriera alle spalle, ma ormai fuori dal tempo e non più in grado di competere come in passato. Ciò è dovuto non solo al deterioramento causato dall’avanzare dell’età (si pensi ai frequenti momenti in cui perde il filo del discorso), ma anche al cambiamento sociale. L’avvocato, infatti, ha 76 anni, il che vuol dire che è nato nel 1855. Di conseguenza, è un uomo che è cresciuto e ha lavorato nel periodo di massimo splendore della società liberale e borghese. Come molti uomini della sua generazione, E.B. non è riuscito a comprendere i grandi cambiamenti sociali che hanno fatto seguito alla Prima guerra mondiale e che hanno avuto negli anni ’30 l’esemplificazione più drammatica (la quale culminerà nel secondo conflitto mondiale). In questo caso, i cambiamenti sono mostrati nel settore giudiziario, dove l’atteggiamento tipicamente improntato alla tradizione borghese era sempre più soppiantato dal sotterfugio e dalla ricerca del clamore mediatico. Queste cose, ovviamente, accadevano anche prima, ma il discorso di E.B. con il giudice Wright fa capire come le regole fossero cambiate repentinamente.
Oltre alle nuove regole sociali, E.B. deve anche affrontare i sopracitati problemi di memoria e di stato confusionale. Messo di fronte alla realtà dal discorso di Della, e costretto a scegliere tra la difesa di Emily e la radiazione dall’albo, l’avvocato si è sentito sempre più sopraffatto. I vari sentimenti di E.B. sono stati rappresentati molto bene dall’ottimo John Lithgow. In particolare, il suo sguardo – prima rassegnato e poi commosso – durante la conversazione con Emily è stato esemplificativo. E.B. ha promesso a Emily che avrebbe lottato, ma ormai non si sentiva più in grado di combattere. La scena finale, la quale fa presagire un suicidio, è una conseguenza di tutto ciò.

“Frank Nance fucked up. He fucked up, Virg. He was… He was told to fuck up. Now, I need you… I need you to be the hero that makes this right”.

Considerando la parabola discendente di E.B., sembra che tutti gli indizi stiano convergendo per rendere Mason l’avvocato difensore che tutti conosciamo. Nel corso delle puntate, il personaggio interpretato da Matthew Rhys ha già mostrato una certa evoluzione, riscontrabile soprattutto nel suo maggior impegno nel lavoro di indagine. Questo percorso è stato irrobustito dal dialogo con E.B., il quale è sembrato un implicito passaggio di consegne.
Anche se Mason ha avuto un’evoluzione, continua comunque ad assumere comportamenti pericolosi o che contrastano con la deontologia che dovrà seguire in futuro. L’esempio più lampante, in questo senso, è rappresentato dalla gestione del cadavere di George Gannon. Questa vicenda, peraltro, è anche uno degli aspetti negativi dell’episodio, essendo eccessivamente caricaturale ed esagerato. Al di là di questo aspetto non positivo, la storyline di Mason permette di fare passi avanti nella comprensione della vicenda. In particolare, bisogna sottolineare il club Elk, del quale fa parte anche il Detective Ennis, vale a dire la persona che ha sparato agli altri tre rapitori. A questo proposito, è anche importante notare che, nonostante adotti metodi disonesti e cerchi di far condannare Emily ad ogni costo, il procuratore Maynard Barnes è totalmente all’oscuro a proposito del coinvolgimento di Ennis (e, probabilmente di Holcomb).

“Emily Dodson is innocent. Charlie Dodson is in Purgatory. And by these hands, this year of our Lord, 1932, in the City of Angels, on Easter Sunday, Charlie Dodson will rise again!

Al momento, la storyline che fa più fatica ad affermarsi è quella che vede protagonista Sister Alice. Sia chiaro, l’interpretazione di Tatiana Maslany è di alto livello – in conformità con il resto del cast – e le dinamiche interne alla chiesa non sono prive di interesse. Tuttavia, fino a questo momento, la storyline non riesce ad amalgamarsi bene con le vicende principali, relative alla morte di Charlie Dodson e alle indagini di Perry Mason e di Strickland. Ciò potrebbe cambiare nelle prossime puntate per due motivi. Il primo è che, questa volta, Sister Alice si è espressa pubblicamente a favore dell’innocenza di Emily, e il suo evento per la resurrezione di Charlie sicuramente avrà un forte impatto a livello mediatico. Il secondo è che, considerando anche il ruolo ambiguo di Herman Baggerly e le vicende di George Gannon, non è affatto da escludere che alcuni elders della chiesa non siano in qualche modo coinvolti nel rapimento e nell’uccisione di Charlie Dodson.
 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Un magistrale John Lithgow
  • Ottime performance di tutto il cast
  • Scena finale
  • Dialogo tra E.B. ed Emily
  • Dialogo tra E.B. e Perry
  • Progressi nelle indagini: il club Elk 
  • Attesa per il tentativo di resurrezione di Charlie
  • Anche se slegate dal resto della storia, le vicende della chiesa generano interesse
  • Le scene relative al cadavere di George Gannon non sono credibili e sono troppo esagerate
  • Le vicende della chiesa ancora slegate rispetto al resto della storia
  • La scena finale: E.B. muore troppo presto?
  • Il minutaggio continua ad essere eccessivo, anche se la puntata scorre piacevolmente 

 

Perry Mason si conferma prodotto di alta qualità, anche se non privo di difetti (alcuni dei quali, come l’eccessivo minutaggio, sono oramai cronici). In ogni caso, giunti a metà del percorso, è giusto ringraziare la nuova miniserie targata HBO.
 

Chapter Three 1×03 0.95 milioni – 0.07 rating
Chapter Four 1×04 0.71 milioni – 0.08 rating

 

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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

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