Person Of Interest 2×03 – MasqueradeTEMPO DI LETTURA 4 min

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Non c’è triangolo che tenga se rapportato ad una coppia che funziona bene. Non sto parlando nè di geometria nè di relazioni amorose ma se state leggendo questa recensione sapete già a quale coppia mi riferisco. La nostra coppia è formata da un duo di, ormai possiamo dirlo con gioia, amici che sfruttano la Macchina per aiutare delle future vittime o fermare in anticipo un carnefice prima che agisca.
Bentornati nella solita, vecchia e funzionante routine di Person Of Interest. Con questi aggettivi non voglio assolutamente criticare le precedenti due puntate, anzi, tuttavia è piacevole osservare Reese e Finch a proprio agio nel loro mondo lavorativo. Ecco forse quest’ultimo non è proprio tornato a suo agio dopo essere stato rapito da Root, lo si capisce chiaramente dall’amorevole cura di Reese che nasconde i fascicoli su Root prima dell’arrivo del compagno e soprattutto dalla crisi di panico avuta dal nostro occhialuto nerd che si è bloccato con Bear/Tito in mezzo ad una strada newyorkese. Per quanto non lo si voglia ammettere quando un evento traumatico ed inaspettato ti travolge è difficile rimanerne illesi e tornare alla propria routine. La routine è l’ancora di salvezza mentale di molte persone che si sentono più al sicuro nella loro vita monotona piuttosto che chiusi in casa che per definizione è il posto dove ci si sente più al sicuro. Tutto questo è valido anche per Finch che essendo una persona normale come noi risulta colpita dopo essere stato succube di una serial killer. Insomma più umani di così si muore…
Il caso del giorno riguarda la figlia del futuro candidato alla presidenza del Brasile, una gnocca che di brasiliano ha forse solo il nome ed il cognome, che è a rischio per le brutte amicizie che si è fatta nella movida della grande mela. E’ da annotare nel reparto del cervello denominato “scene memorabili” il precolloquio di Reese che restituisce i portafogli alle altre guardie del corpo per assicurarsi una bella figura di fronte al candidato brasiliano e alla figlia. E se in questa scena mi è comparso solo un ghigno in volto, quando ho visto sotto cosa era salvato Mr. Finch sul cellulare di Fusco ho riso come un cretino. Effettivamente mettendosi al posto di Fusco ogni volta che riceve una chiamata è un compito/problema extra da risolvere per il dinamico duo e quindi il soprannome “Mr. Good News” è quanto mai azzeccato e divertente. Quindi come non fare un plauso agli autori che nonostante abbiano a che fare con assassini, complotti, rapimenti e quant’altro riescono sempre ad inserire qualche battuta che alleggerisce la situazione? A tal proposito si può anche ricordare la scommessa tra Reese e Carter su quanto impiegherà John a pestare 10 uomini, scommessa persa perchè ci ha messo più di 4 minuti tra l’altro.
Ed in tutto questo viene scontatamente da pensare che sia la tipica puntata tappabuchi che segue due episodi di pura trama orizzontale: sbagliato! Si perchè la grandezza dei qui presenti sceneggiatori non si limita solo alla creazione di un episodio più che buono e all’inserimento di battute che non eccedono mai lo spirito di Person Of Interest, Nolan e soci audacemente hanno anche il tempo di reinserire in tutto questo l’agente Snow e l’ex compagna della CIA di Reese creduta morta, Kara Stanton. Se non vi ricordate di lei forse è meglio che vi andiate a rivedere la 1×20 giusto per ricordare cosa è successo tra lei e John mentre erano in missione in una città cinese disabitata e forse capirete perchè Snow gira con una bomba innescata sotto la camicia. Non siate shockati, questo è lo stile di Person Of Interest ed è il motivo che lo differenzia dagli altri monotoni procedurali.

 

PRO:

  • Il colloquio di Reese
  • Finch che gioca con Tito/Bear
  • Agorafobia di Finch
  • Welcome back agente Snow e Stanton
  • Magari tutte le puntate filler fossero così
  • Reese come guardia del corpo è davvero a suo agio

CONTRO:

  • Elias sembra che se lo siano dimenticati tutti
  • Un po’ troppo semplicistica la trama riguardante la figlia del console per gli standard a cui siamo abituati

 

Credo che se potessimo firmare una carta dove si sancisce un accordo che garantisce una qualità simile per tutti gli episodi filler di Person Of Interest la firmeremmo tutti istantaneamente. Gran bell’episodio.

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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