Powerless 1×08 – Green FuriousTEMPO DI LETTURA 5 min

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Powerless non è un prodotto perfetto, non lo è mai stato e non lo sarà mai. I numerosi difetti sono stati elencati diverse volte nel corso delle nostre recensioni; in generale, se ne possono individuare due particolarmente reiterati e, allo stesso tempo, gravi: la mancanza di ogni parvenza di trama orizzontale e un livello di comicità piuttosto basso. Questo ottavo episodio, intitolato “Green Furious”, si pone come obiettivo quello di rimediare ad entrambe le pecche e, nonostante un’esecuzione non sempre esemplare (lo abbiamo detto poche righe fa: non sarà mai uno show perfetto), non si può non lodare il tentativo.
Per quanto riguarda la trama, la presenza di Green Fury per il secondo episodio consecutivo, comporta diversi aspetti positivi: innanzitutto aggiunge un altro character, cosa di cui lo show ha bisogno. Infatti, pur avendo un parco personaggi piuttosto vasto, è evidente come gli unici due realmente funzionanti siano Van e Jackie. La supereroina potrebbe quindi rivelarsi interessante sul lungo periodo e, nel frattempo, serve a dare nuova linfa ad Emily (che, essendo la protagonista, non dovrebbe necessitarne, ma la realtà è ben diversa) e Teddy, follemente innamorato di lei. I
noltre, permette di rivalutare in modo più positivo l’episodio precedente (che già di per sé aveva costituito un apprezzabile balzo in avanti rispetto allo scialbo “I’ma friend you”): nel corso di quella puntata, infatti, non si poteva non notare come la storyline di Teddy e Green Fury fosse messa lì quasi come riempitivo e priva di ogni interesse. La sua presenza anche in questo episodio, invece, fa vedere il tutto da una prospettiva diversa, e si integra molto bene con le altre storyline. Teddy, infatti, scopre di non avere particolarmente successo con le donne, che lo ritengono antipatico ed arrogante oltre l’inverosimile e, per rimediare a ciò, decide di diventare femminista.
Il femminismo e, più in generale, il ruolo della donna ed il diverso trattamento riservato a uomini e donne, è infatti il tema portante di questi 22 minuti. Si tratta senza dubbio di una scelta ben ponderata e atta a sfruttare al meglio la presenza del personaggio interpretato da Natalie Morales che “lavora” in un ambiente storicamente attribuito alle figure maschili. Quello che sorprende è la volontà dello show di analizzare la situazione su più livelli e rapportarla a vari contesti anagrafici. Gli esempi di discriminazione, infatti, vanno da un consiglio di amministrazione composto esclusivamente da uomini che, per di più, fanno battute più o meno a sfondo sessuale e sessista, alla figlia di Jackie che colpisce un compagno di classe perché ha definito la madre “una donna delle pulizie che non è neanche capace di tenersi il marito”.
Come è abbastanza ovvio, non potevano mancare i riferimenti al rapporto con la sessualità e il proprio: Green Fury, oltre ad essere costretta a rispondere sempre e solo a domande riguardanti le sue relazioni, vede il suo spot pubblicitario pieno di azione ed adrenalina, trasformato in un sexy lavaggio della macchina (anche in questo caso, deciso dal CdA). Vengono evidenziati, inoltre, i pregiudizi, più o meno piccoli, che vengono espressi anche in buona fede durante una semplice conversazione, come l’assunzione che sia stato per forza Olympia a lasciare lei, e non il contrario.
Seguendo l’attualità, non si può non notare un risentimento piuttosto diffuso nei confronti del femminismo, soprattutto su alcuni membri che, in realtà, non ne rispecchiano affatto i principi e ricevono critiche anche dalla maggioranza delle persone appartenenti al movimento. Ebbene, gli autori di Powerless decidono di affrontare anche questa tematica, facendo impersonare questa frangia minoritaria a Teddy, che usa la lotta per la parità di genere soltanto per conquistare una donna e usa parole come “patriarcato” senza avere una minima conoscenza storica del fenomeno, della tematica e delle relative questioni.
Nonostante tutti questi spunti positivi, si devono comunque esprimere alcune perplessità che non riguardano tanto le idee, quanto la loro esecuzione. In alcuni frangenti, infatti, è sembrato che la serie volesse a tutti i costi mostrare i riferimenti all’attualità, facendo spiegare a Green Fury e ad Emily perché il comportamento appena mostrato fosse sessista e per quale motivo. La presenza di alcuni spiegoni, dunque, toglie ritmo alla narrazione, rendendola eccessivamente compassata e rendendo il tutto troppo didascalico. Si tratta, in ogni caso, di una puntata nel complesso assolutamente positiva che, oltre ai pregi già elencati, ha avuto anche il merito di dare finalmente un senso e una dimensione al personaggio di Wendy, fino ad ora bistrattato e usato soltanto per un paio di commenti imbarazzanti ad ogni episodio. Inoltre, è assolutamente positiva anche la limitazione al minutaggio e alla presenza scenica di Van. Noi di Recenserie non ci stancheremo mai di ripeterlo: Van Wayne è un personaggio assolutamente riuscito e Alan Tudyk regala sempre performance di livello, ma è troppo caricaturale e, per questo, una sua eccessiva presenza potrebbe rivelarsi controproducente.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tematiche più attuali, con una comicità dunque un po’ meno scolastica e banale
  • Scena finale con Van 
  • Green Fury
  • Finalmente Wendy
  • Narrazione a volte troppo didascalica
  • Siamo comunque lontani da livelli di un certo spessore

 

Powerless sforna probabilmente il suo miglior episodio, cercando di affrontare tematiche più attuali e di fare un salto di qualità. Il destino della serie sembra essere segnato, ma questo non vuol dire che non si possa chiudere in crescendo. Non sappiamo se si continuerà su questo trend ma, nel frattempo, noi di Recenserie decidiamo di ringraziare, con la speranza di non doverlo rimpiangere.

 

Van v Emily: Dawn Of Justice 1×07 2.03 milioni – 0.6 rating
Green Furious 1×08 2.04 milioni – 0.6 rating

 

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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

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