Preacher 3×10 – The Light AboveTEMPO DI LETTURA 4 min

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Mentre si scrivono queste righe, quasi come da tradizione ormai avviata nei due anni precedenti, non si ha la più pallida idea se la serie sarà rinnovata o meno. Per la precisione l’anno scorso si è dovuto aspettare fino ad ottobre per una risposta, quest’anno sarà probabilmente uguale. E comunque è un dubbio che al solito viene lasciato ai posteri da questa recensione.
Sempre parlando in termini generali visto che si tratta del season (series?) finale, è giusto tirare un bilancio anche della stagione nel suo complesso e, perchè no, di questo triennio. Inutile negare che i puristi del fumetti sono, erano e rimarranno interdetti dai cambiamenti visti sino a qui, per tutti gli altri però c’è stato molto di cui essere felici (il miglioramento di questa season 3 rispetto allo scorso anno bloccato nella paludosa New Orleans è evidente), anche se qualcosa poteva essere fatto meglio (le storyline dei personaggi secondari hanno spesso degli alti e bassi importanti che influenzano molto la qualità degli episodi). Si sono visti dei miglioramenti in generale, soprattutto riguardo la costruzione di un universo narrativo più vasto e si sono fatti vistosi passi avanti nel rendere Tulip e Cassidy dei character che possono tenere in piedi delle storyline da soli senza supporto esterno. Anzi a dirla in un altro modo, è proprio grazie alla suddivisione della stagione in 3 diversi filoni narrativi (tuttora quasi ancora in piedi) che si è ottimizzata la trama senza inutili tempi morti e/o filler non richiesti (oltre che 3 episodi in meno rispetto alla scorsa stagione). Si sta imparando dagli errori commessi in passato, e questo è un bene soprattutto alla luce del meritatissimo Bless Them All concesso con molta serenità a questo season finale.

God:Freeing one of my children from Hell is my favorite trick of all.
[…] I’ve come for you. To lift your curse. From this day forward, the name O’Hare will be blessed.
Tulip:Yeah? What do you get?
God:The joy that only giving brings.
Tulip:And?
God:Tell Jesse Custer to stop looking for Me. To stay away. Genesis cannot, must not, interfere with My Great Design. Go to him. Stop him. And then you will know true peace and be forgiven.
[…]
Tulip:I’m not perfect. I know that. But I don’t need your forgiveness. I mean, I made it this far without it, didn’t I?
God:Oh. So be it. Free will has its consequences for you and for those you claim to care about.
Tulip:What’s that mean?
God:I was going to help, show you I’m a loving God, but sounds like you don’t need me at all.
[…]
Tulip:You’re a dick.
God:You’re welcome.

Sicuramente uno dei momenti più importanti è racchiuso in quel, letterale, Deus Ex Machina che ha salvato Tulip dall’Inferno. Se Dio fino ad ora non aveva svelato i propri piani ma aveva “abbordato” Tulip mantenendosi sul vago, ora finalmente esce allo scoperto con una parziale rivelazione, ovvero la necessità di tenere al guinzaglio Genesis e, nello specifico, Jesse. Non è ancora chiaro il piano finale ma è sicuramente un inizio (comunque pronosticabile).
Dall’altro lato un Cassidy in pieno spolvero si prende una rivincita importante su Eccarius, rivincita che però lo porta dritto dritto tra le grinfie di Herr Starr per essere usato come leva su Jesse. Anche qui, come già detto in precedenza, si può denotare un buonissimo lavoro di scrittura sul personaggio che è riuscito a mantenersi autonomo nei confronti della storyline principale senza il bisogno di supporto esterno, supporto ora arrivato sotto forma di Grail (sempre se la serie verrà rinnovata). C’è dunque dietro un grosso lavoro di scrittura culminato con un plot twist forse prevedibile (la morte di Eccarius come vendetta per tutti i vampiri uccisi era pronosticabile, oltre che l’unico modo per liberarsi dalla prigionia) e uno meno (l’arrivo del Grail).
Ed infine c’è Jesse che mette finalmente una pietra sopra alcune decade di soprusi, violenze e ricatti. L’addio ad Angelville è sentito ma è anche necessario per la crescita del personaggio e per il progredire degli eventi. Nulla di evitabile diciamo, tutto molto ben realizzato va ammesso, piacevolissimo da vedere e gustoso dal punto di vista dello spettatore che gode come un riccio in diverse occasioni. Ora, pur avendo un futuro estremamente incerto davanti a sé, Preacher può vantare un certo pelo sullo stomaco ed una certa esperienza. Tutte cose che dovrebbero serenamente garantire un fottuto rinnovo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Interessante il fatto che tutti i personaggi proseguano in maniera indipentente le relative storyline senza intrecciarsi
  • Chiusura del capitolo Angelville
  • Jesse VS Jody
  • Faccia a faccia tra Dio e Tulip
  • Plot twist finale tra Satana ed il Santo degli Assassini
  • Hitler a capo dell’Inferno
  • Soddisfacente chiusura della trama di Cassidy 
  • Nulla di rilevante

 

Si chiude una stagione estremamente interessante, ben organizzata e che spalanca le porte per grossi stravolgimenti nella prossima stagione, sempre che AMC conceda il rinnovo che Preacher si merita. E noi ce lo auguriamo caldamente.

 

Schwanzkopf 3×09 0.98 milioni – 0.3 rating
The Light Above 3×10 1.02 milioni – 0.3 rating

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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