Salutare una stagione con un Bless e riaprire la successiva con un Burn Them All non è esattamente la migliore delle presentazioni per il primo doppio appuntamento stagionale di qualsiasi serie. Certo è che Preacher ha più volte abituato ad alti e bassi piuttosto smodati, perdendosi in molti bicchieri d’acqua e sbucando dal nulla con improvvise virate di qualità. “Masada” e “Last Supper” sono due ottimi esempi che, purtroppo, arrivano nel momento più sbagliato.
Per capire alcune scelte discutibilmente compiute dietro questa doppia premiere, bisogna fare un passo indietro e guardare alla situazione generale di Preacher. Il rinnovo, di anno in anno, si è fatto attendere sempre di più a causa di ascolti sempre più in calo (questi due episodi sono i meno visti di sempre per la serie, ben lontani dal milione e mezzo che stabilmente guardava in diretta la prima stagione nel neanche tanto lontano 2016), motivo per cui, tra le varie conversazioni avute con Showtime, è stato probabilmente chiesto a Sam Caitlin di concludere in rapidità il tutto dando valide argomentazioni per non cancellare lo show. Quindi se c’è una quarta stagione, già annunciata come l’ultima, qualche compromesso dev’essere stato fatto e, per esempio, il trasferimento delle riprese dagli USA in Australia non dev’essere stato un caso visti gli sgravi fiscali presenti nella terra dei canguri.
Herr Starr: “You better be right about this. I’m right about everything. I had him. I had him dead to rights.”
God: “But you didn’t want him dead to rights, Herr Starr. You wanted to make him suffer.”
Herr Starr: “So let’s make him suffer.”
L’inizio di “Masada” è più che promettente visto che sbatte in faccia al pubblico l’apparente morte assurda di Jesse Custer e la “nuova” relazione romantica tra Tulip e Cassidy: c’è ovviamente tantissimo da colmare e questo basta ed avanza come promessa per tenere lo spettatore qui per i prossimi 8 episodi. Tutto ciò che accade dopo è però il vero problema: Jesse e Tulip si dividono per improvvisi incubi di lui che lo vedono soffocare lei nel sonno; Cassidy decide di rimanere a farsi torturare perché vedersi recidere costantemente il prepuzio è diventato meglio che stare con Jesse; Tulip neanche prova a cercare “l’amore della sua vita” (nè tanto meno si fa delle domande sulla sua improvvisa sparizione, anche se la domanda sull’aver fatto o meno sesso con Cassidy è parecchio pesante) ma tenta invano di salvare l’altro “amore della sua vita”. Impossibile non trovare qualcosa di dannatamente sbagliato in tutto questo.
È abbastanza palese che la ricerca di escamotage per raggiungere il fatidico numero di 10 episodi, oltre ad una smodata ricerca di divertissement qui e li, abbia portato fuori strada Sam Caitlin. Dividere i personaggi ha funzionato nella scorsa stagione ma non necessariamente deve, o meglio doveva, ripetersi in questa. Dio è il focus principale, la sua alleanza con Herr Star è una gradita sorpresa, il tentativo di uccidere Jesse idem: questa è la strada che va percorsa, tutto il resto deve essere lasciato da parte. E per questo per ora va tutto molto a rotoli.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Light Above 3×10 | 1.02 milioni – 0.3 rating |
Masada 4×01 | 0.62 milioni – 0.1 rating |
Last Supper 4×02 | 0.62 milioni – 0.1 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.