Bad Monkey 1×02 – A Hundred Bucks Says You Won’tTEMPO DI LETTURA 6 min

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Recensione 1x02 Bad MonkeyIl secondo episodio di Bad Monkey prosegue nella scia tracciata dal pilot, confermando la capacità della serie di bilanciare sapientemente elementi di black comedy, mystery e drama. Questo nuovo capitolo della storia non si limita a sviluppare le trame già avviate, ma aggiunge ulteriori strati di complessità, introducendo nuovi conflitti e arricchendo il mosaico di personaggi e situazioni con cui lo spettatore ha già iniziato a familiarizzare nel pilot.
Contrariamente a quanto spesso accade nei secondi episodi, che notoriamente fungono da ponte tra l’avvio e il cuore delle vicende, questa puntata si distingue per la sua capacità di mantenere alta la tensione, approfondendo al contempo in modo significativo la trama, a conferma della qualità della scrittura e in particolare dei dialoghi.

THAT’S FUCKING PETER CRISTOPHER!


Andrew Yancy si ritrova nuovamente coinvolto in un intricato arazzo di misteri e tensioni. Il secondo episodio prende il via con un cambiamento inaspettato: il Dr. Clifford Witt, marito di Bonnie, decide di ritirare le accuse precedentemente mosse contro il character di Vince Vaughn ma, nonostante il suo desiderio di tornare alle indagini, l’uomo sarà comunque costretto dal suo capo a completare un ultimo incarico come ispettore alimentare prima di poter essere reintegrato definitivamente come detective. La motivazione dietro la decisione del Dr. Witt rimane per ora sfumata, ma si può intuire che Bonnie possa aver avuto un ruolo determinante nella vicenda.
A fare da contraltare a questa buona notizia per il protagonista, però, fa la sua comparsa un’auto misteriosa, che inizialmente si limita a osservare Andrew davanti alla sua abitazione, tentando poi di investirlo poco dopo con intenzioni chiaramente omicide. Un attacco che lo spettatore riconoscerà subito come innocuo, essendo diretto al protagonista della storia, ma che comunque riesce nell’intento di amplificare il senso di pericolo che grava su di lui, suggerendo che si tratti di minacce concrete e soprattutto incombenti.
Parallelamente, la figura di Eve Stripling viene ulteriormente esplorata e se nel pilot era già stata presentata come ambigua e manipolatrice, in questo episodio emerge chiaramente come una cacciatrice di dote, spietata e senza scrupoli. Il suo coinvolgimento nella costruzione del resort, insieme al nuovo fidanzato Cristopher (interpretato da Rob Delaney, il Peter di Deadpool), la posiziona quindi come una delle principali antagoniste della serie. Il desiderio di Mrs. Stripling di accumulare ricchezze, a qualunque costo e senza riguardo per chiunque si opponga ai suoi piani, emerge con forza quando richiede al suo fidanzato di risolvere la “questione Neville” con il suo consueto pragmatismo. Cristopher, incaricato di gestire il problema, delega il compito al suo uomo di fiducia Egg, il quale si occupa di demolire la casa del ragazzo. Un atto di prepotenza gratuita che prepara il terreno per futuri conflitti che promettono di arricchire ulteriormente la narrazione.
La trama che ruota attorno a Neville Stafford emerge come una delle linee narrative principali di questo episodio. Dopo la devastazione della sua casa, Neville si dirige verso la sorella Samara per reclamare la sua parte dei proventi dalla vendita della proprietà. Questo confronto, dopo un lungo periodo di separazione e silenzio tra i due, segna un punto di svolta significativo per Neville, non trattandosi soltanto di una questione meramente economica, bensì di un momento cruciale che riflette una trasformazione ben più profonda nel personaggio: il viaggio di Neville, sia fisico che emotivo, segna così la transizione da un ruolo passivo a uno di più assertiva determinazione. Un cambiamento che non solo arricchisce la sua figura di co-protagonista, ma aggiunge anche una dimensione più dinamica alla trama complessiva, evidenziando la sua crescente influenza e il suo ruolo sempre più attivo nel contesto narrativo.

NON LA SOLITA DETECTIVE STORY


Il contesto si arricchisce ulteriormente con l’introduzione di nuovi personaggi e il ritorno di volti già noti. L’incontro tra Andrew e Caitlin, la figlia del defunto Mr. Stripling, offre quindi nuovi collegamenti col fidanzato della matrigna, Cristopher, figura ancora misteriosa che, almeno per il momento, sembra essere una marionetta tra le mani di Eve, solo apparentemente stupida e ingenua ma in realtà manipolatrice e senza scrupoli.
Uno dei momenti più importanti dell’episodio arriva quando Andrew e Rosa si introducono nella casa della coppia mentre i due proprietari sono via, scoprendo così frammenti di ossa nello scarico della doccia. L’inquietante rivelazione serve quindi a intensificare i sospetti sul possibile coinvolgimento di Cristopher ed Eve in attività illecite, o quantomeno poco pulite. Allo stesso tempo, la crescente intesa tra Andrew e Rosa, unita al breve siparietto con la sorella che vuole a tutti i costi accoppiarla con qualcuno, suggerisce che la loro collaborazione si evolverà ben presto in una connessione più intima e personale.
Un altro colpo di scena significativo si verifica con l’arrivo di un’agente dell’FBI a casa di Andrew. La donna introduce infatti un nuovo elemento di mistero alla narrazione, svelando un segreto oscuro sul passato di Bonnie, che si scopre essere una professoressa d’inglese latitante da nove anni accusata di violenza sessuale ai danni di un suo studente in Oklahoma. Il suo vero nome, Plover Chase, e la sua fuga dalle autorità, ribaltano completamente la percezione del personaggio e aggiungono una dimensione ancora più complessa e moralmente ambigua alla sua figura.
Al termine dell’episodio, finalmente, le strade dei protagonisti principali si incrociano e Andrew e Rosa, dopo aver indagato insieme, finiscono per incontrare Neville nel bar dove quest’ultimo lavora, un momento che, seppur apparentemente banale, rappresenta un punto di svolta necessario all’interno della narrazione: questo incontro casuale, ma denso di significati, segnala quindi l’inizio di una convergenza tra le varie trame che fino a quel momento avevano corso parallelamente, preparando il terreno per futuri intrecci e connessioni.
Infine, un elemento che continua a emergere con forza è la componente sovrannaturale, rappresentata qui dalla figura della Dragon Queen. La sua presenza, benché ancora marginale, si insinua gradualmente nella trama, arricchendo l’atmosfera della serie con un tocco di esoterismo e mistero che, straordinariamente, non va a collidere con il realismo di fondo. Questo elemento sovrannaturale, abilmente integrato all’interno della narrazione, non sovrasta quindi la detective story principale, ma anzi, la arricchisce, contribuendo a creare un universo narrativo unico nel suo genere e per questo in grado di lasciare un’impronta del tutto personale che ben si diversifica dai prodotti coevi attualmente in circolazione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Scrittura sempre brillante
  • Ottima chimica tra Vince Vaughn e Natalie Martinez
  • Le strade dei protagonisti finalmente si incrociano
  • Nuove interessanti rivelazioni sul caso
  • Componente sovrannaturale ben integrata nella narrazione
  • Il personaggio di Michelle Monaghan viene solo nominato
  • Niente di importante da segnalare ma si vede che c’è spazio per migliorare

 

Un secondo episodio che conferma la qualità vista nel pilot e che riesce addirittura ad ampliare l’interesse suscitato finora. Il mix tra black humor, componente mystery e una narrazione stratificata rende Bad Monkey un prodotto finora più che valido, capace di catturare e mantenere alta l’attenzione dello spettatore fin dalle prime battute. La continua crescita dei personaggi, unita a una scrittura brillante e a un cast d’eccezione in grado di fornire solide performance attoriali, suggerisce che la serie abbia tutti i numeri per poter diventare uno dei prodotti più interessanti attualmente presenti sulla piattaforma Apple.

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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