“Timothy Francis, I baptize you in the name of the Father, the Son and the Holy Spirit.”
Dopo essere giunto all’ultimo giro di boa, Evil ha deciso di avviare la seconda parte della stagione finale con un episodio sicuramente atipico ma comunque di impatto e con avanzamenti significativi nella trama. Per la prima volta da tempo immemore, infatti, la puntata non contiene alcun caso del giorno. Non ci sono richieste di aiuto, assessment psicologici o elaborazioni di spiegazioni più o meno scientifiche a quanto si è appena visto.
Al contrario, le storyline si sono concentrate su un battesimo privo di consenso genitoriale e di un caso – in stile Minority Report – di visione periferica da parte di David.
MARTIN LUTERO
In continuità con gli ultimi episodi, una delle protagoniste assolute dell’episodio è Sheryl. Dopo aver scoperto che Leland abbia cercato di utilizzare Andy per uccidere una delle sue nipoti, la rottura tra i due è definitiva e sempre più aspra. Temendo per la propria vita, lei ha dunque deciso di sabotare il piano escogitato da Leland e dai suoi capi per la vittoria di Satana.
La decisione di far battezzare il piccolo Anticristo, sebbene molto semplice, è in realtà arguta e – nel contesto mostrato dallo show in queste stagioni – di sicura efficacia. In diverse occasioni, infatti, è stato dimostrato e confermato il funzionamento dell’esorcismo, dell’acqua santa o delle preghiere. Tramite il battesimo, dunque, Timothy è stato liberato dal peccato originale e dalla sua componente demoniaca, tornando a essere un neonato come tanti altri.
MINORITY REPORT
Nel celebre film di Steven Spielberg, la polizia di Washington riusciva a sventare i crimini prima ancora che fossero compiuti, grazie alle attività predittive dei precog. Similmente, in questo episodio David ha scoperto di poter sventare il tentativo di omicidio-suicidio di Tyler, padre di famiglia caduto in depressione dopo la morte di uno dei suoi figli.
Questa capacità è nata – in maniera apparentemente involontaria – durante un tentativo di visione da remoto per conto della Chiesa. Considerando la natura misteriosa dei servizi segreti vaticani e di padre Dominic, non è da escludere che ciò sia parte di un piano segreto e legato all’arrivo – preannunciato sin dal viaggio in Italia – del male assoluto a New York.
Al netto di valutazioni di più ampio respiro, la storyline ha permesso di verificare uno spostamento sempre più significativo nelle attitudini di alcuni protagonisti. In particolare, Kristen e Ben non hanno mosso alcun dubbio (o proposto ipotesi alternative) in merito alle visioni di David. Tralasciando un blando scetticismo iniziale, i due lo hanno aiutato ad escludere gli AOL dalla sua visione, facilitando dunque l’identificazione di Tyler e del suo indirizzo di residenza.
SOSPENSIONE DELL’INCREDULITÀ
In merito alle vicende descritte nel corso dell’episodio, occorre sottolineare alcuni aspetti. Il primo riguarda la figura di padre Ignatius. A differenza del suo predecessore – ossia il Monsignor Korecki – Ignatius è più scettico in tema di possessioni e presenze demoniache. Tuttavia, ha accettato di battezzare con urgenza il piccolo Timothy seppur in assenza di motivazioni e del consenso da parte dei genitori. Sister Andrea ha deciso di operare uno strappo alla regola perché ha visto la natura demoniaca del bambino. Perché, invece, lo stesso è stato fatto anche da Ignatius? Pur essendo consapevoli di essere in uno show che richiede un’ovvia e forte sospensione dell’incredulità, ciò rappresenta un’evitabile forzatura narrativa.
Il secondo aspetto è relativo alla figura di Leland. Presentato originariamente come il grande villain dello show, il personaggio ha perso progressivamente centralità all’interno della narrazione. Pur avendo conservato il ruolo di arci-nemesi, il minutaggio si è ridotto in maniera sempre maggiore. Per di più, quando appare sullo schermo, Leland risulta essere poco più di una macchietta in balia degli eventi. La speranza è che, per gli ultimi episodi, il suo personaggio torni ad avere la rilevanza e la crudeltà degli esordi.
Infine, il terzo aspetto riguarda la conclusione della storyline dedicata alla visione da remoto di David. L’idea è sicuramente interessante e la descrizione del lutto e della sofferenza di Tyler è stata messa in atto in maniera soddisfacente. Tuttavia, la spiegazione con cui David rivela a Tyler di aver visualizzato il suo tentativo di omicidio-suicidio è stata troppo sbrigativa. Non ci sono, infatti, elementi per ritenere che la famiglia sia religiosa o, in ogni caso, propensa a credere nel sovrannaturale. La sensazione è che, forse, il tentativo sia stato fin troppo ambizioso, rendendo dunque difficile una chiusura del cerchio che fosse credibile.
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Tra Martin Lutero e Minority Report, un episodio interessante e ambizioso per Evil.
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.