“But the Box, the monastic father in the chapel thinks he recognized it. It is a relic. A demonic relic. Bulgarian. The kukeri. It’s part of a collection being brought into New York to be assembled in service of the ultimate corruption.”
Evil è oramai giunto alla quarta e ultima stagione, anche se spesso sembra che nessuno se ne renda conto. In primis gli autori, in quanto lo show sotto molti punti di vista produce episodi che potrebbero tranquillamente appartenere alla prima stagione. A scanso di equivoci, si tratta di puntate qualitativamente più che sufficienti, con una sceneggiatura intelligente e una buona messa in scena delle varie tematiche affrontate. Tuttavia, quello che spesso manca è un raccordo, un elemento che riesca a ricondurre i vari casi del giorno alla storyline principale, ossia il piano di conquista da parte di Leland e dei suoi colleghi.
In considerazione di ciò, quest’episodio rappresenta un piacevole passo in avanti, in quanto il legame tra il caso e il quadro generale risulta forte e chiaro. Una collezione di reliquie demoniache sta per essere trasportata a New York, in vista dell’atto finale da parte dei demoni. Questo è ciò che David e il suo team dovranno scongiurare nelle rimanenti puntate.
VACANZE ROMANE
Divergendo leggermente dal classico modus operandi degli episodi di Evil, questa puntata inizia dove molte altre finiscono, ossia con un esorcismo. La differenza, in questo caso, è che Kristen non ne era a conoscenza e l’esorcismo non ha avuto esito positivo, con la persona esorcizzata che finisce in ospedale in pericolo di vita. L’aspetto più rilevante del caso è che la donna era coinvolta in un traffico illegale di reliquie religiose da Roma verso gli Stati Uniti. Nel suo ultimo viaggio, l’oggetto era niente di meno che il pezzo mancante della Vera Croce. Il conseguente viaggio a Roma dei tre protagonisti ha permesso di rivelare molteplici elementi, sebbene il pezzo mancante si sia rivelato un falso. In primo luogo, il ruolo di padre Kabiru è decisamente apicale, nell’organigramma gerarchico della Chiesa. La sua figura e i suoi segreti saranno un elemento cruciale delle prossime puntate.
Inoltre, il team di David ha realizzato (con ancora più chiarezza) di essere uno strumento nelle mani della Chiesa, che li utilizza senza considerare la loro incolumità. Prova ne è la decisione di Kabiru di non viaggiare assieme a loro, temendo che la reliquia trasportata potesse far cadere l’aereo. Infine, gli avvenimenti occorsi di recente stanno facendo vacillare sempre di più lo scetticismo di Kristen e Ben. In questa puntata, lei si è giustificata citando la teoria Freud sulla forza dei rituali. Tuttavia, è chiaro che entrambi i personaggi stiano faticando sempre più a trovare spiegazioni scientifiche ai casi che devono analizzare.
QUANDO IL GATTO NON C’È
Il viaggio lavorativo di Kristen ha conferito un ruolo centrale alle sue figlie, che da qualche puntata sono sempre più esplicitamente menzionate nei piani di conquista di Leland. In questo caso, il centro della questione è stato rappresentato dall’invasione di pipistrelli in casa Bouchard.
Si tratta, senza dubbio, di un piano ben congegnato. L’assenza della vicina di casa e l’improvvisa emergenza familiare della babysitter non possono, infatti, essere delle coincidenze. Chi c’è dietro queste macchinazioni? L’ipotesi più ovvia indicherebbe Sheryl. La nonna, infatti, è da mesi completamente estromessa dalla vita delle sue nipoti. L’emergenza pipistrelli, dunque, rappresentava il momento propizio per rientrare in gioco.
Inoltre, nel finale di puntata, Sheryl confessa alle ragazze che Timothy è loro fratello. Tuttavia, lei ricopre un ruolo così rilevante all’interno dell’azienda del male da sapere degli spostamenti lavorativi di Kristen e del suo team? Di conseguenza, non si può neanche escludere che la mente dietro tutto ciò sia Leland.
FRATELLANZA
La rivelazione di Sheryl su Timothy rappresenta il principale punto di svolta della stagione. Nel ciclo di ripetitività degli eventi che ha contraddistinto le varie stagioni, infatti, un elemento si è sempre posto come stabilizzatore supremo: la famiglia Bouchard. A prescindere da quello che accadeva, infatti, c’era sempre Andy a migliaia di chilometri di distanza e le quattro ragazze che parlavano contemporaneamente a Kristen di cose che avevano visto o che erano successe.
Un cambiamento radicale nelle dinamiche familiari – iniziato già con il ricovero di Andy – era dunque probabilmente l’unico modo per smuovere definitivamente la situazione e avviare lo show verso lo scontro finale atteso da anni tra il bene e il male. Non resta che attendere.
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From Rome with love reliquie demoniache.
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.