Blocco 181 1×07-1×08 – Episodio 7 – Episodio 8TEMPO DI LETTURA 4 min

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recensione Blocco 181 1x07Con questa doppietta di episodi si conclude la prima stagione di Blocco 181.
In realtà lo show non conclude assolutamente nulla di quanto mostrato finora, lasciando volutamente un finale aperto che si può leggere in due modi:

  • un finale “verista per cui non ci sono vincitori né vinti ma solo la rappresentazione di uno spaccato di vita realistico senza una morale precisa;
  • la possibilità di vedere (in un’eventuale seconda stagione) l’evolversi dei rapporti dei 3 co-protagonisti;

In entrambi i casi il risultato è comunque riuscito ed inserisce così la serie in quella tradizione di prodotti crime di qualità italiani targati Sky di cui fanno parte anche Romanzo Criminale e Gomorra – La Serie.

UNA FAVOLA-CRIME


La vicenda di Ludo, Madhi e Bea rientra in questo determinato genere narrativo in cui la criminalità diventa una sorta di via di fuga dalla realtà da cui provengono i personaggi. Ma questa richiede, a volte, dei sacrifici e dei compromessi. Tali compromessi rappresentano il percorso evolutivo dei personaggi in questione.
Non c’è dubbio che, in questo senso, i tre co-protagonisti di Blocco 181 siano degli archetipi narrativi bene precisi. Il loro arco evolutivo non poteva che concludersi con la dissoluzione del gruppo che avevano formato e dei loro “sogni di gloria”.
Nei fatti lo scontro generazionale di questi contro il mondo che li ha cresciuti non riesce. Bea diventa quello che (in fondo) ha sempre desiderato, ossia la segundera” della Misa, a fianco del fratello Ricardo. Allo stesso tempo Madhi prende il posto di Rizzo come guida della propria comunità, mentre Ludo fugge verso un personale “paradiso artificiale” con quello che resta della sua famiglia. Il finale si dimostra dunque molto amaro, e potrebbe anche andare bene così rivelandosi una vera e propria “favola nera” in cui i novelli Icaro affrontano le conseguenze di aver voluto volare troppo vicino al sole.

recensione Blocco 181 1x08

SNAKE-LORENZO E LA TEMATICA DELLA COCAINA


Ma d’altronde Blocco 181 non è certamente un prodotto per famiglie ma una vera e propria serie noir vecchio stampo, il cui tema centrale (almeno dai titoli di testa) è quello di mostrare la realtà dello spaccio di droga nella cosiddetta “Milano bene”.
Tale tematica, che sarebbe dovuta essere il centro di tutta la narrazione, è stata negli ultimi episodi in parte tralasciata per dare più spazio alla componente “teen-drama” della storia, e la cocaina è diventata ben presto un semplice “mezzo” per portare avanti trame e sottotrame più o meno soap-operistiche.
Ma sullo sfondo rimane sempre il motore che muove tutte le azioni dei personaggi, ed in questi ultimi due episodi torna finalmente alla ribalta nella storyline riguardante Lorenzo (Alessandro Tedeschi) e Snake (il rapper Salmo, anche co-produttore sello show). Anche questa storyline viene intelligentemente lasciata a metà, con la suspense di sapere chi dei due sarà sopravvissuto alla sparatoria nel centro massaggi orientale. Una scena che lascia dunque ampio spazio ad un’eventuale seconda stagione e che conclude un intenso tira e molla dei due per il controllo dello spaccio di cocaina, mostrata a volte in maniera fin troppo esagerata (vedi la scena precedente à la mezzogiorno di fuoco nel parcheggio).

REGIA E SOUNDTRACK


D’altro canto, quello di cui proprio non si può accusare lo show è di non essersi impegnato a livello tecnico.
Regia, fotografia e soundtrack rappresentano certamente il fiore all’occhiello di questa serie, come dimostra tutta la scena iniziale di “Episodio 7” relativa al flashback dell’infanzia di Bea (la rivelazione dello show Laura Osma) e Ricardo.
Il regista Giuseppe Capotondi sceglie volutamente uno stile eclettico in cui a scene che rimandano ad una certa estetica da B-Movie (western senza dubbio, ma anche un certo tipo di horror all’italiana con sequenze oniriche e inquadrature distorte) corrispondono ampie inquadrature del paesaggio e ravvicinamenti col drone che danno comunque una nota di realismo alla storia narrata.
Blocco 181 si conferma un buon esperimento che fonde tematiche sociali ad un gusto estetico “tarantiniano” (anche se a volte un po’ troppo esagerato) che rientra in una tradizione ben consolidata. La speranza è di avere presto una seconda stagione per vedere le conseguenze di quello che, in fondo, non è nient’altro che un “pilot” allungato in 8 episodi!

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Flashback iniziale sull’infanzia di Ricardo e Bea
  • Regia e Fotografia
  • Soundtrack
  • Uccisione di Rizzo…
  • Scena nel “centro massaggio orientale”
  • Evoluzione dei 3 co-protagonisti e finale
  • …anche se parecchio telefonata!
  • Scena à la “mezzogiorno di fuoco”
  • Tematica dello spaccio di cocaina lasciata un po’ troppo in disparte

 

Blocco 181 si conferma, con questi due episodi, una delle serie italiane rivelazione di Sky Italia per quest’anno. Lo stile, a volte esagerato, delle storie, si sposa comunque bene con le tematiche proposte, raccontando così una storia di de-formazione criminale che lascia un po’ l’amaro in bocca per il finale ma che comunque riesce ad appassionare lo spettatore fino all’ultimo.

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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