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Dear Edward 1×01 – PilotTEMPO DI LETTURA 4 min

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Dear Edward 1x01 recensioneNell’approcciarsi a un nuovo prodotto targato Apple TV+ ormai si può andare quasi sul sicuro, dato che il servizio streaming sembra deludere raramente il suo pubblico.
L’alta qualità delle produzioni Apple, infatti, fortunatamente non accenna a diminuire, fondamento di estrema importanza in un panorama dove altri concorrenti sembrano ormai prediligere la quantità alla qualità (qualcuno ha detto Netflix?).
Che si tratti di film o serie tv, le storie più ricercate, le produzioni tecnicamente impeccabili e i cast altisonanti continuano a essere fattori vincenti. Elementi di prim’ordine che riescono a far spiccare un prodotto anche quando la storia rappresentata non si distingue per originalità. Dear Edward ne è l’esempio lampante.

UN OTTIMO PILOT


Dear Edward si presenta come un drama composto da 10 episodi di cui i primi tre, come al solito, rilasciati in blocco. La serie, creata per la tv da Jason Katims, è in realtà l’adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Ann Napolitano e finito tra i The New York Times Best Sellers nel gennaio 2020.
Durante la visione del pilot, ci si imbatterà in alcune situazioni che possono apparire inverosimili e quindi create ad hoc per una narrazione letteraria o televisiva. La realtà però è ben diversa. La stessa Ann Napolitano ha infatti ammesso che per il suo romanzo si è ispirata ad un vero disastro aereo, più precisamente a quello del Afriqiyah Airways Flight 771 avvenuto il 12 maggio 2010, che ha visto la morte di ben 103 persone tra passeggeri ed equipaggio con un solo miracolato superstite: un bambino di 9 anni.
Una tragedia che aveva colpito ancora di più la scrittrice soprattutto per lo stato mentale del bambino sopravvissuto ad un tale dramma. Da questi presupposti è nato dunque il suo romanzo, le cui fondamenta emotive sono anche alla base della stessa rivisitazione televisiva.
Dear Edward è infatti un drama che si concentra essenzialmente sui superstiti, un elaborato di sofferenza e sopravvivenza che vuole essere un attestato nei confronti di chi ha dovuto continuare a vivere dopo il dramma. Per questa ragione, dunque, sin dal pilot si presta una maggiore attenzione ai parenti dei passeggeri, quelli mai saliti su quel volo. Tra questi, oltre che Connie Britton (The White Lotus), spicca l’attrice Taylor Schilling. Sin dal primo episodio, l’ex star di Orange Is The New Black si ritrova al centro con una storyline tutta sua, in attesa di intersecarsi con quelle degli altri personaggi, tutte accumunate dalla stessa spinta emotiva.

INTENSITÀ > RIPETITIVITÀ


I disastri aerei non sono certo un tema poco sfruttato dalle serie tv. A partire da prodotti con risvolti un po’ più mistici come l’eterno Lost o il più recente Manifest, fino a storie di mera sopravvivenza come l’acclamata Yellowjackets. L’elemento comune di tutte queste serie è sicuramente l’ambivalenza di flashback o flashforward con cui la storia svolge un lavoro di presentazione e conoscenza dei personaggi nel prima e/o dopo la catastrofe.
Dear Edward parte dalla stessa base teorica, presentando un primo episodio che mostra i personaggi in questa duplice visione divisa tra passato e presente. I protagonisti vengono così mostrati allo spettatore sia nel momento dell’impatto, sia nei momenti precedenti, attraverso le dinamiche che li hanno portati sull’aereo. Interessante, poi, è la conoscenza sin da subito dei parenti rimasti “a terra”, personaggi che in realtà saranno il vero fulcro della serie nei prossimi episodi.
Come si diceva, dunque, il tema alla base dell’opera non è di certo dei più originali. Tuttavia, questo elemento non sembra minare in alcun modo la riuscita del drama nella sua interezza. Dear Edward, infatti, è caratterizzato fin da subito da un’intensità estrema, presentando un racconto ben trasposto che porta lo spettatore ad avvicinarsi ai personaggi, ottenendo un coinvolgimento efficace ed immediato.
Ma ad ampliare il tutto è la parte emotiva, con una rappresentazione delicata eppure estremamente personale. Il solo pilot riesce a creare un legame netto con le emozioni dei personaggi che viene amplificato nei minuti finali durante l’impatto dell’aereo. Paura e rimpianti compongono così un mix di emozioni forti che risultano la ricetta vincente per creare il giusto coinvolgimento e far premere immediatamente il tasto “prossimo episodio”.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’alta componente emotiva 
  • Buona alternanza con i flashback 
  • Ottima presentazione dei personaggi che creano il giusto coinvolgimento con il pubblico 
  • Le storie dei parenti rimasti a terra che ben si amalgamano con quelle dei passeggeri sull’aereo 
  • Dieci episodi sembrano un po’ troppi… 

 

Apple TV+ sforna un altro prodotto di qualità dove neanche una storia già vista riesce a fermarne una resa visiva ed emotiva dal fortissimo impatto.

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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