Sin dall’inizio, Oliver Harris è protagonista della puntata. Il giovane deve fare doppi e tripli salti mortali per barcamenarsi tra NYL e Morgan Atlantic Investments, ovvero Massimo.
Vuole, senza che nessuno lo sappia, trarre profitto da ambedue. Fin dall’inizio, però, si capisce come l’operazione non sia destinata ad andare a buon fine.
La notizia viene data al pubblico in modo fin troppo didascalico: il gioco del figlio di Oliver, consistente nell’impilare cubetti l’uno sull’altro, crolla quando viene aggiunto un blocchetto di troppo. Nel caso non si fosse capito, il bambino esplicita il paragone fra la sua costruzione e il padre.
NADYA, L’IDEALISTA
La giovane Nadya se ne torna a Varsavia, forte del suo idealismo ancora intatto: crede profondamente nella democratizzazione come futuro della finanza. Non vuole più avere a che fare con i portabandiera dell’imperialismo capitalista. Questo dopo aver funto, molto opportunamente, da deus ex machina e avere riconsegnato a Massimo la chiavetta USB con i dati relativi al tracciamento della popolazione e al controllo delle masse. Più che l’espediente narrativo tradizionale, converrà notare come Dominic Morgan soffra per la partenza della ragazza.
Anche in questo, si dimostra assolutamente complementare al suo ex protetto: se Massimo ha un’emotività un po’ più esibita, soprattutto a suon di sguardi sognanti, lui sa celare meglio le sue emozioni. Al momenti della verità entrambi non esitano ad agire spietatamente, ma Dominic lo fa in modo più circospetto e dietro le quinte, il suo ex protetto in modo più impulsivo.
IL CASO FRAMETEK
Un terreno di scontro cruciale, fra le potenze mondiali, è quello del 5G.
In Devils non si parla assolutamente di eventuali danni alla salute fisica delle persone (uno dei dubbi suscitati già da tempo dalle nuove tecnologie). Tutta la discussione verte sul problema della privacy e della sicurezza dei cittadini, più precisamente dei cittadini europei. Qui Massimo si deve giostrare tra la necessità di non far cadere in mani cinesi la ditta FrameTek e le leggi della Commissione europea in materia di anti trust.
Lo scontro non è solo economico, ma profondamente culturale. In Cina i concetti occidentali di democrazia, libertà e diritti umani sono arrivati “d’importazione”, per così dire, nell’Ottocento, dopo millenni in cui il Celeste Impero aveva meravigliosamente prosperato senza.
Comunque, il piano di Massimo per Frametek riesce. Fallisce invece il suo tentativo di smascherare i mandanti dell’assassinio di Malik. Anzi, va talmente male che Mr. Ruggero è costretto a lasciare l’Inghilterra in fretta e furia.
MILANO, MARZO 2020
Con un improvviso salto temporale, la narrazione si sposta nel 2020, per ricongiungersi a quanto già visto nelle prima puntata e prepararsi ad imboccare il rettilineo finale.
Massimo viene arrestato, dopo anni di latitanza, in una piazza Duomo deserta a causa della pandemia.
A questo proposito, fa specie vedere i messaggi di leader politici come Boris Johnson minimizzare l’emergenza Covid, quando in Italia era già in vigore il DPCM 4 marzo 2020, quello in cui ai cittadini veniva vietato di andare oltre i 200 metri da casa, salvo casi di assoluta necessità, erano vietati i riti religiosi in presenza di pubblico ecc. ecc. Insomma quello della quarantena più dura e più stretta.
Dominic è presente alla scena. Il suo ex protetto gli ricorda che “alla fine del gioco, re e pedone vengono messi nella stessa scatola“. Concetto espresso in forma di proverbio della nonna, ma abbastanza incisivo. Lascia sperare bene per l’episodio conclusivo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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I doppi e tripli giochi di Oliver ravvivano l’episodio, scompigliando un po’ trame che sembravano fin troppo prevedibili. Alla quota soap, invece, provvede Wu Zhi. Ora sa di aspettare una bambina (e Massimo, da bravo futuro papà, inizia a notare qualsiasi bimbo gli capiti nel raggio di qualche centinaio di metri).
Tutto sommato, il prodotto si conferma fruibile, malgrado qualche ingenuità di svolgimento qua e là. Adesso manca solo un episodio per concludere la stagione: sarà prevedibilmente tutto ambientato nel 2020.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).