Dying For Sex 1×01 – Good Value Diet SodaTEMPO DI LETTURA 3 min

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Dying For Sex 1x01 recensioneDying for Sex, disponibile su Disney+ dal 4 aprile, esordisce con un primo episodio che ribalta brillantemente ogni convenzione sulla rappresentazione della malattia terminale sul piccolo schermo.
Protagonista è Molly Kochan, interpretata da una straordinaria Michelle Williams, che riceve una diagnosi di cancro metastatico proprio mentre è in terapia di coppia con il marito Steve (Jay Duplass).
Lo show è basato sull’acclamato e omonimo podcast che la vera Molly Kochan registrò con la sua migliore amica; le creatrici Kim Rosenstock ed Elizabeth Meriwether (già note per New Girl e The Dropout) riescono nell’impresa di bilanciare toni contrastanti: la cruda rappresentazione della malattia, l’umorismo dissacrante e la scoperta del desiderio sessuale. 

NON SI PIANGE FUORI DA UN MINIMARKET


La scena iniziale stabilisce immediatamente il tono della serie: la telefonata dell’oncologo arriva nel bel mezzo di una seduta terapeutica in cui Steve tenta di spiegare perché non riesce più ad avere rapporti intimi con la moglie dopo la sua mastectomia bilaterale.
La reazione di Molly alla notizia è tutto fuorché convenzionale: scappa al minimarket di fronte, tracanna una bottiglia di bibita gassata e chiama l’amica Nikki (Jenny Slate) per confidarle il suo desiderio di riscoprire il sesso.
L’episodio, dunque, è condito da scenette tragicomiche che smorzano la tensione di una situazione altrimenti drammatica; Michelle Williams dimostra di essere un’attrice molto versatile e conferma il suo talento assoluto. Non stupisce, infatti, che tra i protagonisti del cult Dawson’s Creek, Michelle sia stata quella con la carriera migliore e più fruttuosa.

LA FORZA DELLA VERA AMICIZIA


Molly Kochan incarna una donna che, di fronte alla propria mortalità, decide di riappropriarsi della propria sessualità troppo a lungo repressa. Non è la classica malata di cancro hollywoodiana, né il cliché di sognatrice condannata, né una geniale mente stroncata nel fiore degli anni. È semplicemente una donna che rifiuta di passare gli ultimi mesi della propria vita in un matrimonio senza passione.
La chimica tra Williams e Slate è palpabile e costituisce il vero cuore pulsante di questo primo episodio e, sicuramente, di tutta la serie. Nikki, attrice teatrale che finalmente sembrava aver trovato stabilità con un dolce e strambo padre single, non esita quando l’amica le chiede di essere la sua caregiver: “I want to die with you” (“Voglio morire con te”), le dice Molly, e Nikki, pur consapevole dello stravolgimento, non può rifiutare.

OLTRE AL DOLORE E ALLA MORTE


Ciò che colpisce di questo esordio è il rifiuto di ogni pietismo. La serie non santifica né vittimizza Molly, ma la presenta come una donna complessa che cerca di dare un senso ai suoi ultimi mesi di vita attraverso la riscoperta del piacere.
Il pubblico empatizza con lei quando Steve la rifiuta, continuando a vedere sua moglie solo come una donna malata e non come oggetto di desiderio, sintonia e passione. L’abuso sessuale avvenuto quando Molly aveva sette anni, viene solo accennato, ma avrà un peso importante nel percorso di accettazione della morte.
Dying for Sex si propone così come un inno alla vita attraverso il rifiuto della narrativa del “paziente perfetto”. Il primo episodio stabilisce le premesse per una miniserie di otto episodi che promette di essere brutalmente sincera, sorprendentemente divertente e profondamente umana nel suo esplorare il complesso intreccio tra desiderio, amicizia e mortalità.

 

THUMBS UP 👍 THUMBS DOWN 👎
  • Durata dell’episodio perfetta per non annoiare lo spettatore e appesantire la trama
  • Michelle Williams
  • Scenette tragicomiche per smorzare la tensione e la drammaticità
  • Chimica tra Michelle Williams e Jenny Slate
  • Per ora nulla da segnalare

 

Un’ottima partenza per Dying For Sex che riesce a distinguersi dalle altre storie sul cancro perché non filtra l’esperienza femminile attraverso lo sguardo maschile. Molly rifiuta la compassione e si concentra sulla sua missione: scoprire cosa significa veramente vivere, essere libera e felice.

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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