Comunicazione di servizio
Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura. Lo sparuto team di superstiti che ancora persevera nel recensire suddetta serie svolgerà un lavoro cooperativo. I lettori avranno modo di seguire un’interazione spesso negata dalla scrittura distaccata delle restanti recensioni. I tre recensori (Federico, Fabrizio, e Valerio) interagiranno tra loro, instaurando una dialettica che, con la forma del dialogo (anzi, del trialogo), punterà a commentare questa settima stagione di Fear The Walking Dead. Ogni settimana uno dei tre recensori assumerà il ruolo di “intervistatore” stuzzicando gli altri due con tematiche e punti di interesse individuati durante la visione.
DEMENZA SENILE
Federico: Partirei con una domanda abbastanza generica tipo: cosa pensate del fatto che in questo luogo dimenticato da Dio e pieno di radioattività la prima cosa che fanno tutti è sempre togliersi la maschera?
Fabrizio: Sono abbastanza sicuro che in un contesto realistico i nostri cari protagonisti si sarebbero già sciolti come neve al sole da almeno una stagione. Invece queste parrebbero radiazioni benevole. Anche se sto ancora confidando nel finale con morte collettiva causa avvelenamento da radiazioni.
Valerio: Pensate che io ieri sono andato al supermercato e ho continuato a tenerla anche se non c’era più l’obbligo. Stretta attualità a parte, è palese che la radioattività, l’esplosione e le radiazioni fanno parte di un ciclo narrativo che vogliono levarsi dalle scatole, forse rendendosi conto di averla fatta fuori dal vaso.
Federico: Secondo voi quante volte è stato pronunciato il nome Ofelia? Io le ho contate e posso dirvi che sono più di 10 ma meno di 20. Il risultato ve lo spoilero nei Thumbs Down…
Fabrizio: Sempre una volta di troppo. Ma così a caso dico 15.
Valerio: Comunque troppe.
DEMENZA SERIALE
Federico: Quindi se ho capito bene l’obiettivo di questa puntata è racimolare l’ennesimo gruppo di persone a cui è stato ucciso il capo e poi mandarle in pasto agli zombie al prossimo massacro?
Fabrizio: Ormai in Fear The Walking Dead le orde di zombie sono quasi comuni quanto la birra.
Valerio: Esatto, persone poi con una spina dorsale rasente lo zero che non ci capiscono niente e che vanno dove tira il vento. In questa serie sono tutti così a parte i nostri eroi che devono rompere le scatole ovunque siano.
Federico: Sapendo che all’interno del sottomarino hai un vecchio serial killer con l’Alzheimer che nel tempo libero faceva il barbiere, lascereste anche voi tutte le armi ben in vista così che possa prenderne una ed andare in giro a sparare alla gente?
Fabrizio: Io ho subito pensato al film Shutter Island, che ora non spoilero anche se più di dieci anni fa, ma il succo è: tenete legati gli ex torturatori professionisti affetti da demenza senile. Mi pare comune buon senso.
Valerio: Che poi la demenza di Daniel è un artificio narrativo quasi più forzato e sconclusionato delle radiazioni.
DEMENZA EBBASTA
Federico: Cosa ne pensate del cambio di atteggiamento di Luciana che alla fine decide di prendersi gioco di Daniel dicendogli che Ofelia è nella torre di Strand che tutti vogliono?
Fabrizio: La zia di un mio amico si chiama Luciana. In realtà è più un conoscente.
Valerio: Senza senso. Ma, pensandoci bene, Luciana cosa mai ha dato a noi spettatori riguardo scrittura di personaggi? Voi sapreste descrivere il personaggio di Luciana, la sua personalità, i suoi sogni, la sua vita ad un gruppo di neofiti che vi chiedono cose su Fear The Walking Dead? Io mi sono ricordato il suo nome dopo un po’. E solo perché il suo nome è stato pronunciato.
Federico: Parlando del “plot twist” finale, se foste nei panni del tizio di cui non mi ricordo il nome che stava fino a mezz’ora prima con Daniel e Luciana, cosa avreste fatto sapendo che c’è un vecchio serial killer con la demenza senile ed una ragazza inutile che lo istiga? Sareste anche voi andati da Victor facendo un rapido calcolo sulle probabilità che questo allegro gruppetto (più Morgan ovviamente) riescano ad espugnare la torre di Victor?
Fabrizio: Allora, partendo dall’assunto che nulla di ciò che succede in Fear The Walking Dead ha effettivamente senso, questa scelta narrativa non mi stupisce più di tanto. C’è anche da dire, però, che Daniel pare essere diventato Rambo da quando si è rincoglionito del tutto. Forse siamo di fronte alla nascita di un nuovo supereroe, una sorta di Daredevil ma con la demenza senile al posto della cecità, che grazie al suo handicap è riuscito a sbloccare il suo massimo potenziale combattivo. Insomma, DareDaniel.
Valerio: Sono tutti una manica di stronzi. Questa è la verità.
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L’ennesima puntata che era meglio non guardare e che sarebbe meglio dimenticare al più presto.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.