Recensione Unfrosted: Storia Di Uno Snack Americano
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Unfrosted: Storia Di Uno Snack Americano

Unfrosted: Storia Di Uno Snack Americano non è il film dell'anno e nemmeno quello del mese, ma la mente di Jerry Seinfeld è riuscita a creare un piacevole passatempo serale.

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Negli anni ’60, in un’epoca in cui la colazione americana è a base di latte e cereali, scoppia una spietata e demenziale guerra per creare lo snack rivoluzionario. Kellog’s e Post si sfidano fino all’ultimo boccone tra lobby, guerre e rivoluzioni.

Come facilmente visibile nel nostro classico RecenUpdate, il maggio seriale non è tra i migliori mesi nell’anno, anzi, sarà quasi sicuramente da dimenticare per tutti gli appassionati (maggiori suggerimenti e commenti li trovate nel podcast). Tuttavia, dal lato dei lungometraggi, si è decisamente e facilmente su un altro livello. Con questo, però, non si vuole certamente suggerire che anche Unfrosted: Storia Di Uno Snack Americano sia una pellicola da ricordare ma, in fin dei conti, fa il suo in modo piuttosto decente.
Una piacevole sorpresa portata sui piccoli schermi da Netflix con il debutto alla regia di Jerry Seinfeld e la volontà di raccontare la fantomatica creazione dell’amato snack statunitense: Pop-Tarts.

WHAT A CAST


Per questa atipica commedia americana, come succede spesso in realtà in questo genere di pellicole, vi è una enorme presenza numerica di attori di un certo livello che si ritrovano tutti assieme per cercare di far divertire lo spettatore nei pochi minuti di screen time che hanno a disposizione. Jerry Seinfeld, tornato di fronte alla telecamera in un lungometraggio dopo più di 25 anni, e come già detto regista del film così come pure produttore, si è circondato di amici e colleghi.
I principali volti che accompagnano l’artista newyorkese sono: Melissa McCarthy; Jim Gaffigan; Max Greenfield; Hugh Grant e Amy Schumer. Questi sono solo alcuni degli attori che hanno partecipato al film, prestatisi a questa dissacrante pellicola ad alti livelli di non-sense.

Volete la verità? Ho dato un solo morso e mi è esplosa la testa in un secondo. Era il dolcetto più buono che avessi mai mangiato e li ho provati tutti!

In una recente intervista il noto attore e protagonista di Seinfeld ha dichiarato di aver deciso di creare questo prodotto come l’opposto di Barbie in quanto, nonostante siano palesi e voluti i riferimenti a Kellog’s e Post in primis, le frecciatine e la satira non sono di certo mancati. Una pellicola nata per scherzo e per noia visto che a Jerry Seinfeld è venuta l’idea di parlare di tutto ciò durante la pandemia, nei momenti di noia in cui non aveva nulla da fare.
Queste dichiarazioni rendono palese l’intento del film, cioè di non ergersi a commedia brillante dell’anno ma a semplice passatempo che ha la massima aspirazione nel strappare qualche risata.

TRA SATIRA, KELLOG’S E MARCHETTE


Come anticipato poco fa questa non è una pellicola che vuole prendersi sul serio, così come non il prodotto-marchetta che ci sarebbe aspettati all’inizio. Gli CEO di Kellog’s e Post, infatti, sono trattati quasi come degli inetti che non fanno altro che rubarsi i prodotti a vicenda e che si ritrovano invischiati in una società segreta di lobby di aziende di prodotti per la colazione.
La creazione dei Pop-Tarts più che dovuta alle ”menti brillanti” di Bob Cabana (Jerry Seinfeld) e Donna Stankowski (Melissa McCarthy) è per merito di due bambini che non hanno fatto altro che rovistare nella spazzatura per tutto il tempo. Ed è per questo che si può soprassedere alla pubblicità che in ogni caso arriverà alle aziende citate, perché le battute sulla volontà di puntare solamente al guadagno e del palese disinteresse totale delle aziende di creare prodotti davvero salutari sono costanti. La satira si estende anche sul grande potere che viene suggerito che questi imperi finanziari hanno sugli stati e per gli spettatori più attenti, che riescono passare sopra alla palese demenzialità di certe scelte, tutto queste stoccate non possono che rendere più interessante il film.

Credo che abbiamo scisso l’atomo della colazione.

In ogni caso, ovviamente, non è tutto oro quello è riuscito a creare Seinfeld, in quanto diverse scenette, vedasi il mostro fatto di biscotti, fanno tutto tranne che ridere così come ci son stati fin troppi camei fini a se stessi che sarebbero potuti decisamente essere tagliati. Unfrosted: Storia Di Uno Snack Americano non sarà di certo ai livelli di “The Founder“, ma nemmeno a quello di porcherie commerciali senza alcun valore.


Unfrosted: Storia Di Uno Snack Americano non è il film dell’anno e nemmeno quello del mese, ma la mente di Jerry Seinfeld è riuscita a creare un piacevole passatempo serale. E vedere Hugh Grent vestito da sciamano nell’atto di imitare l’assalto al campidoglio non ha prezzo.

 

TITOLO ORIGINALE: Unfrosted
REGIA: Jerry Seinfeld
SCENEGGIATURA: Jerry Seinfeld; Spike Feresten; Andy Robin; Barry Marder

INTERPRETI: Jerry Seinfeld; Melissa McCarthy; Jim Gaffigan; Max Greenfield; Hugh Grant; Amy Schumer
DISTRIBUZIONE: Netflix
DURATA: 93′
ORIGINE: USA, 2024
DATA DI USCITA: 04/05/2024

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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