Quest’ultimo episodio riesce lì dove la serie col titolo volutamente più lungo del mondo aveva fallito in passato, ovvero nel rendere chiaro il suo DNA demenziale e parodico. Un successo sulla carta totalmente parziale in quanto rispecchia un enorme difetto strutturale che ha stroncato TWITHATSFTGITW sul nascere, fuorviando la chiave di lettura sin dall’inizio.
Ora, dopo otto episodi e al termine di una certa dose di situazioni al limite, appare chiaro l’intento del trio di sceneggiatori Rachel Ramras, Hugh Davidson e Larry Dorf ma è altrettanto palese quanto i tre showrunner non siano stati in grado di offrire un chiaro taglio alla narrazione. Un errore che si rispecchia anche nella valutazione complessiva di questo episodio, così come nella sua struttura e nella sua incapacità di far anche solo sorridere.
“By the way, your casserole tastes like shit!”
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In un episodio che ricomincia esattamente lì dove “Episodio 7” era terminato con un cliffhanger decente, questo (ci si augura) series finale divide i suoi 22 minuti (più 3 di titoli di coda) in due parti, con i primi 10 che fungono da scontro finale con il vero serial killer: Emma, la bambina di 9 anni.
L’assurdità dello scontro, con tanto di forza erculea della figlia di Neil, sarebbe stato anche apprezzabile se inserito in un contesto diverso ma qui, ovviamente, risulta assolutamente eccessivo. Tra flashback misti a spiegoni e colpi mortali assestati da una bambina potentissima, il teatro dell’assurdo messo in scena ai danni del personaggio di Kristen Bell (e dell’attrice stessa vista questa macchia nel curriculum) è un qualcosa che difficilmente si dimenticherà in futuro. Il che non è necessariamente un complimento visto il modo in cui è stato percepito tutto questo.
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Come se la prima metà dell’episodio non fosse già abbastanza, gli ultimi 11 minuti danno il colpo di grazia allo spettatore spingendo il coltello a fondo nella ferita aperta.
Tutto si svolge senza riferimenti temporali ma è lecito aspettarsi che siano trascorsi almeno 18 mesi tra lo scontro tra Emma e Anna e l’ultima scena in aereo, con un sacco di cliché nel mezzo. Tra il ritorno di fiamma con Douglas ed una nuova figlia, nonostante la loro primogenita sia stata uccisa da un cannibale, passando per una lunghissima scena alla mostra d’arte dell’amica e all’ennesimo plot twist mal assortito circa la presunta fidanzata di Douglas, il trio Ramras-Davidson-Dorf riesce a sbagliare tutto il possibile facendo salire istinti omicidi anche allo spettatore più calmo. Ovviamente senza dimenticarsi il susseguirsi di character inutili che fanno visita ad Anna in ospedale.
Il finale aperto arriva poi a suggellare il tutto con l’ennesima scelta sbagliata. Invece di dare un senso di chiusura ad un telefilm che non meritava nemmeno la produzione (e che, come detto nella 1×07, senza Kristen Bell non avrebbe visto nessuno), la scelta di prospettare una seconda stagione arriva come una minaccia che fa gridare allo scandalo. Ci si augura caldamente che tutto ciò non accada, anche solo come correttezza nei confronti di chi ha perso 160 minuti guardando questo schifo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Non c’è spazio per essere accondiscendenti e rivalutare in retrospettiva quanto visto precedentemente. TWITHATSFTGITW è un fallimento sotto ogni punto di vista e d’altronde una serie che vuole essere parodistica ed ironica ma che non si presenta nemmeno come tale non può essere salvata in alcun modo. Oltretutto senza mai suscitare sorrisi o risate. Kill Them All è l’unico voto che si può concedere ma si può serenamente dire che questo sia già il peggior flop del 2022.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.