Foundation 2×04 – Where The Stars Are Scattered ThinlyTEMPO DI LETTURA 4 min

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recensione Foundation 2x04Foundation prosegue nella sua trama orizzontale dimostrandosi uno show decisamente particolare.
Anche se poco fedele, infatti, ai romanzi originari di Asimov, lo show targato Apple + si rivela un geniale pastiche con cui viene mantenuto il tono e l’epica della parte letteraria, ma si aggiunge anche una certa vena “pop” in grado di dialogare con i gusti dello spettatore moderno, e in generale inserendosi in una modalità narrativa figlia delle più contemporanee serie tv high concept.
Mano a mano che si va avanti negli episodi, infatti, diventa sempre più chiaro il modello Game Of Thrones che connota decisamente le scelte degli autori nella suddivisione delle scene e dei plot twist principali, sempre focalizzandosi sui temi principali della pre-destinazione contrapposta al libero arbitrio, argomento che, da sempre, è l’anima di qualunque storia a tema “fantastico”.

DENTRO IL VAULT


Da questo punto di vista sicuramente la storyline più riuscita è quella della quest che vede come protagonisti Brother Constant (Isabella Laughland), Poly Verisof (Kulvinder Ghir) e Hober Mallow (Dimitri Leonidas).
Come già detto nella precedente recensione, infatti, si avverte qui ben più di un eco di Star Wars, sia per la descrizione dei personaggi e l’atmosfera “comedy” che si respira in questo particolare segmento narrativo, sia per le caratteristiche proprie della “missione” che viene affidata ai tre da parte di Hari Seldon (un immenso Jared Harris), qui nell’inedita versione di “messia”.
Il culmine principale dell’episodio, infatti, sta nell’ingresso dei tre all’interno del famigerato Vault, un vero e proprio portale spazio-tempo in cui da anni vive Seldon.
Tale scena viene mostrata con tutti i topoi narrativi degni di un plot twist del genere, inclusa una scenografia degna di Escher che rappresenta la relatività di questo luogo. Tutto il resto lo offre l’atmosfera stessa, le musiche e le interpretazioni ottime dei vari protagonisti mostrati, che mostrano dapprima tutta la devozione nei confronti del “profeta” Seldon, ma anche tutti i vari dubbi e perplessità in merito alla “missione” loro affidatagli.
Conclude tale segmento una scena che fa molto “rom-comedy” fra Constant e Hober che non toglie nulla all’epicità finora mostrata ma, allo stesso tempo, strizza l’occhio al pubblico più “mainstream” in cerca di qualcosa di leggero.

INTRIGHI DI CORTE E VIAGGI SPAZIALI


Per il resto, anche tutte le altre storylines mostrate mantengono comunque il loro tono solenne ed epico, riuscendo nella maggior parte dei casi, a mantenere lo stesso livello di attenzione nello spettatore.
Forse la più debole fra queste (anche dovuto però al minore minutaggio mostrato) è quella degli intrighi di corte da parte della regina Sareth di Dominion (Ella-Rae Smith) ai danni della dinastia Cleon. Senza nulla togliere alle interpretazioni (sempre di ottimo livello, il che rivela un buon lavoro da parte del responsabile del casting), sono soprattutto i dialoghi eccessivamente verbosi e sofisticati a rendere pesante e fin troppo allungata quest’ultima parte.
Per fortuna la storyline dedicata all’indagine da parte dei generali Bel Riose (Ben Daniels) e Glawen Curr (Dino Fetscher), forse anche perché direttamente collegata anche a quella di Hober Mallow e soci, riesce a compensarla. In essa c’è molto più dell’aspetto di space opera della storia, ma anche dell’aspetto più avventuroso della trama, con tutta la tematica dei viaggi spaziali e dell’esplorazione di pianeti e realtà lontane.

CONCLUSIONI


Foundation si rivela dunque un prodotto molto vario al suo interno, con trame diverse ciascuna legata a una tipologia precisa di fantascienza. Questo è sicuramente un fattore positivo per lo show, anche se a lungo andare potrebbe risultare fin troppo frammentario da seguire per lo spettatore.
Già questa particolare puntata però fa un po’ da collante in questo senso. Le varie sotto-trame si stanno infatti avvicinando fra loro, e sarà interessante scoprire se l’Hari Seldon visto all’interno del Vault corrisponde a quello uscito dalla “prigione” oscura del primo episodio. Il cliffhanger finale poi potrebbe rilanciare poi anche la storylines dedicata alla regina Sareth. Ad ogni modo comunque la cura nella regia e negli aspetti tecnici dello show lo rende un prodotto decisamente notevole che potrebbe adattarsi tranquillamente sia ad un pubblico più “mainstream” sia a chi cerca qualcosa di più “ricercato” e profondo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Storyline del viaggio su Terminus da parte di Costant, Poly e Hober
  • L’interno del Vault finalmente mostrato e mission di Hari Seldon
  • Jared Harris of course
  • Personaggio di Patrician
  • Regia e soundtrack
  • Storyline degli intrighi di palazzo piuttosto verbosa e lenta

 

Episodio che rivela un plot twist decisamente notevole per la storyline orizzontale dove viene mostrato l’interno del Vault e si scopre la missione del “profeta” Hari Seldon”. Il tutto in una scenografia che nulla ha da inviare alla più blasonate produzioni hollywoodiane dimostrando come Foundation sia uno show decisamente ricercato e ben poco “mainstream”.

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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