From 2×01 – Strangers In A Strange LandTEMPO DI LETTURA 6 min

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“Turn off that goddamn bus. You’re gonna get people killed, you realize that? There are no emergency services. If you’re still outside when the sun goes down, you and everyone else on this little death trap are gonna die. I’m gonna say this once. None of you are safe here. Things are gonna get really fucking scary when the sun goes down and if you’re outside, you are going to die. If you want more of an explanation, then I’m happy to give it to you when things settle down. But meanwhile, if you want to live through the night, you need to get your ass back inside that diner.”

Esattamente come fatto per il nostro podcast, dove è stata rilasciata una puntata recap ed espositiva della prima stagione di From, allo stesso modo MGM+ anticipa “Strangers In A Strange Land” con un corposo riassunto di quanto avvenuto durante le prime dieci puntate. Uno specchietto utile e forse fondamentale per buona parte del pubblico che ad aprile 2022 aveva terminato la visione dello show con molteplici domande lasciate senza risposte.
La puntata riprende lì dove si era conclusa “Oh, the Places We’ll Go”: Boyd cerca di uscire dal cunicolo in cui si è ritrovato bloccato; Tabitha e Victor sono bloccati nei tunnel sotto la città in cerca di una via d’uscita; Jim cerca di salvare Tabitha credendola bloccata nel buco sotto casa; alla colony house il materiale con cui è stata costruita la radio viene portato al coperto, mentre viene predisposto tutto per il sopraggiungere della notte (e quindi dei mostri); Donna, Kenny e un ristretto gruppo di persone si precipita alla tavola calda per accogliere le persone a bordo del bus e tentare di spiegare loro la situazione.
Un primo episodio scarno di enormi colpi di scena, ma in grado di riportare lo spettatore all’interno della storia, trascinandolo nuovamente nella vita di costante terrore della cittadina presentata dallo show.

ALLA COLONY HOUSE


La colony house è attraversata da un vibrante caos che agita tutte le persone presenti. La stessa Donna non sembra avere il polso necessario per mantenere la calma, soprattutto perché si ritrova costretta ad allontanarsi per andare ad accogliere il bus dei nuovi arrivati.
Jade, affranto dal vano tentativo della radio che sembra non aver dato i risultati sperati, si ritrova a dialogare con il piccolo Ethan. Una serie di dialoghi a tratti assurdi (più che altro perché uno degli interlocutori è un bambino), a tratti misteriosi, ma che hanno il puro e semplice compito di riportare a galla i misteri lasciati in sospeso dallo show piuttosto che tentare di dare qualsiasi tipo di risposta.
Mentre di Sara non vengono date ulteriori informazioni, Boyd viene mostrato bloccato all’interno del cunicolo di pietre dove era apparso nel precedente finale di stagione. Un cunicolo dal quale riesce ad uscire, a fatica, al termine della puntata grazie all’aiuto di una persona non meglio identificata che gli getta una corda con la quale tentare la scalata.
Questo fantomatico “aiutante” è però un uomo esile, evidentemente torturato e costretto alla fame, incatenato ad un muro e, inoltre, chiede a Boyd di ritornargli il favore uccidendolo.
Accantonate le facili domande riguardanti l’identità di questo nuovo personaggio, risulta d’obbligo chiedersi come sia riuscito a gettare la corda all’interno del cunicolo considerata la distanza e il fatto che l’uomo è, per l’appunto, incatenato a una parete.
Victor aveva avvertito il piccolo Ethan che gli alberi rappresentavano passaggi rischiosi, visto che non era lecito sapere dove portassero esattamente. Sarà quindi interessante approfondire dove Boyd sia finito e che utilità abbia per l’intera comunità il viaggio intrapreso da lui e da Sara.

Ragazza: “Hey, what’s your name?”
Elgin: “Elgin.”
Ragazza: “Elgin? Elgin, do you know where you are?”
Elgin: “Do you?”

CASA MATTHEWS


A casa dei Matthews la situazione risulta tragica e paradossale: ogni volta che il buco scavato da Tabitha sembra liberarsi, una porzione dell’edificio sembra collassare su se stessa. Quasi la casa stessa tenti di bloccare il passaggio erroneamente creatosi.
Questo comporta il fatale crollo della casa che blocca sotto le macerie Jim, Tom (il barista) e uno dei ragazzi arrivati con il bus a cui era stata chiesta una mano per aiutare Jim (senza dargli particolari motivazioni). Il crollo avviene a ridosso del calar del sole, cosa che costringe a malincuore Donna, Kenny e la stessa Julie a fermare il salvataggio per riprendere la mattina successiva. Una scelta molto pericolosa perché i tre uomini sono bloccati all’esterno, a completa disposizione dei mostri, e la loro sopravvivenza dipenderà totalmente dal loro silenzio e dal fatto che la casa crollata venga ignorata. Difficile che questo accada visto che il giovane appena arrivato non è a conoscenza di nulla riguardo la città e del “problema notturno” con cui Jim & co. sono costretti a convivere.

NEI TUNNEL SOTTERRANEI


It’s not safe here, this is where they sleep”: mai frase fu più vera. Nei tunnel sotterranei, le creature che si palesano solo di notte, dormono a tutti gli effetti e il peregrinare di Tabitha e Victor trasmette ansia sia per queste figure addormentate che ogni tanto vengono inquadrate dalla luce della torcia, sia per il buio pesto in cui i due personaggi si ritrovano. Nonostante la riuscita della fuga, a Victor e Tabitha si presentano ulteriori problemi: dovranno riuscire a tornare in città prima del sopraggiungere della notte (a meno che non si fermino in una specie di checkpoint simile a quello dove è sopravvissuto Boyd con il “primo” talismano) e, una volta arrivati, dovranno riuscire a convincere i presenti che sono ancora vivi, che sono loro e che quindi possono lasciarli entrare senza temere della propria vita. Sicuramente non la cosa più semplice del mondo visto il caos creatosi sia alla colony house, sia alla tavola calda.

“We’re underneath the town. This is where the monsters live. This is where they sleep. But I can get us out. The boy in white, he showed me the way.”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Jade ed Ethan
  • Tabitha e Victor
  • La casa che collassa su se stessa
  • Kristi e la fidanzata, colpo di scena telefonato ma comunque valido (anche se andrà ad agitare la love story tra Kristi e Kenny, senza che nessuno lo avesse chiesto)
  • Boyd, il cunicolo e l’uomo torturato
  • L’ennesima notte che sopraggiunge in città
  • Ottima puntata di recap
  • L’autista del bus eccessivamente cocciuta
  • Kenny che agita ulteriormente le acque con un altro colpo di pistola in aria: era davvero necessario?

 

L’incontro tra Kristi e la sua fidanzata era un colpo di scena già previsto all’interno della recensione di “Oh, The Places We’ll Go”, quindi non stupisce più di tanto. Mentre il nuovo personaggio incontrato da Boyd agita ulteriormente le acque. C’è poi da tenere in considerazione il ragazzo che, vedendo le strade della cittadina, entra in un vero e proprio stato di panico, quasi conoscesse la zona o ci fosse già stato (ma potrebbe trattarsi, più semplicemente, di allucinazioni e visioni come già accaduto con altri personaggi quali per esempio Jade e Sara).
From riparte con un pilot che raccoglie tutte le precedenti sottotrame, cercando di aggiungere ulteriori elementi per poterle approfondire. Qualche piccolo neo riguardo la caratterizzazione (Kenny che spara in aria a caso; l’autista del bus eccessivamente cocciuta), ma “Strangers In A Strange Land” rappresenta un ottimo punto di partenza per questa seconda stagione.

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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