Gen V 1×05 – Welcome To The Monster ClubTEMPO DI LETTURA 3 min

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Recensione Gen V 1x05Gen V è un prodotto spin-off che è riuscito, fino ad ora, ad essere all’altezza della serie originale risultando un piacevole passatempo. “Welcome To The Monster Club” è prova della sua discreta capacità di trattare argomenti sociali importanti, rivolgendosi principalmente al pubblico dei teen drama, inserendoci esplosioni, peni a volontà e tanto, tantissimo sangue. Nonostante i protagonisti proseguano nella loro ricerca della verità, lo show continua ad affrontare temi difficili come stupri, tradimenti e nascita di nuovi amori. Un mix di argomenti e dinamiche che non sempre riesce a soddisfare lo spettatore.

Cate: “I’m so sorry. I’ve only ever wanted to help and protect you. I just wanted to make things better, and… I love you. An-Andre, pl-please understand, I didn’t…”
Andre: “You’re a fucking monster.”

GEN V: UN BUON SPIN-OFF


Nella serie madre si è sempre rimasti affascinati dalle varie interpretazioni dei protagonisti, in primis quelle di Homelander e The Butcher. Nonostante qui non ci siano attori che riescono a svettare sugli altri, il cast, Patrick Schwarzenegger escluso, è eccezionalmente solido. Gli interpreti riescono a trasmettere credibilità in ogni momento, risultando totalmente verosimili nonostante siano catapultati in situazioni a dir poco straordinarie. Questo è merito della regia di Gen V che copia saggiamente quella di The Boys e così riesce a ricrearne le atmosfere riportando la tanto amata cattiveria, la tremenda crudeltà e anche la lodevole originalità, vedasi il meraviglioso massacro di Sam ai danni degli agenti.

GEN V: UN MIGLIORABILE SPIN-OFF


Il fattore teen drama, come era normale che fosse, continua a dominare la serie, il che potrebbe non essere gradito da tutti perché non si sposa perfettamente con la cattiveria che lo show dovrebbe avere. Le innumerevoli storyline sentimentali spezzano il ritmo del racconto e si classificano come non necessarie, riempiendo spazi che sarebbe bene dedicare a qualcos’altro.
Questo fatto è accentuato dalle dinamiche tra i protagonisti che si sviluppano ad un ritmo molto rapido, rendendo difficile per il pubblico seguire i vari sviluppi. Questo può portare a una sensazione di sovraccarico di informazioni, portando l’azione ad un ritmo che risulta frenetico. Un modo per migliorare questa situazione potrebbe essere quello di dedicare più tempo all’esplorazione dei vari personaggi e dei loro sviluppi. Vista la velocità delle storie, non si riesce a creare sintonia con i protagonisti in quanto passano dall’essere trattati come dei mostri, all’essere degli eroi, e viceversa. Questo accade più volte nel giro di due puntate, come nel caso di Emma.
Un altro aspetto che potrebbe sollevare dibattiti tra gli spettatori è il modo in cui la serie tratta le diverse problematiche sociali. La trama passa rapidamente da un argomento all’altro, creando una sensazione di frammentazione e non riuscendo ad approfondire propriamente nessun aspetto. Si apprezza, giustamente, la volontà del prodotto di Amazon Prime nel voler dare spazio a queste tematiche, ma forse ci si è spinti oltre non riuscendo a concedere lo spazio che questi temi meriterebbero. Almeno fino a questo momento.
Infine, l’inevitabile confronto con la serie madre non si può evitare. Anche se il quinto episodio è un contributo valido allo spin-off e Gen V prosegue nella sua striscia positiva di puntate, per ora non c’è paragone con l’opera originale nonostante sia un prodotto migliore di molti altri. The Boys ha stabilito standard elevati e per raggiungerli servirà molto altro alla nuova serie di Craig Rosenberg, Evan Goldberg e Eric Kripke.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il meraviglioso massacro dei burattini
  • I protagonisti fatti e senza inibizioni
  • Il tradimento di Cate
  • Troppa attenzione alle relazioni di coppia
  • Dedicarsi a meno tematiche sociali ma più approfondite sarebbe stata una scelta migliore

 

“Welcome To The Monster Club” è l’ulteriore conferma di come nell’universo di The Boys la cattiveria, i tradimenti e il sangue siano all’ordine del giorno. Tuttavia, con la scoperta del doppio gioco di Cate per i giovani protagonisti si avvicina sempre di più il momento del confronto finale con la vera Godolkin University School of Crimefighting.

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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