Grey’s Anatomy, 17 anni dopo. Sembrava impossibile, soprattutto alla luce delle ultime non brillantissime stagioni, invece il medical drama della ABC si ripresenta nel palinsesto autunnale 2022 addirittura rinvigorito.
All’alba della 19° stagione è apparso inevitabile anche agli autori stessi un cambio di passo nella gestione narrativa di GA. Cambiamenti necessari non solo a dare nuova linfa ad uno show ormai vicino al ventennio di messa in onda, ma soprattutto per ovviare a quella che sarà la novità primaria di stagione. É ormai notizia comune, infatti, che Ellen Pompeo apparirà nei panni di Meredith Grey per appena otto episodi stagionali, mentre l’attrice inizia a prendere le distanza dallo show per dedicarsi ad altri progetti.
Cosa fare quindi per rinnovare una serie così longeva che si ritrova anche con la sua protagonista part-time? Tornare alle origini sembra la soluzione forse più scontata ma, dopo la visione di questa season premiere, si può azzardare anche vincente.
I NUOVI SPECIALIZZANDI
Al primo posto della rinascita c’è la nuova classe di specializzandi, un’introduzione che ha il doppio obiettivo di ridare “lustro” non solo ad una narrazione che ne acquista in dinamicità, ma anche a livello di trama per l’ospedale stesso che, sei mesi dopo la disfatta dello scorso season finale, rivede riaprire il programma di specializzazione.
Nel corso degli anni, l’introduzione di nuovi personaggi a questo livello non ha mai funzionato davvero. Probabilmente per uno morboso (e giustificato) attaccamento da parte del pubblico alla classe di specializzandi originali, qualsiasi altro gruppo con il camice celeste ha sempre faticato a farsi accettare. Certo, nel tempo vi sono state le eccezioni di Lexie e Jo, entrate poi a far parte dei regular, ma i loro colleghi non hanno mai raggiunto lo stesso risultato.
Consci di ciò, questa volta gli autori sembrano essersi davvero impegnati nella presentazione del nuovo gruppo che ha lasciato una buona prima impressione. “Everything Has Changed” mette in scena un gruppo variegato di personalità che portano novità ma, allo stesso tempo, non faticano a lanciare rimandi al passato. Impossibile, infatti, non notare la strizzata d’occhio al primo incontro di Meredith e Derek con Link e una delle nuove arrivate, o ancora i segni caratteriali di alcuni specializzandi che vanno dall’impaccio di George ad un mix di cinismo degno di Alex e Cristina dei primi tempi. Ma oltre a questi elementi dal sapore romantico, la nuova squadra è riuscita a portare in scena una ventata d’aria fresca, rendendo più frizzante la narrazione e colpendo lo spettatore incuriosito dai nuovi volti.
A favorire tale interesse è senza dubbio stato il background accennato, che propone personaggi legati a doppio filo con l’ospedale e soprattutto con il suo staff. A tal proposito, non si può non menzionare il personaggio di Lucas Adams (interpretato dall’attore Niko Terho), un character che ha creato mistero sin dai primissimi minuti per il tipo di rapporto sospettoso con Amelia e che ha svoltato l’episodio con la rivelazione finale. Una parentela, quella di Lucas, che non solo apre a varie dinamiche con Amelia e Meredith, ma ovviamente solidifica quella presenza immortale di Derek tra i corridoi del Grey-Sloan Memorial.
IL RESTO DELLA GANG
Con il focus principale sulla nuova classe di specializzandi, in questa premiere non si è avuto molto tempo fare il punto della situazione sui personaggi principali. Con brevi apparizioni per chi non ha una storyline aperta, si è accennato solo alla “crisi” della Bailey seppur il suo percorso al momento rimane in sospeso.
Per il resto, al centro è spiccata come sempre Meredith, nella nuova veste di chief of surgery. Un ruolo che sembra donare molto al character di Ellen Pompeo, che si mostra in una versione più apprezzabile e piacevole rispetto ai passati episodi, il tutto mentre resta sempre aperta la porta per un ritorno con Nick, probabilmente escamotage ancora in auge per portare la Grey lontano da Seattle.
In ultimo, vanno purtroppo considerati anche i minuti finali di episodio che riportano in scena il duo Owen-Teddy. Dopo l’esagerazione della trama che ha coinvolto i due coniugi nello scorso finale, appare deludente questa risoluzione flash. Questo non considerando come l’entrata in scena dei due personaggi abbia rovinato l’essenza dell’episodio che fino a quel momento si era costruito uno scheletro concreto, emotivo e intrigante. Sarà una coincidenza che succede sempre con Owen e Teddy?
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Dopo 17 anni e 19 stagioni di messa in onda le strade da percorrere possono essere solo due: soccombere o rinnovarsi. Grey’s Anatomy, forse testardamente, sceglie la seconda opzione optando per un mix di vecchio e nuovo. E come inizio il risultato è approvato.
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.