I primi due capitoli di questa seconda stagione di House Of The Dragon, che non hanno deluso le aspettative di critica e pubblico, avevano lasciato i fan con la consapevolezza che King’s Landing e Dragonstone se la stessero giocando uno a uno, un figlio per un figlio.
I neri capitanati da Rhaenyra e i verdi tenuti in piedi da Alicent, rimasta sola dopo la cacciata di suo padre Otto Hightower, sono sull’orlo di una guerra che esploderà da un momento all’altro. Due famiglie a confronto e una lotta fratricida degna dei migliori drammi shakespeariani, fanno intendere che questo sia solo l’inizio.
È indubbio che il cambio di rotta attuato da Ryan Condal, nuovo showrunner per la seconda stagione dopo l’abbandono di Miguel Sapochnik, stia indirizzando una lenta salita della tensione, affiancata da una costruzione sapiente e strategica di tutte le dinamiche e gli intrecci tra i personaggi. Il tutto con riferimenti importanti anche alla serie madre, Game of Thrones (non è un caso che il primo episodio inizi con la visita del principe Jacaerys agli Stark).
Il passo è un altro rispetto alla prima stagione, che è comunque riuscita ad avere un’altissima qualità, ma la musica sta cambiando ed episodio dopo episodio si sta entrando nel vivo di una storia appassionante e convincente con personaggi ben delineati e scritti.
È NATO PRIMA L’UOVO O LA GALLINA?
Rhaenyra e Rhaenys, sono entrambe protagoniste sin dall’inizio della lotta di potere per il trono, una è l’erede al trono usurpata, l’altra è “the queen who never was“. Le due donne per anni hanno subito le scelte degli uomini della loro famiglia e ora sono pronte a mettersi in gioco per tutelare il regno e i propri cari. È Rhaenys che durante il funerale dei gemelli Errik e Arrik si avvicina alla regina per consigliarla alla moderazione e al dialogo, invitandola quindi implicitamente a prendere le distanze da suo marito Daemon.
Il focus della serie sulle protagoniste femminili, che sembrano essere le vere game changers della storia, non finisce qui. Sarà affidato infatti a Rhena il compito di portare in salvo i figli minori di Rhaenyra e di portare con sé in un luogo nascosto i cuccioli e le uova di drago. Un ruolo che Rhena sembra non apprezzare, ma che in realtà cela la grande fiducia della regina nella giovane donna. La regina in questo gesto disperato (allontana di fatto i figli dalla sua protezione) vuole preservare il futuro della sua casata.
Cavalcando l’onda delle figure femminili, non si può non menzionare Alicent che in questo episodio, lasciata sola a gestire gli uomini sconsiderati della sua casata, cerca di rimettere in piedi i pezzi della sua famiglia ormai allo sbando. Nell’ultima scena finalmente rincontra Rhaenyra, ma mentre la regina sembra volere la pace e il chiarimento, Alicent fa capire che ormai è troppo tardi e che non riuscirà a tenere a bada le velleità dei verdi.
IL GALLO DEL POLLAIO
Nel terzo episodio della stagione c’è uno sfoggio di machismo e scelleratezza che ancora una volta sottolineano quanto l’assenza di Re Viserys stia pesando. Nessun personaggio maschile sembra degno della sua pacatezza e assennatezza.
Non Aegon, un ragazzino impegnato nelle scorribande tra amici e nel portare scompiglio nel consiglio. Il Re ha infatti il record assoluto di non aver azzeccato un piano o aver detto qualcosa di sensato da quando è stato “eletto”. Magistralmente interpretato da Tom Glynn-Carney, Aegon è un personaggio detestabile e con lui Ser Cole, un uomo che ancora vive del rifiuto di Rhaenyra e che, impegnato nella liason con la regina vedova Alicent, sembra non avere spina dorsale per prendere decisioni o assumersi responsabilità.
Dall’altra parte dei mari invece c’è lui, Daemon, (Matt Smith) lo zio/marito della regina, che nonostante abbia un’intesa fortissima con la moglie sin da quando lei era adolescente, decide di fare sempre di testa sua e di farsi guidare dal testosterone.
I personaggi maschili della stagione smuovono decisamente le carte in gioco, ma sembra che poi siano sempre le donne a doverci mettere una pezza. Esemplare è la bellissima scena/visione che ha Daemon arrivato nella fortezza degli Harrenal (per conquistarla tutto da solo) in cui rivede sua moglie da giovane che ricuce la testa del piccolo Jaehaerys mentre gli dice esplicitamente “devo sempre risolvere tutto io”.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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“The Burning Mill” è un episodio ricco di avvenimenti e che introduce nuovi personaggi in uno scenario dove la lotta tra verdi e neri si giocherà tra alleanze, tradimenti e con il favore delle famiglie del regno. Sembra chiaro che chi la spunterà sarà chi riuscirà ad aggiudicarsi la fiducia degli alleati e degli amici, perché nessuno, neanche chi possiede dei draghi, potrà farcela da solo. Si attende con ansia il prossimo episodio e a seguire gli altri, in una stagione che lascia il pubblico incollato alla tv.
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Vivo a Milano, ma sono una romana doc, guardo tante serie tv e film e nel mio tempo libero lavoro, faccio sport e viaggio tanto.
Mi piacciono molto i cani e amo le mezze stagioni, anche se non ci sono più.