Per le sitcom non è mai facile ritagliarsi una propria personalità, vista la marea di situazioni trite e ritrite che potrebbero essere tirare fuori. Se poi la comedy in questione nasce come spin-off/reboot di un’altra ben più celebre, il rischio di diventare una fotocopia è concreto.
Nel caso di How I Met Your Father, a meno due episodi dal finale di stagione non si capisce ancora quale sia la direzione intrapresa. Tante situazioni e colpi di scena rimandano all’originale, ma ci sono anche tante differenze, e non tutte si possono imputare al diverso periodo storico o ai cambiamenti che in questi pochi anni la società ha vissuto.
SOGNI (IR)REALIZZABILI
Una delle maggiori differenze fra HIMYM e HIMYF risiede nei protagonisti. Ted Mosby era, almeno all’inizio della serie, un barboso architetto con un lavoro stabile; invece Sophie è una sognatrice che insegue un mestiere ben più incerto e difficoltoso, quello della fotografa, e la sua condizione di precarietà è evidente fin dall’inizio dello show.
New York è per antonomasia la città degli artisti ed il luogo dove i sogni possono diventare realtà, quindi collocare un personaggio come lei nella Grande Mela è una scelta vincente sulla carta. Ma lo è anche averle cucito addosso una relazione con un uomo, Drew, che per molti aspetti è la sua antitesi. Ecco, in questo frangente Drew è il barboso Ted Mosby (o l’ancor più barboso Ross Geller, perché, siamo sinceri, i personaggi di HIMYM per molti aspetti sono “copiati” da quelli di Friends). E la contrapposizione non può che portare a conseguenze importanti nel loro rapporto.
D’altro canto, se c’è un personaggio che assomiglia tanto a Sophie, questo è Jesse, l’aspirante cantautore che proprio in “The Perfect Shot” vive uno sblocco creativo e sembra pronto a una svolta nella propria vita.
ROTTURE E RITORNI
La fine apparente della relazione fra Drew e Sophie è uno dei tre maggiori colpi di scena della puntata. Arriva un po’ di sorpresa, visto che solo un paio di settimane fa, nel finale di “Stacey“, la coppia sembrava più solida e in sinergia che mai. Ma, conoscendo la sitcom originaria, era inevitabile che Drew fosse solo uno step intermedio verso il vero amore.
Che questo vero amore possa essere davvero Jesse, però, è altrettanto improbabile. Si tratterebbe di una soluzione narrativa tremendamente anticlimatica e che pregiudicherebbe la longevità dello show. Al contempo, è forte la speranza che Jesse e Sophie non siano i nuovi Ted e Robin, anche se la sensazione era forte fin dal pilot.
La terza novità della puntata è il ritorno di Meredith, l’ex di Jesse che lo aveva lasciato dopo la dichiarazione finita su YouTube. Per il momento l’incontro tra i due è stato evitato, ma non è da escludere che il personaggio possa tornare e magari avere un ruolo determinante nelle nuove dinamiche che si stanno creando tra l’aspirante musicista e l’aspirante fotografa.
GLI ALTRI PERSONAGGI
Come nel precedente “Rivka Rebel“, a un’unica narrazione che coinvolga tutto il cast si contrappone la già vista tripartizione delle storylines: una su Jesse e Sophie, una con Sid e Ellen alle prese con la succitata Meredith, una incentrata su Valentina e Charlie che devono gestire un grosso guaio causato dalla ragazza e che rischierebbe di farle perdere il lavoro.
A fronte di un episodio ricco di colpi di scena, sono proprio queste due sottotrame, e l’ultima in particolare, le più deboli. La vicenda di Valentina e della sua vendetta verso il capo dispotico è a malapena rischiarata dalla trovata, bizzarra e spassosa, della bambola Valentina creata dal suo datore di lavoro per poterla insultare a ruota libera senza rischiare denunce.
Se How I Met Your Father ha un problema, questo è l’incapacità di sfornare sempre vicende interessanti per tutti i personaggi.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Dopo un episodio che di fatto era un filler di poco conto, How I Met Your Father sgancia qualche bomba narrativa rilevante e si avvia verso gli ultimi due episodi stagionali con tanti spunti interessanti.
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Divoratore onnivoro di serie televisive e di anime giapponesi, predilige i period drama e le serie storiche, le commedie demenziali e le buone opere di fantascienza, ma ha anche un lato oscuro fatto di trash, guilty pleasures e immondi abomini come Zoo e Salem (la serie che gli ha fatto scoprire questo sito). Si vocifera che fuori dalla redazione di RecenSerie sia una persona seria, un dottore di ricerca e un insegnante di lettere, ma non è stato ancora confermato.