“Look, quarter of these guys cooling their jets waiting for sentencing up in Wayne County they didn’t do what they’re being tried and convicted for. But they did other stuff that they got away with. Now I’m okay with that, and even them, deep, deep down, they know why they’re there. Does that make me an asshole? Maybe. But I never sent some poor devil up the river I know didn’t do it just to get a win.”
All’inizio della puntata, Raylan Givens assicura a Trennell di essere certo di poter utilizzare l’arma del delitto del giudice Guy e della sua assistente per arrestare Mansell. A fine puntata, Raylan Givens è seduto accanto a Mansell in un’auto. Entrambi sono prigionieri di Toma Kastriot, il leader della criminalità albanese di Detroit. Nello stesso momento, l’arma del delitto è sul fondo del fiume.
Questa sequenza di eventi conferma – per l’ennesima volta – l’incapacità del Marshall di capire pienamente l’animo di chi non è esplicitamente un criminale. Basandosi sull’esperienza avuta con suo padre, Raylan non ha problemi a comprendere personaggi come Boyd Crowder o Clement Mansell. Con chi, almeno all’apparenza, sembra una brava persona, Raylan ha invece mostrato ben poco istinto nel giudicarne le intenzioni. Ciò è accaduto a lungo con Ava Crowder e ora lo stesso si è verificato con l’agente Maureen Downey e con Carolyn Wilder.
NON FIDARTI DEI COLLEGHI
Nel corso della sesta puntata, dopo il fallimentare tentativo di arresto nei confronti di Clement, Raylan ha ipotizzato che qualcuno stesse agendo per mantenere in libertà The Oklahoma Wildman. Quella persona esiste davvero, ed è l’agente Maureen Downey.
Quando si guardano show che hanno un membro delle forze dell’ordine come protagonista, spesso gli altri agenti sono visti come figure di contorno, strumentali per permettere la riuscita delle indagini del main character. Per questo motivo, la rivelazione del doppio gioco di Maureen è senz’altro sorprendente.
Questo sviluppo ha permesso anche di stabilire con maggior chiarezza due punti. In primis, Mansell era sicuro di sé perché aveva in pugno l’agente a capo delle indagini. In secondo luogo, quando è stato perquisito al parco, Mansell probabilmente aveva con sé il libretto, ma a Raylan è stato detto il contrario. Non si trattava, dunque, di semplice fortuna.
NON FIDARTI DEGLI AMICI
Raylan e Maureen avevano instaurato un cordiale rapporto lavorativo e la poliziotta aveva anche ospitato il Marshall e Willa per qualche giorno. Con Caroyln, invece, il rapporto è stato molto più personale ed è sfociato anche nell’ambito sentimentale.
Per questo motivo, il tradimento dell’avvocatessa nei confronti dell’avvocato è ancora più clamoroso. Tuttavia, questo sviluppo è del tutto coerente con Justified e con la classica moralità sfaccettata e atipica che ha sempre caratterizzato i suoi personaggi.
La scelta di Carolyn di consegnare Mansell e Raylan alla criminalità albanese è il culmine di un percorso interiore caratterizzato da problematiche personali e crescente sfiducia nella giustizia tradizionale. La reputazione rovinata a causa dell’ex marito, una collega corrotta che sta per diventare giudice, e infine l’omicidio di Sweety. Vedere l’arma del delitto utilizzata per incastrare un innocente è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
LA RESA DEI CONTI
Cosa aveva intenzione di fare Raylan all’hotel Radisson? Ottenere l’impronta di Clement da un bicchiere per metterla sulla pistola? Oppure davvero voleva salire sul tetto per uno scontro armato, facendo leva sulla sua grande rapidità nell’estrarre l’arma? In entrambi i casi, il piano sembra assolutamente approssimativo e poco credibile.
Allo stesso modo, è difficile capire per quale motivo Toma Kastriot abbia rapito anche Raylan, oltre Clement. Certo, il Marshall poteva essere un testimone. In questo modo, però, Kastriot e i suoi complici si ritroveranno in breve tempo nel mirino di agenti federali provenienti da tutto il Paese. Appare improbabile che un criminale esperto non abbia considerato tale aspetto.
I dubbi esposti in questo paragrafo rappresentano le due principali incongruenze narrative della puntata. La costruzione dell’episodio era stata assolutamente positiva, con un crescendo di colpi di scena che sconvolgono i piani di Raylan. Sul finale, però, sono emerse alcune problematiche che abbassano senz’altro la valutazione complessiva. In ogni caso, è possibile rimanere ottimisti in vista del finale. Justified ha sempre mostrato di saper chiudere in grande stile.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Nonostante un paio di evidenti difetti narrativi, il penultimo episodio riesce a condurre gli spettatori verso l’inevitabile resa dei conti finale.
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.