Justified: City Primeval 1×04 – 1×05 – Kokomo – You Good?TEMPO DI LETTURA 4 min

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Justified City Primeval 1x04 - 1x05 Recensione

Justified è uno show che, al di là di una superficie esterna composta da sparatorie, violenza e personaggi pittoreschi, ha sempre cercato di descrivere alcuni dei grandi temi della natura umana. Raylan Givens, il protagonista, è un membro delle forze dell’ordine, ma ha una natura oscura e una rabbia che fatica a controllare e che spesso lo portano ad avere il grilletto facile.
In un contesto decadente e disperato come il Kentucky Orientale, concetti come sviluppo e giustizia sembrano non avere significato, perlomeno nell’accezione generalmente accettata di tali termini. Alla base dello show, dunque, c’è sempre stato un tentativo di descrivere alcuni dei principi che regolano l’uomo e le società umane quando essi sono immersi in contesti estremi. Passando dal Kentucky a una metropoli industriale, lo show non ha perso di vista quest’obiettivo. Al contrario, ha scelto di declinarlo sotto un’altra luce, per adattarlo meglio al nuovo contesto. Il quarto episodio fornisce una plastica rappresentazione a sostegno di questo discorso.

“Of course, that justice is really no justice at all. It is, uh, only satisfaction of a mandate for the appearance of order. But order and justice, they are not same thing. If I wanted to restore order, I could, of course, instruct Skender to cooperate. But I am not interested in order. Justice, however justice is meted out in accordance with the action it remedies. And in this case justice requires more than the law is willing or able to provide.”

LA VENDETTA


Gli spettatori di lungo corso di Justified ricordano senz’altro una delle presenze costanti all’interno delle 6 stagioni dello show. Stiamo parlando di gruppi criminali armati fino ai denti, caratterizzati da legami familiari di varia natura e propensi ad adottare versioni personalizzate – e auto-assolutrici – di concetti quali l’ordine e la giustizia.
Tale elemento è stato riproposto anche in questo sequel atipico, seppur con una grande differenza. In questo caso, infatti, il gruppo in questione non è rappresentato dai redneck del Kentucky Orientale, bensì da un gruppo di emigranti albanesi di prima e seconda generazione.
A capo dell’organizzazione c’è Toma Kastriot, zio di Skender. Nel corso del suo dialogo con Raylan e con l’agente Bryl, Toma ha enunciato la sua personale visione di giustizia, basata molto più sullo spargimento di sangue che sulla sentenza di un tribunale.
Alla luce di questa visione strategica, era inevitabile attendersi un’escalation di violenza da parte degli albanesi. Violenza che, inevitabilmente, finisce per colpire anche chi è estraneo a ogni vicenda, come la coinquilina di Sandy Stanton.

IL LIBRO NERO Justified City Primeval 1x04 - 1x05 Recensione


Il quarto episodio è stato alquanto adrenalinico, con un crescendo di minacce e tensione che è culminato nella sparatoria tra Raylan, Bryl e i due scagnozzi di Toma Kastriot. Al contrario, “You Good?” è una puntata più riflessiva, meno violenta ma non per questo priva di spunti interessanti.
Mettendo da parte, almeno per il momento, la criminalità organizzata albanese, il focus ritorna sul piano di Clement Mansell e Sweety di utilizzare il libro nero del giudice Alvin Guy per ricattare gran parte dei personaggi più influenti di Detroit.
Nelle puntate passate, Sweety aveva indicato la volontà di utilizzare il libro del giudice per arricchirsi e far fuori definitivamente Mansell. La tensione tra i due complici è evidente sin dal loro primo tentativo di ricatto. Come spesso accade, Mansell non si attiene al piano e rischia di mandare tutto a monte. La sensazione è che il sodalizio criminale si interromperà molto presto, soprattutto in virtù dell’ingresso in scena di Carolyn.

IL GIUDICE WILDER


In molti show, Carolyn Wilder sarebbe stata descritta come un’avvocatessa che difende i criminali e non è una grande sostenitrice delle forze delle ordine ma che – al tempo stesso – gioca secondo le regole e mantiene un livello di distanza tra sé e i suoi clienti. Un personaggio in altre parole, spigoloso ma con una morale ben identificabile.
In Justified, tuttavia, ogni character ha il suo lato oscuro. Del resto, il principio alla base dello show è che Raylan utilizzi il suo lavoro per sfogare la rabbia che serpeggia nel suo animo. Per questo motivo, non sorprende la scelta di Carolyn di utilizzare il libro nero per ottenere la carica di giudice.
Il passaggio ufficiale di Carolyn al lato oscuro di questa vicenda avviene, peraltro, nel momento in cui stava nascendo una sua relazione sentimentale con Raylan. In questo senso, la narrazione sembra omaggiare Ava Crowder, il grande amore di Raylan nonché donna spesso coinvolta in attività criminali di vario tipo.
Dopo cinque episodi, tutti i personaggi principali sono entrati in un vortice di negatività e tensione che non potrà non esplodere a breve. Carolyn è stufa di Jamal e dei giochi politici di una sua collega; Raylan è stufo di stare a Detroit e di non catturare Mansell; a loro volta, Mansell e Sweety sono stufi l’uno dell’altro. Ci sono dunque tutti gli ingredienti per una seconda parte di stagione di alto livello.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La comparsa di Raymond Cruz, il vero protagonista del romanzo “City Primeval”. 
  • Toma Kastriot e il suo desiderio di vendetta
  • L’inizio dei ricatti mediante il libro nero del giudice Guy
  • La scelta di Carolyn di utilizzare il libro nero
  • Alcune dinamiche tra Raylan, Carolyn e Jamal hanno probabilmente ricevuto un minutaggio eccessivo. 

 

Mantenendo la stessa formula di sempre, Justified: City Primeval continua a sfornare episodi soddisfacenti.

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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

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