Unseen è la nuova miniserie sudafricana disponibile su Netflix dal 29 marzo 2023 e tratta dalla serie turca Fatma che si può trovare sempre su Netflix. Lo show, composto da soli sei episodi, narra le vicende di Zenzi, una donna delle pulizie che si troverà coinvolta in una storia di misteri e omicidi.
Il marito di Zenzi, infatti, esce di prigione dopo due anni ma quando la moglie si reca fuori dal carcere per accoglierlo, il guardiano le comunica che Max – questo il nome dell’uomo – è stato rilasciato la mattina stessa. Di lui si perdono le tracce e Zenzi tenterà il tutto e per tutto per riabbracciare suo marito e, allo stesso tempo, fare i conti con i suoi scheletri nascosti dentro l’armadio.
Uno show drammatico con tinte spiccatamente noir-poliziesche che rivela un buon potenziale ma fatica a spiccare in un sottogenere ormai saturo e pieno di concorrenti dalla qualità migliore. Basti pensare a The Last Thing He Told Me, serie tv che uscirà il 14 aprile su Apple TV+ e che tratta, anche questa, della scomparsa di un marito.
“I’M JUST A CLEANER”
Zenzi Mwale (intepretata da Gail Mabalane) è una donna che potrebbe tranquillamente passare inosservata. Trascorre le sue giornate cercando di sbarcare il lunario lavorando come collaboratrice domestica per le famiglie più ricche di Città del Capo. Vive in una casetta umile e spartana nel silenzio assoluto e nella solitudine, interrotta solo dalle insistenti avances di Enrico, il proprietario di casa che vorrebbe chiudere un occhio sui ritardi nei pagamenti in cambio di sesso.
Da alcuni flashback disseminati all’interno del minutaggio il pubblico intuisce che Max, il marito di Zenzi sia finito in carcere per omicidio. Ancora non è dato sapere se effettivamente colpevole o per coprire qualcuno di importante. La coppia ha anche un figlio, Esulu, ma nella linea temporale presente il bimbo non compare, segno che un evento drammatico e traumatico ha segnato ancora di più l’animo fragile di Zenzi.
Questa calma apparente viene spezzata in un battibaleno quando il marito di Zenzi scompare nel nulla e la donna dovrà scoperchiare un vaso di Pandora per fronteggiare i propri demoni ma anche, e soprattutto, quelli del marito.
UNREMARKABLE
Unseen sembra la solita storia noir-poliziesca costellata da segreti, misteri e bugie dove la protagonista è costretta a brancolare nel buio in cerca della verità. Nel panorama seriale, dunque, un prodotto di questo tipo non è di certo una novità.
La prima puntata si apre con l’interrogatorio di Zenzi da parte di un detective che la accusa di svariati omicidi. Al pubblico, dunque, viene già data un’infarinatura di quelle che saranno le conseguenze di questa ricerca della verità. Ma sarà davvero così?
Come detto precedentemente, Zenzi sembra quasi solo una comparsa e non la protagonista della sua stessa vita. “Unremarkable” (ordinaria, irrilevante), così la descrive Lufuno, uno scrittore di gialli per il quale Zenzi lavora. L’uomo, sembra l’unico con il quale Zenzi possa essere se stessa, senza nessuno che le ricordi continuamente la povertà e la tristezza dalla quale proviene. Un personaggio secondario introdotto al momento giusto e che potrà rivelarsi fondamentale per la riuscita della trama.
ALCUNI SPUNTI INTERESSANTI, MA NON ABBASTANZA
Unseen oltre a focalizzarsi su Zenzi e la sua storia di angoscia, tormento e vendetta, dipinge anche un sottobosco fatto di povertà e delinquenza. Il mondo dei ricchi di Città del Capo cozza fragorosamente con la realtà alla quale è abituata la donna.
Attorno a Zenzi, infatti, ruotano personaggi loschi ed organizzazioni criminali e proprio in una di queste organizzazioni è coinvolto il marito di Zenzi. Alla donna, dunque, non rimane altro da fare che immergersi in questo mondo oscuro e malvagio, piegandosi alle sue regole e cercando di non soccombere.
Il personaggio della protagonista è stato costruito proprio per generare empatia nel pubblico che non può colpevolizzarla per l’omicidio che Zenzi si trova a dover commettere. Nonostante una modesta interpretazione, però, il cast non convince pienamente e viene sottolineata l’inesperienza se paragonati ad altri attori di serie tv dello stesso genere.
Questo nuovo prodotto sudafricano è stato creato e adattato per la tv dal duo Travis Taute e Daryne Joshua che si sforza per dare alla serie profondità e spessore riuscendoci solo in parte. Va anche detto che un episodio è troppo poco per giudicare uno show nella sua interezza, ma un personaggio ben caratterizzato e qualche twist interessante potrebbero non bastare per fare il salto di qualità.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Un primo episodio sufficiente per la nuova miniserie sudafricana targata Netflix. Un dramma poliziesco con un buon potenziale ed interpretazioni modeste, anche se ormai di storie così se ne vedono anche troppe. Nulla di nuovo, dunque, ma vale la pena dare ad Unseen una possibilità.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.