“There are times in our lives when big things happens. Some we notice, like a birth, a death, but some we don’t, just little things that don’t seem all that special while they’re happening.”
Nessuna premessa fu mai così veritiera come quella di questo episodio di Sweet Tooth. Un episodio così ricco di colpi di scena e punti di non ritorno come non se ne vedevano da tempo, e non solo per quanto riguarda questo show.
GUERRA DENTRO LO ZOO!
La più importante (nonché cuore pulsante di tutta la puntata) è sicuramente lo scontro fra la pattuglia di Air Lords e le truppe dei Last Men all’interno dello Zoo (ex Riserva degli ibridi).
Questa sequenza, che rappresenta l’80% dell’intero episodio, viene presentata ad effetto subito dopo una breve introduzione riguardante il passato dei coniugi Singh che sarà fondamentale per la struggente scena finale della puntata.
Dopo questi pochi minuti però l’episodio entra direttamente nel vivo con il primo “attacco batteriologico” da parte dell’Air Lords. Da qui in poi parte un susseguirsi di scene action e colpi di scena a ritmo serratissimo che fanno da catalizzatori per tutte le storylines presenti nello show.
Qui, più che in altre parti, si avverte la sensazione di essere vicini al finale di stagione, dal momento che tutti i character si ritrovano finalmente accomunati in un unico terreno di battaglia. E soprattutto ciascuno di loro è portatore di una piccola evoluzione interiore che riflette un vero e proprio punto di non ritorno per la linea orizzontale degli eventi.
EROI ED ANTIEROI
Il cambiamento più profondo è sicuramente quello dei piccoli ibridi, qui artefici incontrastati della propria liberazione, culmine del loro personale percorso esistenziale (questo in generale per quanto riguarda tutte le storylines “teen”).
Di conseguenza, lo è anche per gli adulti, qui in particolare Tommy “Big Man” Jepperd e Aimee, che imparano finalmente a fidarsi l’uno dell’altra.
Sono però in particolare due character che catturano qui l’attenzione, l’uno rispettivamente agli antipodi rispetto all’altro: il generale Abbott e Sani Singh.
Del primo (interpretato dall’ottimo Neil Sandilands) si erano intravisti piccoli sprazzi di umanità già nel precedente “What It Takes” (LINKKKKKK), soprattutto nei confronti del fratello. Qui è soprattutto la solitudine dell’ “uomo solo al comando” ad emergere, unita alla sensazione di rabbia del “vinto” che capisce di aver perso una battaglia importante. Un’evoluzione non da poco per un personaggio che, nella prima stagione, veniva caratterizzato come il classico cattivo bidimensionale da fumetto.
Lo stesso per Sani (Aliza Vellani) che qui pone un taglio netto con il proprio passato e con il marito Aditya, in una scena dall’alto impatto emotivo che non lascia sicuramente indifferente lo spettatore.
CONCLUSIONI
In generale, gli autori Noah Griffith e Daniel Stewart, sceneggiatori di questa particolare puntata, riescono a creare un buon ritmo narrativo facendo convergere finalmente tutte le storyline orizzontali in questa unica puntata.
Il risultato è un episodio che fa della quantità di colpi ad effetto e di scena la propria forza, dal primo all’ultimo minuto (che rilascia comunque un cliffhanger non da poco).
Viene da chiedersi cosa ci si può ancora aspettare nelle ultime due puntate dopo un episodio del genere che non è propriamente il final season di questa seconda stagione, ma che nei fatti si avvicina molto a questa idea.
Per scoprirlo non rimane che continuare nella visione, dal momento che “How It Started, How It’s Going”, ne offre ben più di un motivo.
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La tanto attesa battaglia all’interno dello Zoo avviene in questo meraviglioso episodio che rappresenta ben più di un punto di svolta per i character dello show.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!