Ragazzo Divora Universo 1×01- Ragazzo Sente Puzza Di BruciatoTEMPO DI LETTURA 4 min

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Recensione Ragazzo Divora Universo 1x01In una stanza sotto casa, nella Brisbane degli anni ’80, il tredicenne Eli Bell (Felix Cameron) risponde ad un misterioso telefono rosso, iniziando un viaggio che lo porterà a conoscere alcune verità che la sua famiglia vuole tenergli nascosto.
L’adattamento televisivo, sceneggiato da John Collee, del romanzo di Trent Dalton e in onda dall’11 Gennaio su Netflix, è una miniserie di 7 puntate in cui si esplora la vita di una famiglia disfunzionale in una sorta di crime comedy drama.
L’uso di tre differenti generi nel classificare la limited series in questione è d’obbligo. Fin dal pilot, infatti, i cambi di registro tonali sono numerosi, dando una certa freschezza e ritmo alla storia passando dalla luminosità di alcuni dialoghi tra il protagonista e il suo babysitter alternativo all’oscurità dei disegni del fratello Gus (Lee Halley).

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO


“La vita è diversa quando si cresce in una famiglia di criminali.”

Nelle prime scene del pilot il pre-adolescente protagonista inizia la sua giornata con una turbolenta lezione di guida con Slim (Bryan Brown), un ormai bonario ex criminale con 25 anni di prigione alle spalle. Slim è il vicino di casa dei Bell e, a tutti gli effetti, il babysitter di Eli nonché ipotetica figura paterna.
Ma gli adulti non sono un granché attendibili in questa storia: il padre di Eli ha lasciato la famiglia da tempo, il padrino spaccia eroina, l’amico di penna è in carcere, la madre Frankie (Phoebe Tonkin) è una ex tossicodipendente e neppure il vicepreside della scuola pare essere ben predisposto. Unico punto di riferimento per il protagonista sembra essere Gus, il problematico fratello che da anni vive in un ostinato silenzio ma che ha trovato un modo alternativo per comunicare con Eli.
Fin qui sembrerebbe la storia di una famiglia disfunzionale alla Shameless . Ma se nella storia della famiglia Gallagher, sempre ai margine della società e alle prese con svariati problemi con la giustizia, il centro delle vicende erano ben armonizzate nelle svariate sotto trame, in Ragazzo Divora Universo si ha l’impressione che il cuore della storyline sia proprio il rapporto magico tra i due fratelli. Si ha l’impressione che Eli e Gus debbano partire per un lungo viaggio formativo e potranno condividerlo assieme proprio perché figli dello stesso trauma (forse l’allontanamento del padre o qualche abuso subito dalla madre, non è ancora dato saperlo).
Intanto, i registi Jocelyn Moorhouse e Bharat Nalluri riescono nell’intento di aprire molte sotto trame in maniera armonica e la visione di un secondo episodio risulta per lo spettatore almeno auspicabile.

UN TELEFONO ROSSO


Pensare di essere tra i buoni e scoprire che è il contrario.”

Il viaggio magico dei due fratelli comincia da un misterioso telefono rosso che i due trovano nei sotterranei della loro casa che rappresenta a tutto tondo la “chiamate dell’eroe” verso un viaggio introspettivo (il tunnel) ed estrospettivo (il rapporto con Gus) verso la ricerca di un destino migliore per l’intera famiglia.
Ma la chiamata è violenta. Non c’è possibilità di sottrarsi da quel telefono rosso. E se in Matrix la scelta era possibile, “pillola rossa o pillola blu?”, in Ragazzo Divora Universo le possibilità di redenzione passano da un’unica scelta che potrà cambiare il destino di tutta la famiglia.

BOY SWALLOWS UNIVERSE


La serie è tratta da un romanzo in gran parte autobiografico dal titolo Boy Swallows Universe pubblicato nel 2018 e distribuito in Italia dall’Editore Harper Collins. L’autore Trent Dalton è giornalista e scrittore per il quotidiano The Australian. Ragazzo Divora Universo è il suo romanzo d’esordio ed è un doppio omaggio sia alla sua turbolenta infanzia sia alle storie che i centinaia di australiani gli hanno raccontato e che l’autore ha trasformato in storie per le riviste con le quali collabora.
Il realismo magico usato nella serie è un modo per tradurre in poesia tutte le brutture della periferia di Brisbane e di tutte le periferie. Là dove il trauma, il tradimento, la morte e la criminalità sono fatti quotidiani, l’inserimento di una miscela unica di realtà e finzione rende l’esperienza visiva unica e coinvolgente.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La “Frankie” di Phobe Tonkin convince
  • Un realismo magico usato con parsimonia
  • La dinamica tra i due fratelli
  • Lo stesso realismo magico usato con parsimonia non delinea uno stile coeso

 

É sempre molto difficile giudicare una serie tv dal pilot. Ragazzo Divora Universo sembra non avere troppi difetti ma neanche grandi pregi. I nostalgici di Shameless potrebbero apprezzarne la visione, ma il paragone, al netto del primo episodio, non regge e proseguire con i successivi risulta un puro atto di fede verso gli autori.

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Membro Onorario della Generazione X. Dal 1994 si aggira nei corridoi dell'archivio degli X-Files senza trovare l'uscita. Da piccola fingeva di avere la febbre per rimanere a casa da scuola a guardare gli episodi di Hazzard. Capisce poco di Cinema ma ci prova.

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