In un’intervista rilasciata al The New York Times, Taylor Sheridan ha ammesso di aver subito il blocco dello scrittore durante il processo creativo di 1883, un blocco che è perdurato fino a quando non ha cominciato a lavorare a Mayor Of Kingstown. Un blocco che ha probabilmente avuto un impatto variegato nel concepimento di 1883 e che sembra aver trovato in “The Crossing” una sua perfetta esemplificazione.
Questo quarto episodio ha infatti un po’ tutte le caratteristiche (minutaggio eccessivo, assenza di eventi rilevanti) che caratterizzano il blocco di cui sopra. Il tutto ovviamente coadiuvato da una sempre ottima regia che però, bisogna ammettere, si crogiola un po’ troppo su sé stessa.
Wade: “River looked pretty deep to me.”
Shea: “It’s high.”
Wade: “Maybe we should’ve crossed the Red where we was. Now we’re crossing two rivers…”
Shea: “We’re gonna cross twenty before we’re done.”
James: “I didn’t see a decent place to cross here.”
UNA TRAVERSATA TROPPO OSANNATA
Se si sono lette altre recensioni sul sito si sarà probabilmente incappati in alcune che trattano il tema delle aspettative. Il carico che si portano dietro certe promesse o l’idealizzazione di alcuni eventi sbandierati in lungo ed in largo spesso sono la ragione principale del fallimento di un episodio. Ed è esattamente questo il caso.
“The Crossing” si dipana su 55 minuti ed è, come da titolo, incentrato totalmente sulla traversata del fiume Brazos, in Texas (che tra l’altro attraversa Waco). Sheridan sceglie di tenersi questo momento tanto temuto per la fine dell’episodio, con 7 minuti che partono dal minuto 40 e che sono accompagnati da una colonna sonora molto triste e apprezzabile ma che, al tempo stesso, deludono. Deludono per via dei vari momenti off-screen che avrebbero potuto essere sfruttati in maniera più drammatica enfatizzando ancora di più la durezza della prova, ma deludono anche per i 40 minuti precedenti in cui, a parte alcuni baci rubati, si assiste a tante chiacchiere e ad un po’ di ipocrisia di James Dutton che prima afferma di non vedere un luogo adatto dove attraversare il fiume e poi lo fa nel cuore della notte. Un po’ da traditore e un po’ senza coscienza.
ACCADE MOLTO POCO
Oltre alla traversata c’è solo un altro evento rilevante che accade in questo episodio ed è l’inizio della love story tra Elsa ed il cowboy Ennis. Una love story scontata dopo lo scorso episodio ma che arriva anche leggermente in anticipo rispetto alle previsioni. Ci si poteva aspettare un altro po’ di corteggiamento ed invece, sotto il chiaro di luna e davanti ad un bel pascolo gaudente, la tensione sessuale raggiunge le stelle.
Inutile negare che l’arrivo di James Dutton mentre Ennis sta baciando la figlia sia un piacevolissimo divertissement, così come il breve scambio di battute che ne consegue e che ricorda molto il carattere burbero del pronipote.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Per quanto dispiaccia vista comunque la qualità offerta da 1883, “The Crossing” va castigato perché è il primo vero passo falso della serie. Tra un minutaggio eccessivo e un po’ di delusione di questa tanto decantata traversata del fiume che si è risolta in 5 minuti parzialmente off-screen,. È come se la montagna avesse partorito il topolino. Si spera che il blocco di Sheridan sia limitato a questo episodio.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.