INFORMAZIONE DI SERVIZIO
Ogni recensione di Caleidoscopio è stata scritta come se fosse il primo episodio visto della serie, pertanto non tiene conto di informazioni viste e sentite in altre puntate proprio per rispettare il modo in cui la serie di Netflix è stata concepita per la sua fruizione.
In questo episodio, Roger Salas prende da subito il centro della scena.
Rufus Sewell è una sicurezza in fatto di carisma. Non per niente, era uno dei pochi elementi veramente funzionanti nella serie The Man In The High Castle, deludente sotto molti altri aspetti.
Al personaggio di Leo, cioè al simpatico Giancarlo Esposito, tocca invece lo spiegone di come dovrà svolgersi la grande rapina da lui progettata, di lì a cinque giorni. Il tutto a beneficio della sua gang e soprattutto del pubblico che non soffre troppo anche se dovesse iniziare da qui la visione della serie.
UNA PARTITA A CARTE
Tutto sommato, la visione di questo show si può paragonare ad una partita a carte.
Gli elementi sono ben noti: i rapinatori, la banca che si difende con tecnologie sofisticatissime, segreti che riemergono dal passato e via dicendo.
L’originalità dovrebbe stare nel modo in cui sono proposti e combinati. Il fattore innovativo su cui produttori e sceneggiatori hanno puntato è proprio quello di confezionare una serie i cui episodi non sono da guardare in un ordine obbligatorio.
Avendo visto solo la puntata in oggetto, chi scrive non può ancora esprimersi per dire se l’ambizioso obiettivo è stato o meno raggiunto.
Per ora, può dire che il gioco fra quanto viene spiegato, quanto viene introdotto in medias res e quanto viene solo accennato, o lasciato intuire, funziona. Ce n’è quanto basta per stuzzicare lo spettatore e spingerlo a proseguire.
La partita, inoltre, funziona e diventa spettacolare anche in base all’abilità dei giocatori. In questo senso, Giancarlo Esposito e Rufus Sewell sono una garanzia.
ALTA FINANZA
A quanto pare, nel mondo di Roger Salas vale il principio di Balzac secondo cui, “all’origine di ogni grande patrimonio, c’è un crimine commesso con eleganza“.
Si accenna infatti ad un misterioso passato di quello che oggi è un banchiere di altissimo livello. Un passato che, a quanto pare, lo lega a Leo ma i cui dettagli non vengono spiegati. Un buon motivo per vedere ulteriori episodi della serie, in cerca di chiarimenti.
Non solo: i ricchissimi e potentissimi clienti della banca sembrano avere anche loro qualcosa da nascondere.
Per quanto riguarda, invece, le cose chiarite e spiegate in puntata, un plauso ai sistemi di sicurezza (da far prendere appunti a Tom Cruise per i prossimi film di Mission Impossible) e alle persone responsabili della medesima. Anche se, emotivamente, si può tifare per i ladri, la competenza fa sempre piacere.
THE BEST LAID PLANS OF MICE AND MEN…
Nel gioco serrato di mosse e contromosse, non mancano anche momenti più calmi e riflessivi.
In particolare, c’è quello dove il gruppo di rapinatori fantastica pensando a cosa faranno con la loro parte del ricco bottino in gioco. Questo è un altro motivo per proseguire nella visione degli episodi (nell’ordine preferito da ciascun spettatore): vedere se i malviventi riusciranno o meno a realizzare i propri sogni.
Le fantasie più o meno romantiche, comunque, sono interrotte da un colpo di scena di notevole impatto.
Come è noto, le forze della natura non sono facili da domare e dominare. Questo non promette bene e aggiunge suspense alla vicenda portando acqua al mulino della serie che in ogni episodio deve stimolare la visione del successivo sempre ipotizzando che ogni puntata possa essere un pilot per lo spettatore.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Il voto è interlocutorio. La sufficienza bella piena deriva da un episodio realizzato con gusto e professionalità, il quale stuzzica il desiderio di guardare qualche altra puntata, anche senza proporre epocali novità dal punto di vista dei personaggi e delle vicende.
Qualora si sia iniziata la visione da questo “Blue – Blu”, lo spazio per alzare il voto nelle visioni successive c’è tutto.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).