“Is this the real life? Is this just fantasy? Caught in a landslide, no escape from reality. Open your eyes, look up to the skies and see” (The Queen, Bohemian Rhapsody)
Nel 2012, un uomo residente in Florida, Paul T. Goldman, contatta su Twitter il regista Jason Wolimer e gli chiede di realizzare un film sull’incredibile storia del suo secondo matrimonio. Wolimer (regista del sequel di Borat e di 12 episodi dell’apprezzabile The Last Man On Earth, tra le altre) accetta la proposta dell’uomo.
Dopo dieci anni di riprese, l’1 gennaio 2023 è andato in onda su Peacock il pilot di Paul T. Goldman, una miniserie di 6 episodi che vuole raccontare la storia vera – o almeno, questo è quello che sostiene il signor Goldman – di un ordinario uomo della Florida e della sua seconda moglie, Audrey Manson (nome di fantasia, interpretata da Melinda McGraw: The Dark Knight, Charmed).
Il pilot, della durata di 30 minuti, mostra fin da subito una triplice natura della serie, ossia un triplice Paul T. Goldman: narratore della vicenda, protagonista della miniserie basata sulla sua esperienza, e attore che interagisce nel dietro le quinte con il regista – ossia Wolimer – e gli attori del cast. Un Paul T. Goldman uno e trino, dunque.
Il punto principale dello show riguarda proprio queste molteplici versioni dell’uomo:
- ci si può fidare di Paul T. Goldman?
- E, se sì, di quale dei tre Paul T. Goldman che vengono mostrati?
PAUL T. GOLDMAN, PERSONAGGIO TELEVISIVO
Paul T. Goldman è il protagonista della serie tv basata sulla trasposizione del romanzo “Duplicity“, ad opera di Paul T. Goldman. Dando vita al personaggio letterario dell’opera autobiografica, Goldman è un uomo di mezza età, padre single, proprietario di una ditta di ristrutturazioni. Con il sogno di dare a suo figlio Johnny una vera famiglia, si iscrive a un sito di incontri e intraprende una relazione con Audrey Manson, casalinga e madre di tre figli.
Questo primo episodio è dedicato al breve e travagliato matrimonio di Paul e Audrey. Il personaggio di Paul, in particolare, è descritto come un uomo mite e ottimista che però si accorge delle sempre crescenti bugie – o quantomeno mezze verità – di sua moglie.
Di conseguenza, come nel più classico dei film, Paul intraprende una trasformazione personale. Sveste, dunque, i panni dell’uomo ingenuo che accetta un matrimonio part-time per permettere alla moglie di badare alla nonna 92enne. Nei suoi nuovi panni, Paul è un uomo determinato a scoprire la verità che smaschera la finta assicurazione sanitaria della moglie e – parlando con il precedente marito di Audrey – scopre anche che la nonna non è mai esistita.
Nelle prossime puntate, dunque, Paul proseguirà nelle sue indagini per scoprire chi fosse davvero sua moglie, rimanendo invischiato in un giro criminale di ampia portata e molto pericoloso.
PAUL T. GOLDMAN, ATTORE E AUTORE
Paul T. Goldman non è un attore professionista. Come mostrato su IMDb, infatti, questa miniserie rappresenta la sua prima esperienza nel mondo dell’intrattenimento audiovisivo. Nella sua vita precedente, Paul era proprietario di una ditta di ristrutturazioni in Florida. Dopo aver scoperto che la sua seconda moglie lo ha ingannato ed era parte di una pericolosa organizzazione criminale, Paul ha scritto un romanzo basato su questa storia, dal titolo “Duplicity”. Il libro è acquistabile su Amazon al prezzo di 15 dollari.
Dopo aver scritto il libro, Paul contatta il regista e sceneggiatore Jason Woliner, per trasformare in un film la sua esperienza. Woliner decide di realizzare una serie tv e non un film. Paul è deluso perché avrebbe voluto vincere l’Oscar, ma decide comunque di partecipare alla produzione e di interpretare il protagonista. D’altronde, si tratta di un’occasione importante, non capita tutti i giorni di recitare in uno show prodotto da Seth Rogen.
Come mostrato nelle scene dietro le quinte, Paul sembra un bambino in un luna park. È costantemente su di giri, felice, chiacchiera amabilmente con gli attori professionisti che compongono il cast dello show, e fa del suo meglio per offrire una prestazione attoriale soddisfacente.
Grazie ai consigli di Jason Woliner e degli altri attori – in primis Melinda McGraw – l’interpretazione di Paul è a tratti genuina e convincente. Tuttavia, l’emozione e l’eccitazione lo portano spesso a sorridere anche durante scene drammatiche.
PAUL T. GOLDMAN, NARRATORE
Paul T. Goldman è un uomo con una grande voglia di far sapere al mondo la storia di come la sua seconda moglie lo abbia ingannato e fosse coinvolta in un’organizzazione criminale. Per questo motivo, non solo ha deciso di essere sceneggiatore e protagonista della serie tv basata sul suo romanzo, ma ha deciso anche di essere il narratore delle vicende.
Come nel più classico degli show True Crime, Paul T. Goldman è seduto di fronte a una telecamera e narra la storia del suo secondo matrimonio, fornendo approfondimenti e chiarimenti sulle scene che vengono girate dal regista Jason Woliner.
È proprio questa terza versione di Goldman a rappresentare il fulcro dello show. Di solito, infatti, si parte dal presupposto che il narratore sia onnisciente e che le persone intervistate nelle opere True Crime – che siano esse onesti cittadini o pericolosi criminali – dicano la verità. Ma cosa succederebbe se il narratore mentisse? Cosa succederebbe se Paul T. Goldman non stesse raccontando una storia vera, ma fosse soltanto un sociopatico con un’attrazione morbosa verso la celebrità e un forte desiderio di vendetta per un matrimonio che non ha funzionato?
Ci si può fidare del narratore Paul T. Goldman? Se lui stesse mentendo, allora anche gli altri due Paul T. Goldman diventerebbero un puro artificio, nonché parte della menzogna. Allo spettatore l’ardua sentenza.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Paul T. Goldman, una serie basata su una storia vera. O forse no.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.