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Reboot 1×01 – Step Right UpTEMPO DI LETTURA 4 min

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Reboot-1x01Hannah: “Okay, you know how in the old sitcom, the characters always did the right thing? They don’t do the right thing anymore. You know, like, I fuck with it. But in a fun way…I don’t know. It might be too edgy for you.”
Boss: “You’re talking to the guy who, uh, greenlit the fifth season of Handmaid’s Tale.”

Irriverente il giusto, autoironica e con una scrittura semplice e diretta. A volte non serve una idea geniale per far funzionare uno show quanto piuttosto qualcosa di essenzialmente banale ma che funziona.
Reboot è la nuova comedy di Hulu creata da Steven Levitan (Modern Family), uno show che parla del cast di una vecchia sitcom dei primi anni 2000, Step Right Up, che viene richiamato in scena per, appunto, il reboot della serie. D’altra parte perché cercare qualche nuova idea innovativa se il riscaldare la minestra sembra funzionare ancora così bene?
La serie ironizza su questo insistente trend della televisione riuscendo a confezionare un pilot che comprime la presentazione del plot e dell’idea di base nei primi concitati minuti, rappresentanti dalla riunione tra Hannah (Rachel Bloom) e l’executive board di Hulu dove viene accordato il semaforo verde alla produzione del reboot di Step Right Up.

JOHNNY KNOXVILLE


Il resto della puntata è utile per presentare al pubblico parte delle dinamiche tra i personaggi principali, carpire le loro reali motivazioni per cui stanno accettando un lavoro di quel tipo e, soprattutto, presentare un ben assestato plot twist in chiusura d’episodio.
Ma chi sono gli ex divi di questa sitcom anni 2000? Reed Sterling (Keegan-Michael Key), Clay Barber (Johnny Knoxville), Zack Jackson (Calum Worthy) e Bree Marie Jensen (Judy Greer). Sì, avete letto bene: il Johnny Knoxville di Jackass è tra i personaggi principali di questa comedy ed il personaggio si può solamente definire in linea a come sarebbe lecito aspettarsi un character interpretato da lui.
Per quanto la semplicità di scrittura faccia da padrone, la serie appare come un prodotto dedicato agli amanti del settore soprattutto per la terminologia e le punchline rivolte ad un metatesto seriale. Così come l’accurata scelta dei titoli degli episodi che, come si potrà notare dalla pagina Wikipedia, vanno a richiamare tutte serie comedy e sitcom del passato.

Boss: “I like this idea, but are people still doing reboots?
Assistente 1: “Let’s see: Fuller House, Saved by the Bell, iCarly, Gilmore Girls, Gossip Girl.”
Assistente 2: “Party of Five, Party Down, One Day at a Time.”
Assistente 3: “Boy Meets World, How I Met Your Father, The Wonder Years.”
Assistente 1: “Battlestar Galactica.”
Assistente 2: “Doogie Howser, The Odd Couple.”
Assistente 3: “Perry Mason, Hawaii Five-O, Veronica Mars, Fresh Prince, Fraggle Rock.”
Boss: “Makes me feel a little bit safer.”

UN RITORNO INASPETTATO


Per quanto risulti complicata la resa moderna di un prodotto d’annata come Step Right Up, il nuovo cast sembra motivato (per ragioni diverse) alla buona riuscita del nuovo progetto. Tutto rose e fiori, apparentemente, ma ecco che tutto si movimenta con il ritorno del tanto odiato sceneggiatore della serie originale: Gordon Gelman.
Il ritorno di Goldon sembra mandare all’aria i piani sia di Hannah, desiderosa di presentare un proprio progetto creato e ideato da lei stessa, sia del cast intero: il rapporto con Gordon non era dei migliori e specialmente Reed sembra non sopportare la sufficienza narrativa con cui lo sceneggiatore si era approcciato allo show in passato. Gli animi si scaldano, quindi, e tutto sembra precipitare nell’incertezza visto che Gordon sembra pronto a riscrivere l’intera sceneggiatura abbracciando le stesse idiozie del passato, gettando nel cestino i tentativi di dare profondità ai personaggi da parte di Hannah.

“What the hell, let’s remake something original.”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Cast
  • I cambiamenti del vecchio cast
  • Sfruttare i reboot…riproponendone uno di una sitcom fittizia. Brava Hulu!
  • Presentazione del plot concentrato nei primi minuti per togliersi subito il peso di dosso
  • Plot twist finale, come in tutti i pilot che si rispettino
  • Le diverse motivazioni che costringono il cast a partecipare al reboot del loro vecchio show
  • In alcuni punto forse si esagera con il metatesto rivolto agli “addetti ai lavoro”?

 

Reboot è un prodotto originale e rappresenta una boccata d’aria fresca nonostante si appoggi ad un espediente (i reboot) tutt’altro che originale, considerata la puzza di stantio.
La semplicità della comicità aiuta lo show ad apparire pulito e diretto, nonostante molti inside joke siano collegati al mondo della televisione, qualcosa di apprezzabile forse da un nucleo fin troppo ristretto di spettatori. Ma almeno per questo pilot il peso non si sente e la mezz’ora circa scorre senza appesantimenti inutili.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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