Shadow And Bone 2×03 – Like Calls To LikeTEMPO DI LETTURA 4 min

/
0
(0)

Shadow and bone 2x03 recensioneShadow and Bone procede spedito il cammino della sua seconda stagione.
Come avrà notato chi ha letto i libri, il passo è stato notevolmente accelerato rispetto a quanto avviene nei romanzi di Leigh Bardugo. Nello specifico, alla caccia della bestia marina, sulla pagina scritta, viene dedicato molto più tempo.
Questo, comunque, aiuta a fare spazio per le trame tratte da altre opere della stessa autrice, prima fra tutte Sei di Corvi, da cui appunto è tratta tutta la parte riguardante la gang di Kaz Brekker.
Gli showrunners, inoltre, hanno dichiarato che questa scelta è stata voluta per lasciare spazio all’esplorazione più approfondita di alcuni personaggi secondari. Li si prende in parola, anche perché, come si vedrà subito, non ci sono seri ostacoli qualora volessero mantenere questa promessa.

ALINA TRA DARKLING E NIKOLAI


Per il momento, le varie sottotrame si fondono abbastanza bene l’una nell’altra, ma soprattutto hanno pari dignità.
Alina, più che essere una protagonista particolarmente trascinatrice e carismatica, agisce come punto di congiunzione fra personaggi di una certa rilevanza. Innanzitutto The Darkling (a cui Ben Barnes dà sempre spessore) e il pirata Corsaro Sturmhond. Quest’ultimo, nell’episodio in oggetto, si rivela non solo essere il principe Nikolai di Ravka, ma propone immediatamente all’Evocatrice di Luce di sposarlo per cementare un’alleanza politica. Lei sta prendendo la proposta in seria considerazione.
Nikolai, nei romanzi, è una delle figure più riuscite ed intriganti. In Assedio e Tempesta ha modo di mettersi in luce durante la caccia al mitologico mostro marino. Qui, come si diceva, quella parte è molto più breve, ma volendo ci sono due libri a lui dedicati da cui trarre materiale, cioè Il Re delle Cicatrici e La Legge dei Lupi.

LA TRISTE STORIA DI KAZ BREKKER


Ad una sottotrama così dinamica e pimpante, fa da contrappeso una parte più dolorosa, dedicata alla storia del ladro Kaz Brekker.
La scelta di presentarla attraverso flashback, in pillole, può rendere poco agevole seguirla a chi non ha letto Sei di Corvi. Peggio ancora, i due lunghi anni passati dalla messa in onda della prima stagione hanno dato anche ai lettori tutto il tempo di scordarsi parecchi dettagli.
In sostanza, però, la storia è la seguente: quando Kaz era piccolo, rimasto orfano in compagnia del fratello maggiore, è stato truffato da Pekka Rollins. L’elaborato raggiro per prendere ai due ragazzini i soldi, ricavati dalla vendita della fattoria di famiglia, prevedeva tutta una recita, con attrici compiacenti nel ruolo della moglie e della figlia di Pekka. Dopo la fuga dei truffatori con la cassa, Kaz dovette scappare, ma si infortunò ad una gamba. Per questo gli serve il bastone. Bene dunque presentare un materiale così emozionante, ma per la realizzazione si poteva fare meglio.

NINA E MATTHIAS


Il boss del crimine Pekka Rollins collega la sottotrama di cui sopra anche a quella di Nina e Matthias, con lo scandinavo il fjerdiano costretto a battersi contro i lupi in un’arena clandestina. La sceneggiatura non ha voluto rinunciare al tema del cacciatore di streghe innamorato della strega, presente in Sei di Corvi. Forse questa è la parte che si inserisce meno armoniosamente fra le altre, ma c’è tempo per riequilibrare tutto.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ben Barnes
  • Nikolai
  • Le sottotrame hanno pari dignità
  • Momento di alleggerimento col bimbo furbetto
  • Potrebbe essere difficile, per chi non ha letto i libri, capire la storia di Kaz Brekker
  • Sono passati due anni dalla prima stagione. In tanto tempo si dimenticano molte cose

 

Per avere un termine di paragone con cui valutare questo show, si può metterlo a confronto con Carnival Row, di cui proprio in questi giorni è uscita su Amazon Prime la seconda e ultima stagione. D’altronde, sono due storie con esseri magici, ambientate in mondi alternativi ispirati alla Russia, alla Cina, oppure alla Londra dell’Ottocento vittoriano così come si conoscono dai romanzi e dai libri di storia.
Shadow And Bone esce dal confronto decisamente a testa alta. Le sottotrame hanno tutte pari dignità e gli elementi sono piuttosto bilanciati (anche col vecchio espediente di mettere un bimbo furbetto per alleggerire un momento molto cupo di caccia al boss). I personaggi, poi, sono scritti in modo da suscitare un certo interesse nello spettatore e presentano serenamente il loro taglio young adult. Questo produce un voto di piena sufficienza, senza preclusioni per un aumento in futuro.

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

Precedente

Shadow And Bone 2×02 – Rusalye

Prossima

Shadow And Bone 2×04 – Every Monstrous Thing