Il titolo dell’episodio indica una persona nata priva dei magici poteri Grisha. Non per niente, Mal prende, almeno per alcuni minuti, il centro della scena.
Finora lo si era visto soprattutto in versione bambina, per spiegare i suoi complessi e delicati rapporti con Alina Starkov. Adesso, invece, anche la sua versione cresciuta ha una sua ragion d’essere con la ricerca del magico cervo di Morozova.
Si tratta sempre di qualcosa di collegato all’Evocatrice di luce, ma è già un passo avanti. Mal non avrà poteri Grisha, ma la sua abilità come tracciatore è impareggiabile. Gli avanza pure il tempo per struggersi, mentre scrive lettere ad Alina che non ricevono risposta.
LITTLE PALACE
L’Evocatrice di Luce, intanto, si divide fra gli studi con la severissima maestra Alessandra Celentano Baghra, per conoscere sempre meglio ed aumentare il suo potere e intriganti momenti passati col Generale Kirigan.
Lui si gioca a tutto campo la carta del bel tenebroso (Ben Barnes è una scelta ottima in questo senso) e Alina non sembra essergli del tutto indifferente. C’è pure il tempo per narrare la leggenda di come fu creata The Shadow Fold.
Gli sceneggiatori stanno evitando il più possibile di creare noia nel pubblico, inframmezzando subito ogni momento sentimentale con ricordi o comunque scene ambientate altrove. Il trucco però non sempre riesce. La protagonista risulta difficile da gestire, con il suo desiderio da orfanella di trovare qualcuno che la ami, sotto qualsiasi forma.
Parlando dell’ambientazione a corte, bisogna poi elogiare il reparto costumi e scenografia: lusso e raffinatezza sono ovunque, ma senza troppi inutili orpelli.
KAZ BREKKER AND COMPANY
L’inserimento di Kaz Brekker e della sua banda sembra proprio servire allo scopo di fornire alla trama la sua quota di azione e di ampliare la descrizione del mondo di Ravka, così come l’inclusività.
Finalmente, in questo episodio, si riesce persino a capire come la sottotrama dei Corvi si congiungerà alla trama principale: Kaz Brekker sta progettando un assalto a Little Palace. Si vedrà nelle prossime puntate se il progetto riuscirà.
Come bonus, ci sono pure l’esibizione di Inej ai tessuti e la storia d’amore fra Nina e il Cacciatore di streghe. La prima è un gradito regalo. Della seconda invece non si sentiva un disperato bisogno, in quanto la protagonista ha già il suo buon carico di problemi sentimentali, ma c’è in Six Of Crows, scritto sempre da Leigh Bardugo, da cui provengono i personaggi.
DIFFERENZE FRA RAVKA E WESTEROS
Insomma, giunti a metà stagione, tutti gli elementi sembrano andare piano piano al loro posto.
Intanto, una cosa si può dire: questo non è il nuovo Game Of Thrones, non solo perché si rivolge ad un pubblico decisamente più giovane ma anche perchè manca del tutto la complessità dell’intreccio politico. Le sane e mai dimenticate chiacchierate intelligenti fra Varys e Tyrion Lannister sono un altro sport. Qui i sentimenti hanno molto più spazio e sono trattati da un punto di vista quasi adolescenziale, così come è anche il target dello spettatore.
Resta comunque un prodotto più elaborato rispetto ad altre serie da guardare piacevolmente mentre si è confinati in casa, tanto per passare il tempo. Questo grazie alla qualità di attori come Ben Barnes e Zoë Wanamaker (Baghra).
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Come sa chi ha letto i libri, Leigh Bardugo si prende il suo tempo per analizzare la psicologia dei personaggi e svariati dettagli del mondo in cui essi si muovono. Particolarmente in Shadow and Bone, dove molto spazio è dedicato alla vita di corte, con i suoi intrighi, usi e costumi. Trasporre il materiale cartaceo sullo schermo implica mantenere l’equilibrio tra infliggere noia al pubblico e il non spiegare bene tutti i passaggi necessari a far procedere la trama. Lo show sembra all’altezza del compito, anche se l’inizio può risultare un po’ ostico a chi non ha letto i libri.
Per fortuna, proprio nell’episodio in questione, tutto sembra iniziare a quadrare.
I cattivi (generale Kirigan e Baghra) sono al posto giusto e questo è sempre importante. Ci sono anche margini di miglioramento per le prossime puntate.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).