Shrinking 2×09 – Full Grown Dude FaceTEMPO DI LETTURA 3 min

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Shrinking 2x09 recensione

Shrinking, pur essendo di fatto una comedy, ha sempre ruotato attorno a temi chiave come la terapia, il lutto, il trauma, il perdono e tutto quello che ci sta nel mezzo, però è anche vero che, magari in maniera un po’ meno evidente ma comunque sempre presente (e in questa stagione più che mai), c’è anche una buona rappresentazione delle difficoltà relative all’essere genitori e anche dell’essere figli.
Ogni character in qualche modo riflette sempre un certo ruolo e ha una sua storyline precisa, vuoi che siano Jimmy e Alice, vuoi che sia Paul con sua figlia, o Liz con il suo “nido vuoto” o anche Brian che sta per diventare padre. È chiaro che per il trio di showrunner, Bill Lawrence, Jason Segel e Brett Goldstein, questo sia un argomento via via sempre più centrale nella serie ed emerge chiaramente in un episodio come questo “Full Grown Dude Face”. Episodio che forse non sarà uno di quelli più intensi o memorabili visto che la trama è abbastanza immobile, ma è una puntata in cui non mancano alcuni momenti toccanti, specialmente legati a Jimmy ed Alice che da soli valgono la visione dell’episodio.

MOMENTO JIMMY


Jimmy, in quanto protagonista della serie, è il character che sicuramente incanala maggiormente le problematiche dell’essere un padre single vedovo che cresce una figlia da solo, problematiche già ampiamente viste ma che qui assumono tratti più “classici” quando si tratta di primi amori e padri protettivi.
Alice sta crescendo e questo crea ovviamente una certa distanza (oltre che un generale imbarazzo) padre-figlia, Shrinking però approccia questa nuova fase con il solito mix di comicità e riflessione con situazioni sfortunate/surreali che poi lasciano spazio alla crescita dei personaggi. Va riconosciuto che, mentre in genere i ragazzi sono quelli che hanno un’evoluzione minore in queste situazioni e sono gli adulti a mostrare un cambiamento maggiore, in questo caso sia Alice che Jimmy mostrano segni di un cambiamento piuttosto evidente in quei 5 minuti finali che innalzano la qualità e l’intensità dell’episodio.
A fare da sfondo c’è sempre la perdita della madre/moglie di Alice e Jimmy ma, sempre giocando sull’ironia e su due ottime recitazioni, si riesce a creare una discussione molto bilanciata tra umiliazione per essere la ragazza con la madre morta e la necessità di proseguire la propria vita trasformando il lutto dall’essere uno stigma sociale a qualcosa di accettabile. E il concetto di “dead-mom face” non è affatto male, sicuramente il punto più alto dell’episodio.

MOMENTO BRIAN


Brian, invece, sembra ritagliarsi sempre più spazio all’interno di Shrinking, nel bene e nel male, dipende un po’ da cosa si prova verso un personaggio a volte fin troppo estroso ed estroverso (chi scrive queste righe non è per esempio in favore di un minutaggio crescente del character).
Questa volta l’adozione e la paternità sono abbinate all’incontro con una madre al quinto mese di gravidanza, interessata a dare il suo bambino in adozione, cosa che porta alla luce le sue insicurezze specialmente vista la finestra temporale piuttosto ristretta per decidere (Modern Family qui ha dato ampio e ottimo lustro a tutte le sfaccettature del caso). La presenza di Charlie, il suo compagno, offre un contrasto rassicurante ma il nervosismo di Brian rimane padrone della scena, elemento che, nuovamente, può funzionare o meno a secondo dell’opinione dello spettatore più o meno incline alle uscite del character.
Quello che funziona però è il mancato happy ending, un colpo di scena malinconico che permette alla storyline di non essere quel classico clichè narrativo che spesso si osserva e che, anzi, porta Brian e Charlie in un contesto più adulto e reale, cosa che non fa affatto male.

 

THUMBS UP 👍 THUMBS DOWN 👎
  • Momento finale Jimmy-Alice
  • Momento Paul insegnante
  • Puntata apprezzabile anche se la trama non procede in avanti
  • Momenti cominci tra Jimmy e il nuovo interesse amoroso di Alice
  • Brian esagerato come sempre

 

“Full Grown Dude Face” è un episodio che fa bene al cuore e Shrinking dà il suo meglio proprio in questi momenti.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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