Snowpiercer 4×02 – The Sting Of SurvivalTEMPO DI LETTURA 3 min

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recensione Snowpiercer 4x2Episodio che serve principalmente per spiegare quello che non si è visto in “Snakes In The Garden”.
In tutti i 40 minuti di “The Sting Of Survival” viene infatti riassunto quanto successo 9 mesi prima degli eventi accaduti nel presente, andando così a definire l’emblematica frase di Audrey (Lena Hall) con cui era stata chiusa la puntata.
Tutto ciò è necessario ai fini della trama orizzontale dello show, anche perché la rivelazione fatta (qualcuno è sopravvissuto anche al di fuori dello Snowpiercer in tutti questi anni) è sicuramente sconvolgente. D’altra parte il rischio “episodio di transizione” scorre potente in tutto ciò, anche se, va detto, visto ciò che accade all’interno della puntata, tutto si può dire di “The Sting Of Survival” tranne che sia una puntata noiosa.

IL DOTTOR ROUSSEAU E L’AMMIRAGLIO MILIUS


Si parte, infatti, subito a ritmo spianato con la “presa dello Snowpiercer” da parte della fantomatica International Peacekeeping Forces, capitanata dall’ammiraglio Milius (Clark Gregg, l’ex agente Phil Coulson di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.), un personaggio che, già nel nome ma soprattutto nei fatti, si candida come “villain stagionale” per eccellenza.
Questo è protagonista di una sequenza davvero notevole in cui, vagone per vagone, arriva fino alla cabina di pilotaggio dove s’impossessa facilmente del treno. Una sequenza girata in maniera notevole (considerato anche lo spazio claustrofobico in cui si esaltano le scene action) a cui però serve inevitabilmente una spiegazione, se non altro del perché questi “sopravvissuti” hanno deciso solo ora di conquistare lo Snowpiercer.
Ed ecco saltare fuori l’altro “character a sorpresa” della puntata: il dottor Nema Rousseau (Michael Aronov), anche lui con un nomen-omen che promette sconvolgimenti e rivoluzioni per le prossime puntate.

SUPERCAZZOLE A GOGO


È proprio quest’ultimo personaggio a spiegare quanto successo in quegli anni “fuori dal treno”. A quanto pare l’organizzazione internazionale venne fondata proprio per far sopravvivere chi non era riuscito a salire sul treno, rifugiandosi in bunker creati appositamente, in attesa di una soluzione al cambiamento climatico.
Soluzione che, a quanto pare, è stata trovata e che ora lo scienziato e i soldati vorrebbero “esportare” come la democrazia al resto del mondo tramite lo Snowpiercer.
Una vera e propria supercazzola che gli autori centellinano argutamente per rendere comunque credibile. Da qui in poi sono soprattutto le espressioni di Melanie (Jennifer Connelly) e la sua crisi di coscienza se collaborare a tale progetto o no, a rendere credibile il tutto.

CONCLUSIONI


Sospensione dell’incredulità o meno, comunque l’episodio riesce nel complesso ad essere gradevole, non fosse altro che è tutto basato su un climax di tensione continuo che culmina con la fuga di Audrey e il ricongiungimento con i fatti della precedente puntata.
Ovviamente ci sono ancora molte cose da chiarire ma si presuppone che saranno l’oggetto delle prossime puntate. Nel frattempo si può dire che, con questo episodio, si conclude la parte “introduttiva” della stagione, per cui non rimane che vedere quali saranno le conseguenze sia per i passeggeri dello Snowpiercer, sia per Layton e soci che dovranno cercare dunque di riappropriarsi di quella che era “casa loro”.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Riassunto di quanto successo 9 mesi prima di “Snakes In The Garden”…
  • … forse un po’ troppo per 40 minuti di episodio

 

Episodio senza arte né parte. Fa obiettivamente bene il suo lavoro nel colmare il vuoto di spiegazione della season premiere. Per il resto, lascia altri dubbi e domande per le prossime puntate che saranno basilari per un giudizio complessivo.

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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