The Boys 4×08 – Assassination RunTEMPO DI LETTURA 6 min

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“What’s a little genocide between friends?”

Un po’ come per tutti i finali di stagione, occorre partire dalle ultime sequenze per poi risalire a ritroso e analizzare l’intera puntata: i Boys costretti a fuggire con identità false perché ricercati dai supereroi, ora al potere, a cui precedentemente davano loro la caccia. Una fuga breve, in realtà, che termina con la cattura di MM, Hughie e Frenchie mentre Annie riesce a fuggire e il destino di Kimiko sembra essere poco chiaro.
Il desiderio più recondito di Homelander sembra essere diventato realtà, pronto a schiacciare tutto e tutti, ora che la fantomatica “fase due” preannunciata da Sage sembra essere in procinto di essere avviata.
“Assassination Run” è un episodio completo sotto molti punti di vista e che pecca di superficialità attorno ad alcuni elementi, ma che in generale svolge il proprio compito in grande stile. In stile The Boys, ormai un marchio di fabbrica.
Si può senza ombra di dubbio parlare di una stagione sotto le aspettative, eccessivamente interlocutoria e di passaggio, ma questo finale proprio perché fa ponte con la stagione conclusiva, raccoglie in sé molti degli elementi caratteristici (in positivo) dello show. Non solo sangue e cattiveria, ma anche molti confronti, plot-twist convincenti, scene di lotta, giochi di potere e ancora sangue.

MANEGGIARE CON CURA: POTREBBE URTARE LA SENSIBILITÀ ALTRUI


La puntata ha subito una modifica in corsa: il titolo originale infatti, “Assassination Run”, è stato modificato nel generico “Season Four Finale” a seguito del tentato omicidio di Donald Trump del 13 luglio. La similarità del tema ha spinto a questa scelta complice la sensibilità dell’opinione pubblica americana, non nuova a questo tipo di cose: il 10 settembre 2001 venne distribuito il videoclip della canzone “Ich Will” del gruppo tedesco Rammstein, dove la band interpretava dei rapinatori/terroristi intenti a rapinare una banca e terrorizzare i vari ostaggi. I mass-media e i partiti politici statunitensi chiesero la totale censura del video ottenendo tuttavia solo la trasmissione del video a tarda notte.
Accantonata questa piccola accortezza stilistica, l’episodio si libera rapidamente della questione mutaforma, venendo gestita nella prima parte della puntata e lasciando così spazio al disperato tentativo da parte di Victoria Neuman di fuggire dall’intricata tela di Homelander. Un piano che va a rotoli quando arriva Butcher, o quello che ne rimane, che la elimina totalmente dai giochi smembrandola di fronte agli occhi atterriti degli altri Boys. La malattia di Butcher non è sparita: il malessere dell’uomo era strettamente collegato al “potere” acquisito dopo le numerose punture di V temporaneo. Nel momento in cui accetta “l’aiuto” di Kessler (Jeffrey Dean Morgan in versione allucinazione) tutto si risolve, ma sarà interessante capire se questo dualismo Butcher-Kessler proseguirà fino alla fine, andando incontro a quel fantomatico genocidio richiesto per sterminare tutti i super (Kimiko e Annie comprese) oppure se ci sarà una presa di coscienza ad un certo punto.
La scena mid-credit con il ritrovamento di Soldier Boy da parte di Homelander aumenta ulteriormente le possibilità per l’ultima stagione, soprattutto se si considera il rapporto non idilliaco tra i due, nonostante siano padre e figlio. Il ritrovamento di Soldier Boy potrebbe magari riportare a galla anche il personaggio di Queen Maeve, magari per un ultimo “saluto” all’interno dello show.
Ma tanti altri sono i personaggi lasciati “a metà”: Cate e Sam (direttamente da Gen V), Ashley (ora supereroina pure lei), A-Train (fuggito), Ryan (scomparso), Annie (scappata alla cattura), Kimiko (trattenuta ma non arrestata come gli altri).

“Oh, hells yeah, blond ambition. Buckle up for phase two.”

PADRI E FIGLI


Ma la vera carta “follia” che gli sceneggiatori possono sempre avere la certezza di giocarsi è Homelander. Destabilizzato dal tradimento di Ryan, decide di rivelare il segreto di Victoria in diretta nazionale senza porsi alcun tipo di problemi e dando il là ad una vera e propria epurazione di “figure dubbie” all’interno della Vought. Solo Black Noir e Deep, fidati scudieri pronti ad assecondare ogni più bieca richiesta, sembrano essersi guadagnati sufficiente fiducia per essere tollerati. Firecracker ha già perso attrattiva e interesse, come un gioco di cui ci si è già annoiati.
Tornando al tradimento di Ryan, o così viene interpretato da Homelander, si tratta dell’ennesimo capitolo di un rapporto estremamente conflittuale tra padre e figlio, dove quest’ultimo si sente forzare la mano dal primo per costruire una facciata di serenità, pace e bassa propaganda pro-Homelander.
Tuttavia c’è un legame tangibile tra i due personaggi.
Homelander/John apprezza la spontaneità del figlio ed è orgoglioso che quest’ultimo possa avere la chance di dire la propria a differenza di quanto accaduto a lui in passato, quando veniva sfruttato come pura e semplice cavia da laboratorio.
Ryan, dal canto suo, mostra una genuina diffidenza verso gli altri considerata l’infanzia del padre, perseguitato e torturato senza alcun tipo di alternativa, senza una scelta.
Homelander ha dato questa scelta a Ryan, consapevole dei propri poteri, ma non ostracizzato dalla società quanto piuttosto idolatrato. Le informazioni riguardanti Becca potrebbero incrinare ulteriormente questo già pericolante rapporto.

“And, Victoria, if you stray even an inch off that path, I will make sure Zoe knows nothing but pain for the rest of her life and I will send you a piece of her every year for the fucking rest of yours. There is no fail.”

UNO SGUARDO AL FUTURO


Non è tutto oro ciò che luccica, tuttavia. Alcune scelte riguardanti la sceneggiatura assumono i connotati di riempitivi e “velocizzatori”: la discussione tra Hughie e Annie dopo che il mutaforma viene eliminato; il bacio tra Kimiko e Frenchie (che puzza tanto di contentino per il fandom); l’arrivo al momento giusto di Butcher durante la trattativa con Victoria Neuman.
La differenza tra fumetto e serie tv riguardante piccoli (forse non troppo) ma fondamentali dettagli richiede al comparto degli sceneggiatori grande inventiva, ma la possibilità di vedere un maggior numero di supereroi in scena (oltre a quelli già visti) aumenta esponenzialmente le aspettative e la curiosità per l’ultima stagione. Soprattutto perché personaggi come Firecracker o Sister Sage, non previsti all’interno del fumetto, potrebbero dare veramente tanto allo show. La speranza è che la quinta stagione cerchi di non soffermarsi a tutti i costi sullo sviluppo/ampliamento di tutti i personaggi (MM, Frenchie, Kimiko gestiti abbastanza male in questo quarto ciclo narrativo), ma prenda in analisi solo quelli prettamente necessari.

“Homelander speaking.”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Splatter, dissanguamenti e budella un po’ ovunque
  • Ryan che si allontana da entrambi i suoi padri
  • Butcher che cede al suo lato oscuro
  • Annie vs Annie
  • Homelander crolla la prima volta: Ryan
  • Homelander crolla la seconda volta: Victoria
  • Ashley, A-Train, Soldier Boy ecc ecc: personaggi pronti a tornare in scena
  • Finale di puntata con il tentativo di fuga fallito da parte dei Boys
  • Hughie il più umano tra i Boys e quello che riesce a fare da collante con Victoria, chiedendo maggiore “umanità”
  • Bacio tra Kimiko e Frenchie
  • Litigio Annie-Hughie
  • Arrivo di Butcher nei tempi perfetti
  • Sage in versione “è andato tutto come avevo orchestrato
  • Il virus è abbastanza passato in secondo piano

 

Con i Boys arrestati la lotta contro Homelander ed il dominio dei supereroi sembra arrivato ad un punto morto. Quale sarà quindi il fattore che rimetterà di nuovo tutto in gioco? Qualche underdog (Maeve, A-Train, Ashley) oppure il più quotato Butcher?
Una cosa è certa: la quinta stagione sembra avere tutte le carte in regola per regalare tante emozioni.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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