The Boys 4×07 – The InsiderTEMPO DI LETTURA 6 min

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The Boys 4x07 Recensione

“All of us here today do not want to see our election victory stolen by emboldened radical-left Democrats, which is what they’re doing. And stolen by the fake news media. That’s what they’ve done and what they’re doing. We will never give up, we will never concede. It doesn’t happen. You don’t concede when there’s theft involved.
[…] I know that everyone here will soon be marching over to the Capitol building to peacefully and patriotically make your voices heard. Today we will see whether Republicans stand strong for integrity of our elections. But whether or not they stand strong for our country, our country. Our country has been under siege for a long time. Far longer than this four-year period
[…] And we fight. We fight like hell. And if you don’t fight like hell, you’re not going to have a country anymore”.
(Donald Trump, 6 Gennaio 2021).

The Boys non è mai stato uno show con riferimenti particolarmente velati alla politica e all’attualità. Al contrario, la schiettezza e l’esplicitezza di tali metafore sono state alcune delle caratteristiche distintive dello show ideato da Eric Kripke. Da questo punto di vista, per di più, la quarta stagione ha rappresentato un ulteriore salto di qualità. Homelander è Donald Trump con i superpoteri, mentre Vought News Network – nonostante la sigla VNN ricordi la CNN – è la versione ancora più delirante di Fox News.
Dando per assodati questi parallelismi e considerando che c’è da poco stata un’elezione presidenziale, è facile immaginare quale sia il fine ultimo di tutte le storyline mostrate nel corso di questi sette episodi: sovvertire la democraziaProprio come il Tycoon istigò i suoi supporter ad assaltare il Campidoglio per bloccare la certificazione del risultato elettorale, similmente Homelander vuole interferire con il processo democratico statunitense.

CHE FACCIA HA LEE HARVEY OSWALD?


Se l’obiettivo è ben chiaro, la modalità non è ancora definita. Sono presenti, infatti, diverse ipotesi. La prima è che, ricalcando esattamente le azioni di Trump, Homelander guidi i suoi supporter all’assalto del Campidoglio nel giorno della certificazione delle elezioni.
Un’altra opzione, dettagliata nel corso della cena a casa di Tek-Knight, è di agire dopo la certificazione del risultato, invocando il Venticinquesimo emendamento. Ratificato nel 1967 e concepito a seguito dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, tale emendamento definisce la linea di successione presidenziale. Inoltre, precisa le casistiche che possono portare alla rimozione del Presidente, ossia morte, dimissioni, impeachment, inabilità manifesta malattia. Nel caso dello show, l’invocazione riguarderebbe con ogni probabilità la prima o la quarta casistica.
Se l’inabilità manifesta richiederebbe il voto della maggioranza del gabinetto, la morte non renderebbe necessaria alcuna macchinazione politica. In questo contesto si inserisce il supereroe assoldato da Sage per preparare l’assassinio del Presidente Singer. Il rapimento di Starlight, inoltre, permette di confermare un altro elemento del piano. Dato che il killer è un mutaforma, con ogni probabilità avrà il volto di Annie January nel momento in cui premerà il grilletto. L’atto finale per rendere Starlight nemica della nazione.

GOLA PROFONDA


Oltre a pianificare la distruzione della democrazia americana, Homelander ha deciso anche di porre fine al suo principale gruppo di oppositori. Stiamo parlando, ovviamente, dei Boys. Questa storyline, in particolare, ha generato molteplici spunti interessanti e con un impatto sulla narrazione.
In primo luogo, è significativo che Homelander abbia deciso di mandare Black Noir e The Deep a svolgere il lavoro sporco nel Quartier Generale dei Boys. Grazie anche all’influenza nefasta di Sage, infatti, entrambi i personaggi hanno progressivamente abbracciato la peggior versione di loro stessi. In particolare, in questa puntata The Deep ha anche ucciso l’unico essere vivente con il quale provava sentimenti di empatia, affetto e amore: il polpo Ambrosius. Rompendo quella vasca e ascoltando il mollusco implorare per la propria salvezza, il Supereroe ha anche ucciso la rimanente parte buona della sua anima.
Inoltre, la decisione di Homelander ha probabilmente posto fine all’arco narrativo di A-Train. Dopo il suo intervento a difesa dei Boys, la sua identità di talpa è finalmente rivelata a tutto il mondo della Vought. Quattro stagioni fa, Hughie Campbell fu avvicinato da William Butcher proprio a causa di A-Train. Il fatto che le vicende dell’uomo più veloce del mondo si concludano con lui che salva Hughie e il resto del team sembra, dunque, una perfetta chiusura del cerchio.
Infine, la rivelazione di A-Train come talpa segna la fine della collaborazione tra Homelander e Sage. Da un lato, era prevedibile che il capo dei Seven avrebbe finito per preferire una figura condiscendente – e non particolarmente intelligente – come Firecracker. Dall’altro lato, però, la giustificazione di Sage sul fatto che tutto facesse parte del piano aveva i crismi della razionalizzazione ex-post. Si tratta, infatti, di un processo cognitivo che viene spesso usato quando non si vuole ammettere di aver sbagliato o di non aver previsto qualcosa.

CULTURE WARS


Mentre il mondo degli adulti è concentrato sui colpi di stato, quello degli adolescenti affronta uno dei fenomeni caratterizzanti dell’America contemporanea, ossia le culture wars. In particolare, Ryan si trova suo malgrado protagonista di uno spot di Natale che non ha nulla di natalizio, eccezion fatta per gli addobbi.
Il suo ruolo, infatti, è quello di cantare assieme ai Muppets una canzoncina che invita i ragazzi a chiamare un numero verde della Vought nel caso in cui i loro genitori o gli insegnanti parlino male dei supereroi oppure facciano propaganda socialista e contro l’America. Nel testo sono inoltre presenti numerosi riferimenti alle varie guerre culturali dell’America dei nostri giorni, dai vaccini alle drag queen. 
Ai fini narrativi, questa canzone potrebbe avere un’importanza capitale. Per la prima volta da molto tempo, infatti, Ryan si sente lontano dal padre e cerca di mettere in atto gli insegnamenti di sua madre. Nella lotta contro Homelander non si può prescindere dall’aiuto dell’unico supereroe potenzialmente in grado di tenergli testa. E potrebbe essere stata una semplice canzone di propaganda a determinare questa svolta.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La conclusione dell’arco narrativo di A-Train
  • La vittoria del lato malvagio di Noir e The Deep
  • L’incapacità di Homelander di affidarsi a qualcuno che gli tenga testa
  • Il rapimento finale di Starlight
  • La crescita narrativa di Marvin Milk
  • Il discorso di Ryan
  • La storyline di Frenchie e Kimiko
  • La fuga del dottor Sameer Shah
  • Le razionalizzazioni ex-post di Sage

“It might be the people
who don’t trust the cops ♪
Or when Sean Penn says
that Supes should stop ♪
It might even be your
mom and your pops ♪
But don’t forget the golden rule ♪
If you see something, say something ♪
Call 1-800-1-Vought ♪
Could be the scientist
who makes vaccines ♪
The guy with the beard
who’s a beauty queen ♪
The immigrant who keeps
your apartment clean ♪
Keep your ears open
and your eyes stay peeled ♪
But whatever you do, make
sure your lips aren’t sealed ♪”

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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

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