Su Netflix torna il “re dei jumpscares“ Mike Flanagan, con uno show che pretende (forse con un po’ di pretenziosità) di riproporre, in chiave moderna, i racconti di Edgar Allan Poe.
The Fall Of The House Of Usher, nonostante il titolo, non riprende solo l’omonimo racconto breve dello scrittore americano, ma rappresenta un compendio di tutta la sua produzione in formato televisivo.
In questo episodio s’intuisce dove andrà a parare tutta la narrazione delle successive puntate, con un doppio “binario” fra la trama orizzontale (l’indagine di Dupin nei confronti della famiglia Usher) e sotto-trame verticali dedicate alle morti dei figli di Roderick Usher (Bruce Greenwood).
Da qui si presuppone che, proprio tale elemento, sarà ciò che connoterà le varie puntate, ciascuna ispirata ad un racconto o poesia di Poe, che dà poi il titolo all’episodio stesso. Si comincia proprio con questo episodio tratto da La Maschera Della Morte Rossa.
UNO SHOW “ESTREMO”
In questo episodio viene dunque sviscerata la morte del “rampollo” più giovane di casa Usher, Prospero (Sauriyan Sapkota, scoperta di Flanaghan direttamente da The Midnight Club) che, nonostante il nome, ha vita piuttosto breve. Prospero viene fatto fuori da una donna misteriosa/presenza inquietante (interpretata in maniera magnificamente enigmatica da Carla Gugino) che pare abbia dei trascorsi con Roderick e Madeleine, come mostrato nei flashback. Il come e il perché (soprattutto del suo odio contro la famiglia Usher) sarà sicuramente oggetto delle prossime puntate.
Per il momento si può appurare che lo show non brilla molto per la caratterizzazione dei propri personaggi. Tutti e sei i fratelli Usher vengono mostrati come intercambiabili l’uno con l’altro. Ciascuno di loro è portatore di perversioni sessuali (fra passioni gender fluid e voyeurismo spinto) che ne simboleggiano il decadimento morale e spirituale, in una gara a chi risulta più “estremo” dell’altro come malvagità e lussuria. Presi tutti insieme, di fatto, sono praticamente lo stesso personaggio, il che non aiuta molto a parteggiare per uno rispetto ad un altro. Il rischio, in questo modo, è che lo spettatore debba sorbirsi la stessa storyline ripetuta per altre 6 puntate.
SCENA FINALE E RUOLO DI DUPIN
Ciò che succede in questo episodio a Prospero è fin da subito prevedibile e a salvare il tutto dalla noia assoluta è più che altro la costruzione scenica e registica di Flanagan che esplode in un’orgia mortale nella scena finale, vera ciliegina sulla torta dell’episodio.
Molto meglio, invece, la storyline che riguarda il personaggio di Dupin (Carl Lumbly nella sua versione “anziana” e Malcolm Goodwin nella sua versione “giovane”). In questo episodio, infatti, vengono mostrate più chiaramente le motivazioni dietro il suo accanirsi contro la multinazionale farmaceutica degli Usher (la cui storia non può che rimandare a casi di cronaca reale già affrontati in altre serie tv).
Si tratta finora dell’unico personaggio veramente ben realizzato di questo show e si spera che il suo ruolo, da qui in avanti, possa essere valorizzato ancora meglio, fuggendo da quello di “spettatore passivo” della storia.
CONCLUSIONI
Il resto della puntata è un insieme di jumpscares messi appositamente in punti cardini della storia, anche se nulla di particolarmente spaventoso. Si tratta più che altro di espedienti visivi per spezzare un po’ il ritmo di quello che, altrimenti, sarebbe un racconto decisamente troppo lungo per giustificare 8 episodi.
Certo Flanagan si rivela, anche qui, un ottimo affabulatore, e non si può negare che gli episodi visti finora abbiano un certo fascino gotico. Ma si nota troppo anche l’artificiosità del tutto, per cui la sospensione dell’incredulità appare troppo forzata per essere uno show realistico.
La serie finora gioca molto bene sul fascino emotivo che i racconti di Poe rilasciano, ma sarà abbastanza per reggere episodi così lunghi fino alla fine?
Purtroppo (o per fortuna) bisognerà aspettare la fine della serie per poterlo giudicare, anche se questi primi due episodi offrono sicuramente delle buone vibes al riguardo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Episodio molto bello dal punto di vista tecnico e registico, ma fin troppo superficiale e prevedibile a livello di sceneggiatura. Praticamente si sa già dove andranno a parare tutti i prossimi episodi, per cui c’è da sperare che Flanagan riesca a sorprendere lo spettatore da qui all’ultima puntata.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
4
Nessun voto per ora
Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!