The Fall Of The House Of Usher 1×06 – GoldbugTEMPO DI LETTURA 4 min

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recensione The Fall Of The House Of Usher 1x06Continua la strage all’interno della famiglia Usher, protagonista di questa nuova mini-serie corale a cura di Mike Flanagan.
A farne le spese, in  questa puntata, è la figlia Tamerlane (una straordinaria Samantha Sloyan), la secondogenita dei due figli “originari” degli Usher.
Di lei si è già delineato un bel quadro nei precedenti episodi, mostrandone vizi e debolezze, in particolare per quanto riguarda il suo non essere vista da nessuno e quindi cercare rifugio in un “vizio” particolare: l’eccitarsi vedendo il marito venire corteggiato da altre donne/escort.
Qui l’episodio aggiunge un ulteriore elemento di contorno ad un personaggio già complessato di suo: l’insonnia. Caratteristica che le farà perdere il lume della ragione facendola diventare paranoica e, di fatto, procurandosi da sola la morte (anche se la solita presenza del personaggio di Carla Gugino fa intuire come dietro tale “follia” ci sia dietro la solita vendetta nei confronti della famiglia Usher).

LO SCARABEO D’ORO


Tutta questa vicenda viene raccontata sfruttando il più possibile un’estetica che fa del filtro verde il proprio punto di forza. Gli abiti di Tamerlane sono infatti quasi tutti di colore verde, così come le tende della sua camera e le lenzuola del letto.
D’altra parte tale colore è un vero e proprio fil rouge all’interno della puntata. Il colore verde è infatti emblematico della personalità della stessa Tamerlane (invidiosa e gelosa del successo degli altri fratelli). Ed è anche un colore generalmente associato alla sanità e alla salute mentale (tutto ciò che è “verde” è anche sinonimo di “biologico”), abbastanza ironico osservando la fine del climax di eventi che porta alla follia il personaggio interpretato dalla Sloyan. Si tratterebbe inoltre del colore associato poi anche alla corazza dello scarabeo, animale-portafortuna dell’antico Egitto che qui funge semplicemente da easter egg per rapportare la vicenda all’omonimo racconto breve di Edgar Allan Poe.
Solo questo elemento, infatti, fa da riferimento per il racconto originario, per il resto la puntata è tutta farina del sacco di Flanagan, che imbastisce una puntata con il solo scopo di mostrare la “punizione divina” verso un personaggio che ha fatto dell’odio verso gli altri la sua unica ragione di vita.

TRAMA ORIZZONTALE?


La parabola discendente di Tamerlane è il motore di tutta l’azione, ed è la parte meglio realizzata di tutto l’episodio. Viceversa tutte le altre storylines peccano un po’ dello scarso minutaggio riservato loro e dell’abuso di jumpscares che Flanagan fa quando i dialoghi sembrano farsi sempre più ripetitivi. Una tecnica che può funzionare una o due volte, ma che all’ennesima volta stanca.
Soprattutto se interrompe un dialogo più che brillante fra Roderick Usher e Auguste Dupin, ormai veri mattatori delle rispettive scene grazie alla bravura dei propri interpreti.
Anche perché, proprio in questo episodio, la storyline orizzontale sembra fare passi da gigante verso la risoluzione finale. Cosa che non sarebbe male dal momento che proprio questa (che dovrebbe essere il motore di tutta l’azione) è stata finora quella più sacrificata per lasciare spazio alle trame verticali dei singoli fratelli Usher.
Ormai anche il “narratore esterno” Dupin ha capito che la figura misteriosa che si cela dietro le morti degli Usher ha a che fare con il misterioso passato dei due fratelli, e anche lui (più che lo spettatore forse) è curioso di sapere come andrà a finire tutta la vicenda.

CONCLUSIONI


In questa ambivalenza di ritmo fra storylines verticali e trama orizzontale si gioca tutta la serie. Da un lato questa è positiva perché conferisce un certo ritmo narrativo apprezzabile (soprattutto per seguire episodi da più di un’ora ciascuno), dall’altro arrivati ormai alla sesta di 8 puntate, non si può non trovare fin troppo ripetitivo tale schema.
C’è da sperare, infatti, che da questo episodio in poi, la trama orizzontale assuma sempre maggiore significato (soprattutto dopo il gesto di Frederick che troverà sicuramente conseguenze e/o vendetta nel prossimo episodio) e soprattutto minutaggio. La sceneggiatura solida c’è eccome (trattandosi di rivisitazioni di classici della letteratura) e il cast ottimo con la giusta chimica anche. Per cui c’è molto hype e grandi aspettative per il finale di stagione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Storyline di Tamerlane (Samantha Sloyan)
  • Bruce Greenwood e Carl Lumbly
  • Tutta la sequenza finale
  • Jumpscares a caso cominciano a diventare fin troppo ripetitivi
  • In generale è tutto fin troppo prevedibile e ripetitivo

 

Episodio Tamerlane-centrico in cui la follia finale del personaggio viene realizzata molto bene con un climax crescente di tensione. Stavolta il legame con l’opera omonima di Poe è molto più a livello di easter egg che non come vera e propria rielaborazione contemporanea. Ci guadagna però la storyline orizzontale, anche grazie alle interpretazioni eccelse dei suoi interpreti.

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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